Franco Calderone: “Siamo sicuri che la ricotta delle Cassate siciliane sia fatta con latte siciliano? Lo stesso discorso vale per frutta candita, mandorle, pistacchi e grano del Pan di Spagna”

Il problema della Cassata siciliana non è solo lo zucchero segnalato dal maestro pasticcere Igino Massari. Il dolce tradizionale della Sicilia, in realtà, è uno dei paradigmi della crisi dell’agricoltura siciliana provocata dall’invasione di grano e frutti esteri spesso di pessima qualità

“Il maestro pasticcere Igino Massari con la sua provocazione sulla Cassata siciliana ha un grande merito: ha portato all’attenzione internazionale e nazionale il mondo dell’agricoltura siciliana. La farina per il Pan di Spagna arriva dal grano. La ricotta arriva dal latte. La frutta candita è, appunto, frutta. Le mandorle e i pistacchi sono prodotti agricoli che fanno parte della frutta secca. Le domande sono: nella Cassata siciliana che si prepara oggi in Sicilia la ricotta è prodotta con latte siciliano? La farina utilizzata per il Pan di Spagna è prodotta da grano siciliano? La frutta candita viene prerarata con frutta siciliana? Le mandorle e i pistacchi che ritroviamo nelle Cassate siciliane sono siciliani? Stiamo o no parlando della crisi che attanaglia l’agricoltura siciliana?”.

Le domande di Franco Calderone sulla ricotta delle Cassate siciliane

Franco Calderone (foto sopra), tra i protagonisti della rivolta degli agricoltori in Sicilia prende spunto dalla polemica sollevata dal noto maestro pasticcere Igino Massari sullo zucchero presente nella Cassata siciliana per affrontare la questione su un piano generale. La Cassata siciliana (foto sopra tratta da Wikipedia), come del resto altri dolci siciliani, sono nati grazie alla presenza di prodotti agricoli siciliani. “Giusto – dice Calderone – dibattere sulla questione dello zucchero che si utilizza per preparare il dolce siciliano per eccellenza. Ma è altrettanto giusto – e forse è molto più importante – parlare dei prodotti con i quali viene oggi preparata da Cassata siciliana. Cerchiamo di essere onesti. Ci rivolgiamo ai titolari delle pasticcerie siciliane: siamo sicuri che la ricotta utilizzata oggi dalle pasticcerie della nostra Isola sia preparata con il latte siciliano? Siamo sicuri che tutte le pasticcerie siciliane acquistino la ricotta dagli allevatori siciliani? La ‘leggenda’ della crema di ricotta già preparata che arriva da chissà dove è tale, cioè una leggenda lontana dalla realtà, o c’è qualcosa di vero? Non ci sembra una questione di poco conto. Anzi”.

Ne vogliamo parlare della frutta candita che si trova nelle Cassate siciliane? E’ siciliana o estera? La canditura della frutta è artigianale o industriale? E il grano del Pan di Spagna è siciliano o estero?

“Vogliamo parlare della frutta candita presente della Cassata siciliana? La nostra Isola è invasa da frutta che arriva dall’universo mondo. Frutta che, in molti casi, viene coltivata da Paesi esteri che utilizzano pesticidi che nel nostro Paese sono vietati da decenni perché dannosi per la salute umana. Ebbene, con quale frutta viene preparata la frutta candita? Viene preparata con il processo artigianale della canditura, secondo la tradizione siciliana, o si tratta di frutta candita industriale? Nel secondo caso dove si trovano le industrie che preparano la frutta candita? E che frutta utilizzano? Anche queste non ci sembrano domande di poco conto. Se parliamo della Cassata siciliana – la vera Cassata siciliana – la frutta candita deve essere preparata con frutta coltivata in Sicilia. Lo stesso discorso vale per il Pan di Spagna: con quale grano viene preparata la farina per il Pan di Spagna delle Cassate siciliane? E’ grano siciliano? Sarebbe singolare se venisse fuori che il Pan di Spagna utilizzato nelle Cassate siciliane viene preparato con farina di grano canadese, o di grano ucraino, o di grano russo, o di grano proveniente dalla Turchia. Anche in questo caso, non si tratta di un elemento di poco conto. Perché sappiamo tutti che il grano estero che arriva in Sicilia con le navi può contenere sostanze contaminanti, dal glifosato alle micotossine, per non parlare di metalli pesanti e via continuando”.

Che fine hanno fatto le analisi sul grano estero arrivato a Pozzallo nei giorni nscorsi? I risutati di tali analisi dove sono?

Franco Calderone solleva un problema enorme, se è vero che nei giorni scorsi, in un carico di grano estero arrivato in Puglia, nel porto di Manfredonia, è stato trovato grano contaminato da aflatossine B1, che sono altamente tossiche e altamente cancerogene. Danni molto più gravi alla nostra salute rispetto ai danni provocati da glifosato e micotossine DON. Dobbiamo fare finta di niente? Dobbiamo fare finta di non sapere che oltre venti giorni fa, in Sicilia, nel porto di Pozzallo, è arrivato un carico di grano estero sul quale il Governo della Regione siciliana dice di aver effettuato le analisi? Se è così, dove sono i risultati di queste analisi? Fino ad ora queste analisi sul grano estero arrivato a Pozzallo si configurano come la solita presa per i fondelli. Dal grano alla frutta secca. Dice sempre Calderone: “Vogliamo parlare delle mandorle e dei pistacchi? Si tratta di due prodotti agricoli che si ritrovano, com’è noto, nella Cassata siciliana. I pistacchi e le mandorle presenti nella Cassata siciliana sono prodotti in Sicilia o arrivano da chissà dove? Sarebbe o no singolare se si venisse a scoprire che le Cassate siciliane sono preparate con le mandorle californiane e con i pistacchi iraniani? Ce lo chiediamo e lo chiediamo perché in Sicilia non mancano certo mandorle californiane e pistacchi iraniani. Come si può notare – conclude Calderone – nella Cassata siciliana non c’è solo un problema di zucchero. Ci sono altre questioni strettamente connesse alla crisi dell’agricoltura siciliana. La dimostrazione che gli agricoltori siciliani stanno combattendo una battaglia che non è solo economica ma anche culturale e salutistica. E’ interesse di tutte le famiglie della Sicilia portare in tavola non soltanto frutta e ortaggi siciliani privi di contaminanti, ma anche prodotti trasformati preparati con grano e frutta siciliani privi di contaminanti. E la tradizionale Cassata siciliana rientra tra questi prodotti”.

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