Elezioni in Romania: nonostante le accuse e l’arresto Georgescu è ancora primo nei sondaggicon oltre 20 punti percentuali di vantaggio sul secondo candidato

La violenza usata dal potere contro Georgescu ha scalfito appena la sua popolarità che rimane alta

Un post pubblicato da un canale Telegram illustra perché hanno escluso Calin Georgescu dalle elezioni presidenziali in Romania. Il suo vantaggio sugli altri candidati è netto: e questo, ovviamente, non può piacere all’Unione europea dell’euro che non vuole assolutamente la sua vittoria. Anche il ricorso che ha presentato alla Corte Costituzionale, a meno di assai improbabili colpi di scena, servirà apoco, considerato che è stata proprio la Corte Costituzionale rumena ad annullare la sua vittoria elettorale. Rimane agli atti il sondaggio effettuato da Sociopol che lo dà ancora nettamente vincente. Le interviste sono state realizzate su un campione di mille cittadini rumeno tra il 3 e il 7 Marzo. Ecco i ‘numeri’:
Georgescu (*): 38% (-7)
Ponta (*-S&D): 16%
Antonescu (PSD/PNL/UDMR-S&D|PPE): 14% (+4)
Dan (*-RE): 14% (+4) Simion (AUR-ECR): 10% (+4)
Lasconi (USR-RE): 8% (-2)
Tra parentesi la variazione +/- rispetto al sondaggio del 10-14 Febbraio 2025. Cion tutte le cose che hanno detto su Georgescu per denigrarlo sono riusciti a togliergli 7 punti percentuali. Senza le accuse e l’arresto sarebbe sopra il 50%.

La dittatura ‘europeista’

Georgescu ha detto: “L’Europa ormai è una dittatura. La Romania è sotto la tirannia”. Difficile dargli torto, perché l’attuale Unione europea dell’euro è veramente odiosa. Il nostro augurio è che il presidente americano Donald Trump la disintegri. Algtro che manifestazioni in difesa di questa Ue ‘banditesca’ e antidemocratica: prima sparirà, meglio sarà per tutti.

Foto tratta da Telegram

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