Egregio Ministro Salvini la maggioranza di meridionali e siciliani non aspetta da un secolo il Ponte di Messina: aspetta da più di un secolo di liberarsi da un’Italia di sfruttatori e affamatori

Forse meridionali e siciliani si sono sentiti un po’ italiani – ma solo un po’, senza esagerare – nella Prima Repubblica. Con l’avvento della Seconda Repubblica meridionali e siciliani subiscono l’Italia

Dice il Ministro dei Trasporti e ‘capo’ della Lega in caduta libera in materia di voti, Matteo Salvini, che “è da un secolo che alcuni milioni di italiani attendono di essere collegati stabilmente al resto del loro Paese, per questo vogliamo aprire i cantieri nel 2024”. Il riferimento è al Ponte sullo Stretto di Messina che piace tanto al Ministro lombardo-leghista. Ci ha colpiti il riferimento ad “alcuni milioni di italiani attendono di essere collegati stabilmente al resto del loro Paese”. Sarebbero i siciliani i “alcuni milioni di italiani attendono di essere collegati stabilmente al resto del loro Paese”? Quindi l’Italia che rapina sistematicamente il Sud e la Sicilia dal 1860 ad oggi sarebbe il Paese dei meridionali e dei siciliani? E da quando? Da quello che noi vediamo, tanti meridionali e tanti siciliani che hanno diritto al voto – il 50-55% circa – non vanno più a votare da anni. Anche questi, Ministro Salvini, aspettano da un secolo il Ponte sullo Stretto di Messina? Anche le circa 300 famiglie siciliane e le circa 150 famiglie calabresi che subiranno l’esproprio delle proprie abitazioni per fare posto al Ponte di Messina aspettano da un secolo?

Il Ponte sullo Stretto di Messina è l’ennesimo atto di barbaro colonialismo. Perché non si celebra un referendum facendo decidere a siciliani e calabresi se fare o meno il Ponte?

La verità è che il Ponte sullo Stretto di Messina in salsa leghista è l’ennesimo atto di barbaro colonialismo da parte di un’Italia della quale gli abitanti di Sud e Sicilia fanno parte solo per essere rapinati e sfruttati. Lo Stato italiano, dal 2007 ad oggi, ha rubato alla sanità pubblica della nostra Isola 9 miliardi di euro, soldi che sono stati scippati con un volgare raggiro parlamentare al Fondo sanitario regionale siciliano. Altri 6 miliardi di euro sono stati trafugati dal Bilancio della Regione siciliana nel 2015. Tutto questo grazie agli ‘ascari’ siciliani. Le cose non vanno meglio nel Sud. Proprio per iniziare i lavori del Ponte lo Stato – con una manovra del Ministro Salvini – lo Stato ha scippato a Sud e Sicilia oltre un miliardo e mezzo di euro: soldi presi dal Fondo di sviluppo e coesione che avrebbero dovuto essere utilizzati per le infrastrutture di Sud e Sicilia. I fatti dicono che un partito che non arriva nemmeno all’8% – il riferimento ovviamente è alla Lega – sta decidendo sulla pelle di siciliani e calabresi. Una vergogna senza fine. La nostra speranza è che la guerra in Ucraina che sta travolgendo l’Unione europea faccia piazza pulita dell’Unione europea e di tutte le altre nefandezze del nostro tempo. Magari con il crollo dei pirati di Bruxelles e Strasburgo si sveglieranno anche i siciliani e i meridionali: magari capiranno che non basta non andare a votare per liberarsi dai banditi che continuano a derubare Sud e Sicilia. Egregio Ministro Salvini, anche se non lo dicono apertamente, siciliani e meridionali in maggioranza non aspettano il Ponte: aspettano di liberarsi da un Paese che li considera cittadini di serie B.

Foto tratta da La Gazzetta del Sud Messina

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