Edy Tamajo si dimette da eurodeputato per fare posto a Caterina Chinnici. Avrebbe potuto insediarsi al Parlamento europeo e continuare a svolgere il ruolo di assessore regionale. Vediamo a cosa ha rinunciato

Lo ha annunciato lo stesso Tamajo in un comunicato ufficiale

“Rassegnerò le mie dimissioni da europarlamentare per dare spazio a Caterina Chinnici”. Lo scrive in un comunicato Edy Tamajo, deputato regionale alla sua terza legislatura, attuale assessore regionale alle Attività produttive nel Governo siciliano di Renato Schifani. Nei giorni scorsi lo stesso Tamajo aveva dichiarato che avrebbe preso la decisione circa il suo futuro dopo averne parlato con il coordinatore nazionale di Forza Italia, nonché Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e con il presidente della Regione, Schifani. Oggi il comunicato di Tamajo: “Oggi ho scelto di rimanere in Sicilia. Amo profondamente la mia Terra. Quando mi è stato richiesto la candidatura da parte del governatore Schifani e dal ministro Tajani, per questa tornata elettorale alle Europee, ho risposto immediatamente sì. Ringrazio i quasi 122mila elettori che hanno deciso di votarmi. La nostra avventura politica continua e, da uomo di partito, continuo a lavorare per il bene dei siciliani e della nostra Isola, all’interno della Giunta Schifani che mi onoro di rappresentare. La missione di Forza Italia deve essere quella di garantire un futuro migliore, promuovendo opportunità, equità e giustizia. In questo contesto, a giorni, rassegnerò le mie dimissioni da europarlamentare per dare spazio a Caterina Chinnici. Una persona di grande rilevanza. La sua esperienza e il suo impegno a Bruxelles saranno un punto di riferimento per tutti noi. Crediamo fermamente che Caterina possa fare da ponte tra l’Europa e la Sicilia, permettendoci di portare avanti, con forza e determinazione le istanze dei siciliani”.

A cosa ha rinunciato Tamajo

Per la cronaca, non c’è alcuna incompatibilità tra il ruolo di assessore regionale ed europarlamentare. C’è invece, incompatibilità tra il ruolo di parlamentare europeo e quello di deputato regionale. Tamajo avrebbe potuto dimettersi dall’Assemblea regionale siciliana per insediarsi al Parlamento di Strasburgo, continuando ad esercitare il ruolo di assessore regionale. Invece per disciplina di partito ha lasciato il posto a Caterina Chinnici, prima dei non eletti nella lista di Forza Italia. Sempre per la cronaca, va detto che l’indennità parlamentare di un eurodeputato è maggiore dell’indennità di un parlamentare regionale siciliano. Argomento che abbiamo affrontato nel 2019, su I Nuovi Vespri, quando si tentò di estendere ai parlamentari nazionali italiani le indennità percepite dai parlamentari europei. Se la proposta fosse stata approvata l’indennità parlamentare dei deputati e dei senatori italiani sarebbe passata a circa 19 mila euro al mese, ovvero da 4 a 5 mila euro al mese in più rispetto a quanto percepiscono i parlamentari nazionali italiani e i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana (questi ultimi, oggi, percepiscono qualcosa in meno rispetto ai parlamentari nazionali). Citiamo ancora il nostro articolo di cinque anni fa: “Ogni europarlamentare europeo, oltre all’indennità mensile, ha diritto a tre collaboratori che vengono pagati direttamente dal Parlamento europeo. Ogni collaboratore costa alle ‘casse’ del Parlamento europeo circa 8 mila euro al mese. Sommando il costo dei tre collaboratori, il Parlamento europeo, per ogni parlamentare, oltre a 19 mila euro al mese di indennità, spende altri 24 mila euro al mese per i tre collaboratori. Il fatto che questi 24 mila euro al mese non passino per le tasche dell’europarlamentare significa poco: sono soldi pubblici – pagati dai cittadini europei – per mantenere tre collaboratori per ogni europarlamentare. I tre collaboratori vengono scelti da ogni europarlamentare, senza vincoli familiari. Ciò significa che l’europarlamentare può assumere chi vuole: anche, eventualmente, un suo parente”. Dobbiamo ammettere, per onestà intellettuale, che l’assessore regionale Edy Tamajo, dimettendosi da eurodeputato, non ha proprio rinunciato a nulla. Tanto di cappello a questo politico siciliano.

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