Ecco a noi l’Unione europea dell’euro: molti cittadini non riescono più a curarsi perché ci sono i vincoli di bilancio mentre per produrre armi e ammazzare la gente i vincoli scompaiono

… e il presidente americano Trump che sta cercando di bloccare la guerra sarebbe il cattivo… e questa qui sotto ride, ride, ride

di Andrea Piazza

POVERI NOI, in questa povera Europa assoggettata all’IMPERIALISMO di questa Unione €uropea. Assistiamo al paradosso che, a seguito delle dichiarazione del Presidente (in prorogatio) dell’Ucraina, Volodymyr Zelens’kyj, di non accettare una linea di pace proposta dal Presidente degli USA, Donald Trump, la postura della U€ ci proietterà verso una nuova forma di governance che, senza giri di parole, possiamo definire IMPERIALISMO COMUNITARIO. Da tempo nella democratica, o per taluni nella democratura comunitaria, si tenta di superare l’impasse deliberativo all’unanimità con l’idea che sarebbe possibile raggiungere il quorum a maggioranza (come se invece di essere Stati sovrani si trattasse di un’aggregazione condominiale). D’altronde, non dimentichiamo che la stessa unione comunitaria ha tentato di intervenire sulle leve dell’informazione dissidente, con il proposito di istituire le commissioni fake news, in continuità all’allineamento”filtro fact-checking” che era disposto dalle private piattaforme social-media.

… e c’è anche la censura in barba alla Costituzione italiana

Nel rammentare che, ai sensi dell’art. 27 della nostra Costituzione, “la responsabilità penale è personale”, il proposito di limitare e/o controllare la libertà di espressione sarebbe anche sotto il profilo ideologico contraria ai principi di libertà ed autodeterminazione, nonché una sottospecie di totalirarismo in tono minore. In questa Unione €uropea dalle mille contraddizioni è paradossale la posizione assunta da una parte del ceto dominante, con il concorso dell’Inghilterra già uscita dalla U€, di contrapporsi al piano per porre fine alla guerra in Ucraina, optando, nel solco della ricerca del principio della “pace giusta” più che della “pace realistica”, ad alimentare la prosecuzione del conflitto bellico. In più su questo nuovo ed imminente diktat urbi et orbi dalle alte Istituzioni €urocratiche, anche con l’ausilio del mainstream, viene sbandierata una nuova linea del fronte.

Ursula von der Leyen: dal GREEN DEAL al GREEN WAR. E la tengono ancora al vertice della Commissione europea!

Nella precedente legislatura U€, la Presidente Ursula von der Leyen ci aveva somministrato il piano ideologico-industriale GREEN DEAL che ha distrutto come una bomba la stabilità del nostro sistema economico; adesso la muscolare (formato peso mosca) von der Leyen 2.0 ci lancia la nuova linea del fronte il GREEN WAR. È paradossale che schizofrenicamente passeremmo dal tentare di salvare a distruggere l’ambiente. Disgraziatamente, noi tutti ci ritroviamo in un’Europa comunitaria interessata alla prosecuzione del conflitto bellico in Ucraina, contrapponendosi alla lungimirante linea del Presidente american Trump che vuole fermare il conflitto sanguinario e devastante per l’ambiente, avvicinando nuovamente la Federazione Russa guidata dal Presidente Vladimir Putin alle nostre posizioni occidentali.

… e hanno anche la faccia come il culo per oscurare la grande letteratura russa

È sconfortante che, con minime levate di scudi, sia altresì iniziato il pompaggio mediatico sulla paura dell’aggressione russa allargata con la finalità di impoverirci per amarci. Anche sotto il profilo prettamente economico, sembrerebbe persistere un sentimento democratico “come forza politica americana”, nel senso che l’amministrazione Biden ha favorito la produzione di armi, mentre la linea Trump è proiettata non alla guerra ma allo scambio commerciale. È casuale che, diversamente dalla linea Trump, l’Unione €uropea sia proiettata al riarmo bellico, con il paradosso che per la salute persistono i vincoli di bilancio mentre la produzione di armi potrà essere eseguita fuori dai vincoli comunitari? In conclusione possiamo affermare che questa Unione €uropea ha deliberatamente assunto la decisione di ricorrere al suicidio assistito. Un’ultima annotazione per gli amici paci-guerrieri: Sabato 15 Marzo avete la possibilità di incontrarvi in piazza per la manifestazione organizzata da Michele Serra, i più maliziosi penseranno anche come un’occasione per dare sfogo alla russofobia. Non dimentichiamoci che, dopo l’inizio del conflitto in Ucraina, una parte della nostra intellighenzia in salsa woke aveva messo al bando scrittori presenti e passati del calibro di Lev Tolstoj, autore del celeberrimo romanzo Guerra e pace.

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