E se fosse il MUOS di Niscemi ad aprire le porte all’Anticiclone Africano causando aumento della temperatura, siccità, inondazioni e trombe marine nel Mediterraneo? Un video racconta che…

Fino ad oggi abbiamo pensato che il MUOS potrebbe provocare danni alla salute umana. Ma c’è anche chi lo chiama in causa per i cambiamenti climatici nell’area mediterranea e in Europa

Ieri abbiamo provato a illustrare il legame tra l’innalzamento della temperatura nel Mare Mediterraneo e la formazione di trombe marine (qui l’articolo di ieri). Per la cronaca, due giorni fa una tromba marina ha travolto il veliero Bayesian nelle acque di Porticello, provincia di Palermo. Imbarcazione affondata e sette persone morte. In più, nei serbatoi di questa barca di circa 56 metri ci sono 18 mila litri di carburante. L’mbarcazione si trova a 50 metri di profondità. Se il carburante non verrà recuperato e finirà in mare sarà un vero e proprio disastro ambientale. Le trombe marine, che i pescatori di Sciacca chiamano da sempre ‘Dragunare’, sono una presenza costante, anche se rara, nel Mediterraneo. Ieri abbiamo cercato di illustrare che, a causa del mostruoso riscaldamento del nostro mare, il pericolo che si verifichino trombe marine è notevolmente aumentato. Ci chiediamo se i titolari delle imbarcazioni da diporto che solcano il Mediterraneo siano informati, visto che con le trombe marine si rischia di perdere la vita. Ricordiamo che nei primi anni ’70 del secolo passato, a Sciacca, c’erano pescatori che temevano il caldo eccessivo ad Agosto e a Settembre, perché, dicevano, il grande caldo poteva favorire la formazione di ‘Dragunare’. Ciò posto, nell’articolo di oggi proveremo a illustrare perché il Mediterraneo si sta riscaldando in modo così spaventoso. E’ un fenomeno naturale, provocato dall’eccesso di CO2 nell’atmosfera o da Sole? Oppure è l’uomo, con le sue diavolerie, a provocare i cambiamenti climatici? Stando a un video che abbiamo ripreso dal canale Telegram Prinzirob Video un ruolo importante nel cambiamento del clima nel Mediterraneo verrebbe esercitato dal MUOS (foto sopra tratta da Wikipedia), un sistema di antenne che gli americani hanno realizzato a due passi da Niscemi, in Sicilia per anni al centro di aspere polemiche. Ma andiamo con ordine.

L’Anticiclone Africano è manovrato dall’uomo? Non ci sarebbe da stupirsi, visto che le piogge artificiali sono ormai all’ordine del giorno

Lo scorso Aprile abbiamo pubblicato un articolo dal titolo: “Il dubbio: le potenze mondiali stanno utilizzando le piogge artificiali e la siccità per farsi la guerra? Il ‘caso’ Dubai“. Eh sì, noi non escludiamo che le grandi potenze mondiali si stiano facendo la guerra a colpi di cambiamenti climatici. Della serie: “Io ti distruggo l’agricoltura con la siccità” e “Io ti massacro con le inondazioni di città e campagne”. Esagerazioni? Non esattamente. Fino a qualche tempo fa le piogge artificiali provocate dall’uomo erano tesi dei “complottisti”. Peccato che gli israeliani utilizzino le piogge artificiali dagli anni ’50 del secolo passato. Mentre in Sicilia le prime sperimentazioni sulle piogge artificiali risalgono alla seconda metà degli anni ’80. Oggi, nonostante la presenza costante di disinformazione e stupidità, il cosiddetto, cloud seeding, tradotto forse impropriamente come inseminazione artificiale delle nuvole, è una tecnica utilizzata da tanti Paesi del mondo. Insomma, non ci inventiamo niente se ricordiamo che il mondo di oggi è alle prese con siccità e inondazioni. Se le piogge possono essere provocate dall’uomo è così difficile pensare che anche la siccità possa essere il frutto delle azioni umane? A questa domanda risponde un brillante video pubblicato sul citato canale Telegram Prinzirob Video. Titolo: “GEO-INGEGNERIA: L’ANTICICLONE AFRICANO E’ MANIPOLATO DALL’UOMO?“. Sommario: “Vi sono solidi indizi che le continue e ricorrenti incursioni dell’anticiclone africano in Italia ed in Europa, potrebbero essere il risultato di una manipolazione artificiale del clima, il cui principale scopo è supportare la narrazione sui cambiamenti climatici”.

Il genio di Nikola Testla

Vi invitiamo a seguire con attenzione questo video che noi proviamo a sintetizzare aggiungendo qualche nostro commento. Nell’articolo di ieri abbiamo scitto che, a giudicare da quanto sta avvenendo nel Mediterraneo, l’Anticiclone delle Azzorre è stato sostituito dall’Anticiclone Africano. E abbiamo precisato che la spiegazione sembra “misteriosa”. Forse, seguendo questo video, il mistero magari si dirada un po’. Come scriviamo spesso, il fisico, ingegnere e inventore Nikola Tesla è morto a New York il 7 Gennaio del 1943. E lì sono rimasti i suoi studi più importanti. Parliamo di uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi che in vita, tra le tante cose, si era occupato anche di elettricità ed energia. E’ lui che inventa la corrente alternata. Non a caso, nel video, viene citato come un possibile precursore di studi sulla possibilità di interferire sul clima. Nel video si ricorda il blackaut che nel 1976 colpì gli Stati Uniti d’America. Una vicenda che potrebbe avere avuto legami con un’azione di sabotaggio dell’Unione Sovietica. Si ricorda anche la siccità che dal 1987 al 1992 colpì la California: Stato americano che, ancora oggi, fa i conti con la siccità e con gli incendi.

Il MUOS di Niscemi e il ruolo della BAE Systems

A questa azione dell’Unione Sovietiva gli USA rispondono con il Sistema Haarp realizzato in Alaska, del quale ci siamo occupati quattro anni fa in un’inchiesta pubblicata da I Nuovi Vespri (qui l’inchiesta). A questo punto ci trasferiamo in Sicilia, a Niscemi, dove gli americani piazzano il MUOS. Nel video si descrivono le antenne: tre antenne paraboiliche del diametro di 20 metri e due antenne elicoidali che coprono tutto lo spettro delle emissioni radio. Ufficialmente il MUOS assicura le comunicazioni. Ma, stando a quanto si racconta nel video, il MUOS di Niscemi invierebbe onde ELF nella ionosfera per motificare il clima. Secondo quanto si racconta in questo video, queste onde Elf costringerebbero l’Anticiclone Africano a spostarsi con più frequenza verso l’Italia e l’Europa. Nel video si illustra il ruolo della BAE Systems, una multinazionale di origini anglosassoni che, con i suoi circa 100 dipendenti opera in 41 Paesi. Nel corso degli anni ci siamo occupati spesso del MUOS di Niscemi e dei possibili danni alle persone che le emissioni dello stesso sistema MUOS potrebbero provocare. Ma, a onor del vero, non eravamo a conoscenza del possibile ruolo del MUOS in materia di cambiamenti climatici. In ogni caso, il video è interessante e merita di essere seguito.

QUI IL VIDEO TRATTO DAL canale Telegram Prinzirob Video

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