E’ inutile girarci attorno: l’Occidente ha perso la guerra contro i russi in Ucraina. La Ue accetti la pace alle condizioni della Russia di Putin. Meglio perdere che straperdere

L’alternativa alla pace è l’invasione in Europa di circa 30 milioni di profughi ucraini e i soldati europei da mandare a morire in Ucraina. Non sarebbe una follia?

I missili Geranium e i droni kamikaze stanno praticamente radendo al suolo le infrastrutture energetiche in tante aree dell’Ucraina. In un canale Telegram leggiamo le zone che sono state attaccate: Khmelnitskij, Čerkasy, Kremenchug, Korosten, regione di Zhytomyr; Dnepr, Mirgorod, Centrale idroelettrica Sredneprovskaya a Kamensky, regione di Dnepropetrovsk; HPP a Kanev, regione di Cherkasy; Krivorozhskaya TPP a Zelenodolsk, regione di Dnepropetrovsk; TPP a Burshtyn, regione di Ivano-Frankivsk; Shepetivka, regione di Khmelnitsky; Tetiev, regione di Kiev; Stryi, regione di Leopoli. L’attentato a Mosca – nelle teste di chi l’ha voluto – avrebbe dovuto ridurre la pressione dei militari russi sulle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Ma così non è stato e così non sarà. La sistematica distruzione delle infrastrutture energetiche ucraine sortirà due effetti: costringerà la popolazione ucraina a riversarsi in Europa e ridurrà il numero di militari ucraini, che sono già pochi. Infatti, solo una minima parte di ucraini che si riverserà in Europa tornerà nel proprio Paese per combattere una guerra che, peraltro, i russi stanno vincendo sul campo. Ciò significa che NATO e Stati Uniti d’America chiederanno all’Unione europea di inviare militari sul fronte ucraino. E questo rischia di avvenire quando circa 25-30 milioni di profughi ucraini saranno presenti in Europa. La nostra non è fantapolitica ma realismo. Edward Luttwak, il politologo statunitense, lo ha già detto a chiare lettere: l’Unione europea deve inviare militari in Ucraina.

Il capo del Governo italiano, Giorgia Meloni, dovrebbe evitare di rilasciare dichiarazioni barricadiere e sbagliate sulla Russia. Oggi serve la pace, non la guerra

Ciò significa che l’Unione europea, invece di continuare a inviare armi e soldi in Ucraina, deve chiedere l’interruzione del conflitto e accettare le condizioni di pace che la Russia di Putin chiederà. I governanti italiani, invece di perdersi in chiacchiere in televesione, prendano atto della sconfitta e diano l’esempio, affermando senza fronzoli che bisogna accettare le condizioni di pace della Russia. Semplicemente incredibili le dichiarazioni in televisione – per la precisione a Rete 4 – di Giorgia Meloni: “Perché Putin ha invaso l’Ucraina? Putin ha invaso l’Ucraina dichiarando che vuole riportare la Russia alla sua grandezza di un tempo, che vuole ripristinare i confini storici della Russia. I confini storici della Russia ragionevolmente incorporano Ucraina, Moldova, Georgia, i Paesi baltici, una parte della Finlandia volendo anche la Polonia”. Sono parole che cozzano con la realtà, se è vero che Putin pochi giorni dopo l’esplosione della guerra in Ucraina, era disposto a fermare la guerra, a parto che l’Ucraina non entrasse a far parte della NATO. Gli anglosassoni hanno detto no e la guerra è andata avanti. Questi sono i fatti. Ora la situazione sta degenerando e l’Unione europea rischia di avere in casa 30 milioni di profughi ucraini – che sarebbero un onere notevolissimo – e i militari europei in partenza per il fronte ucraino dove andrebbero a morire.

Attenzione perché i russi potrebbero entrare a Kiev, come hanno già paventato alcuni giornali americani, umiliando ulteriormente l’Occidente

Chiedere la pace alle condizioni dettate dalla Russia sarà una sconfitta dell’Unione europea? Certo. Ma – ribadiamo – l’alternativa è il proseguimento della guerra con un coinvolgimento sempre più pesante dell’Unione europea. Meglio prendere atto che la Ue è già stata sconfitta e sta già pagando con una crisi economica nascosta ma presente. Sconfitta, del resto, non è solo la Ue: sconfitto è tutto l’Occidente, che ha sbagliato tutto. L’unica alternativa alla pace, nell’Unione europea, lo ribadiamo. è l’invio di militari europei in Ucraina, dove andrebbero incontro a morte sicura. Putin è un uomo politico troppo intelligente per chiedere condizioni di pace impossibili da accettare per l’Occidente. Molto dipenderà da chi medierà la pace. Ci rendiamo conto che far capire la dura realtà ai signori che governano l’Unione europea non è facile. Ma vi possiamo garantire che più si andrà avanti, più lo scenario peggiorerà. Con i russi che potrebbero entrare a Kiev, come hanno già paventato alcuni giornali americani, umiliando ulteriormente l’Occidente. Né è pensabile andare avanti con altri attentati in Russia da ascrivere all’Isis, perché potrebbero arrivare ‘risposte’ in tutto l’Occidente, comprese le città europee. La guerra è persa: meglio perdere che straperdere.

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