Dopo quattro anni di fallimenti politici e di guerre i soliti sondaggi farlocchi danno Kamala Harris in vantaggio di 2 punti su Trump. Raccontiamo perché si tratta di una minchiata

Oggi il Democratico Joe Biden ha trascinato l’America e tutto l’Occidente nella sconfitta in Ucraina. Nove anni fa Barack Obama era stato sconfitto in Siria

Ripubblico un post che ho scritto su Facebook nel 2015. Erano gli anni in cui gli americani dell’allora presidente Barack Obama provavano a ‘sfondare’ in Siria per poi arrivare in Russia. Un anno prima gli USA avevano effettuato un colpo di Stato in Ucraina. Il progetto statunitense prevedeva di vincere le elezioni presidenziali del 2016 e attaccare la Russia da due direzioni: dall’Ucraina e dalla Siria. In Ucraina l’operazione era riuscita e gli americani avevano preso il controllo di questo Paese. Bisognava prendere la Siria. Bisognava disarcionare il presidente, Bashar Hafiz al-Assad, e mettere al suo posto un fantoccio. Questo, per sommi capi, era il progetto del ‘Premio Nobel per la Pace’, Barack Obama, l‘allora presidente americano che aveva seminato guerre e disperazione in mezzo mondo. Guarda caso, qualche anno prima in una parte della Siria era scoppiata una grande carestia dovuta alla siccità e il Paese si trovava in grande difficoltà. Oggi sappiamo tutti che inondazioni e siccità fanno parte della manomissione del clima operata dall’uomo. Nove anni fa chi diceva una cosa del genere – e io ero tra questi – venica preso per matto e complottista. Insomma, nove anni fa, complice la carestia, per gli americani c’erano le condizioni ideali per sferrare l’attacco al Paese di Assad. Ma gli americani hanno toccato duro. Ecco cosa scrivevamo nove anni fa su Facebook, che in questi giorni ha rilanciato il mio post:

Anche nel 2014 l’Unione europea era il ‘tappetino’ degli USA

“La mia impressione è che gli USA e quella parte dell’Europa unita (si fa per dire, ovviamente) che hanno cercato di fregare Assad in Siria se la stanno prendendo in quel posto. Assad resiste, alla faccia degli americani e dei fottuti e falliti massoni della ‘presunta’ Unione europea. Obama va a Canossa e spedisce il suo segretario di Stato da Putin. Il quale lo riceve, non prima di aver spedito i caccia militari in sostegno di Assad. Il ‘premio Nobel per la pace’ Obama incassa e porta a casa. La caduta della Siria si allontana. E l’Europa dell’Est comincia a non ‘digerire’ più i profughi siriani: altro problema per gli americani che, con l’aiuto dei media europei che definiscono ‘razzisti’ i Paesi dell’Est europeo che si rifiutano di accogliere i profughi frutto della guerra (voluta da USA e UE), pensavano di sbolognare ad altri almeno la questione profughi. Il tempo non lavora per Obama, né per i balordi guerrafondai della UE. E la Siria, protetta da Putin, rischia di diventare il nuovo Vietnam degli USA e di una sempre più balorda e inutile Unione Europea (o presunta tale)”. Anche nel 2014 l’Unione europea era il ‘tappetino’ degli USA.

Germania, Olanda e Belgio, che nel 2015 criticavano Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria perché non volevano accogliere i profughi, stanno chiudendo le frontiere per respingere i profughi. pagliacci fino in fondo

Le nostre previsioni si sono avverate. Obama e i guerrafondai dell’Unione europea che avevano scatenato la guerra in Siria sono stati sconfitti. Oggi, anno 2024, vediamo l’Unione europea ‘schiacciata’ sugli interessi USA: basti pensare che ieri il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che consentirà ai Paesi Ue che lo riterranno opportuno di utilizzare le proprie armi per bombardare la Russia ‘in profondità’ (qui un articolo). Una risoluzione che non vincola tutti i Paesi Ue, ma solo i Paesi che riterranno opportuno utilizzare le proprie armi (cioè le bombe) per attaccare la Russia. L’Italia non dovrebbe essere tra questi (qui un articolo). In realtà, l’Unione europea fa i ‘succhiotti’ agli americani da quando esiste. Nel 2014 non ha mosso un dito quando gli americani hanno effettuato il colpo di Stato in Ucraina. Un anno dopo ha addirittura partecipato, sottobanco, al tentativo di fare fuori Assad dalla Siria per consentire agli americani di preparare l’attacco alla Russia dopo le elezioni presidenziali americane del 2016, che avrebbero dovuto vedere la netta vittoria di Hillary Clinton. In tanti, in questi giorni, scoprono un’Unione europea pronta alla guerra. In realtà, è così dal 2014. L’Unione europea del 2015 aveva pronti anche i Paesi dove ‘sbolognare’ i profughi che sarebbero arrivati dalla Siria: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Questi Paesi si nsono ribellati e hanno dato vita al cosiddetto Gruppo di Visegrad. Questi Paesi erano ‘cattivi’ perché si rifiutavano di ‘accogliere’ i profughi siriani, prodotto della guerra scatenata da americani e dalla Ue. Oggi i Paesi che nel 2015 criticavano Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria – il riferimento è alla Germania, al Belgio e all’Olanda – stanno chiudendo la porta in faccia ai profughi che arrivano dall’Africa e dall’Ucraina. La coerenza prima di tutto… E la dimostrazione che a questi paesi dell’accoglienza e della solidarietà non gliene può fregare di meno.

Dal 2016 al 2020 Trump è stato oggetto di una furiosa campagna di stampa denigratoria perché si rifiutava di provocare guerre, scontentando i mercanti di armi. Informazione occidentale prezzolata e senza ritegno

Pensate un po’: i Democratici americani, che sono da sempre professionisti nel ‘taroccare’ le elezioni presidenziali, nel 2016 erano così sicuri di vincere e non hanno ritenuto opportuno ‘sistemare’ i risultati elettorali. A sorpresa le elezioni le ha vinte Donald Trump e tutti i piani dei Democratici americani sono saltati. Nei quattro anni di presidenza, Trump non ha attaccato Russia e Siria; al contrario, con la sapiente regia dell’allora Segretario di Stato, Mike Pompeo, l’amministrazione Trump ha provato a ‘sfilare’ la Russia alla Cina. Va detto che quando nel 2014, come già ricordato, l’amministrazione Obama ha effettuato il colpo di Stato in Ucraina, la Russia di Vladimir Putin si è sempre più avvicinata alla Cina. Pompeo, con la forza della diplomazia, ha cominciato a riallacciare i rapporti con Putin: cosa, questa, che non è piaciuta ai guerrafondai. Le mancate guerre di Trump hanno scatenato l’ira delle grandi industrie di armi del mondo che hanno foraggiato una spaventosa campagna di stampa contro l’allora presidente USA. Per quattro anni l’informazione prezzolata ha scritto peste e corna di Trump: buttaniere, evasore fiscale (l’evasione fiscale in America è un reato gravissimo), ladro e via continuando. Questa campagna di stampa durata quattro anni è servita a preparare la sconfitta elettorale di Trump nel Dicembre 2020. Nel 2016 Trump è stato eletto con quasi 63 milioni di voti; nel Dicembre del 2020 si è verificata una cosa che il candidato Democratico Joe Biden e i vari Obama, Clinton e tutta la cricca che controllava il Partito Democratico non si aspettavano: Trump ha preso oltre 75 milioni di voti (in realtà erano molti di più, voti che gli sono stati tolti con gli imbrogli). Nella storia delle elezioni presidenziali americane un presidente uscente che, da ricandidato, ha preso più voti rispetto all’elezione precedente non ha mai perso. Già questa è la dimostrazione statistico-matematica che le elezioni presidenziali americane del 2020 sono stata ‘taroccate’.

Le elezioni presidenziali ‘tarocche’ del 2020

Incredibilmente Trump è stato battuto da Biden che ha preso 83 milioni di voti. Da dove li ha presi questi 83 milioni voti, Biden? A quanto pare da stormi di minchie volanti… Le polemiche, qualcuno lo ricorderà, sono state violentissime. La cricca de Democratici non si aspettava che Trump prendesse una valanga di voti quindi, per fare vincere Biden, hanno dovuto fare ricorso al ‘Piano B’. A Trump sono ‘spariti’ tanti voti mentre tutti gli elettori che hanno votato per posta hanno scelto Biden. E’ normale che milioni di elettori abbiamo votato per Biben e nessuno per Trump? E’ normale che in una vedeata Trump aveva, ad esempio, 70 mila voti e nella successiva videata i voti di Trump erano ridotti a 60 mila? Non sarebbe stato logico controllare se alle schede arrivate per posta corrispondevano persone realmente vive? E’ vero che in tanti seggi sparivano le schede elettorali? Tutte queste domande sono state oggetto di ricorsi dei legali di Trump: ricorsi che sono stati respinti da tutti i Tribunali dei 50 Stati americani e dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Nel 2020 doveva vincere il Democratico Biden. Per fare che cosa? Per sottomettere la Russia e vincere la guerra economica contro la Cina. Dopo quattro anni non solo gli USA ma tutti dell’Occidente hanno perso la guerra contro la Russia in Ucraina, mentre la Cina e i Paesi del BRICS hanno di fatto ‘accerchiato’ l’area del dollaro americano. I Democratici hanno perso su tutta la linea e il popolo americano dovrebbe rieleggere i Democratici alla guida della Casa Bianca ‘premiandoli’ per i danni che hanno provocato. C’è o no da ridere?

Chi è che appoggia Kamala Harris oggi? I ricchi: le multinazionali farmaceutiche, le industrie che producono armi e i ‘fantasisti’ del sesso. Insomma minoranze. La potente lobby ebraica mondiale non sostiene i Democratici. Mentre l’anima popolare americana vota Trump

In queste ore i media occidentali, che in buona parte sono ridicoli, lanciano una notizia altrettanto ridicola: e cioè che la candidata democratica Kamala Harris sarebbe in vantaggio sul candidato Repubblicano Trump. Si tratta, ovviamente, di un sondaggio farlocco. Ma è importante: è il segnale che i Democratici proveranno a ‘sistemare’ i risultati elettorali per far risultare vincitrice la Harris con uno scarto del 2-3%. Di questo Trump è perfettamente al corrente ma è ottimista, perché è convinto che la valanga di voti che prenderà renderà impossibile il ‘taroccaggio’ delle elezioni presidenziali. In realtà, Trump ha già pronti un migliaia di avvocati. Questa volta almeno la metà delle Magistrature dei 50 Stati americani accoglieranno gli eventuali ricorsi di Trump, mentre la Corte Suprema, scagionando Trump dalle accuse balorde per l’assalto al Campidoglio del Gennaio del 2021 (che era una trappola preparata per eliminare politicamente Trump), ha fatto capire che eventuali ricorsi di Trump su probabili brogli elettorali verranno accolti ed esaminati. Alla fine chi è che sta appoggiando la Harris e i Democratici? Non certo l’anima popolare dell’America, che vota Trump. I Democratici possono contare su una parte importante dei ricchi: le multinazionali farmaceutiche che si sono arricchite con la discutibile gestione del Covid, le industrie delle armi che si sono arricchite con le guerre e tutte le comunità LGDB e ‘fantasisti’ del sesso vari. Minoranze piene di soldi ma pur sempre minoranze. I Democratici avranno contro la lobby ebraica mondiale che con Netanyahu ha fatto mangiare la polvere all’attuale amministrazione democratica americana: e questo conta tantissimo, in negativo, per la Harris.

Foto tratta da Avvenire

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