Dopo Georgescu in Romania tocca a Marine Le Pen in Francia condannata e fuori dalle elezioni. Continua la girandola orwelliana dell’eliminazione per via giudiziaria dei candidati scomodi all’Ue

Giustizia è fatta…

Dopo l’intervento della Magistratura in Romania, che ha bloccato la sicura eleezione di Călin Georgescu, è il turno della Magistratira francese, che ha condannato Marine Le Pen, leader del Rassemblement National e candidata alla presidenza della Francia. Il parallelissmo tra i due casi è inevitabile. Così com’è inevitabile chiamare in causa l’Unione europea ultra-liberista e globalista. Sia Călin Geogescu, sia Marine Le Pen sono invisi agli ‘europeisti’, perché non in linea con l’attuale Ue. Logico, quasi matematico pensare all’eliminazione per via giudiziaria di due politici scomodi al sistema globalista che sta franando sotto i colpi dell’America di Donald Trump e della Russia di Vadimir Putin, con la Cina comunista che ha sì ‘usato’ la globalizzazione dell’economia ma che non si opporrà certo alla sua eliminazione.

Unione europea sempre più orwelliana

Il reato contestato a Marine Le Pen deve essere ‘gravissimo’: appropriazione indebita di fondi pubblici (qui un articolo con i particolari). Condannata a quattro anni di carcere e a cinque anni di ineleggibilità. Fra tre anni, ammesso che l’attuale presidente francese senza maggioranza in Parlamento, Emmanuel Macron, non venga cacciato, cosa non improbabile, la Le Pen non potrà essere candidata alla guida della Francia. Dicevamo del reato gravissimo: di certo molto più grave di quello commesso dagli eurodeputati presi con i sacchi di euro in casa… E’ inutile che ci giriamo attorno: anche se è stata molto cauta a non esporsi e a non fare pesare a Macron la sua crisi politica, Marine Le Pen, esponente della destra francese, viene catalogata come non in linea con gli ‘europesti’. E oggi, nell’orwelliana Unione europea dell’euro ultra-liberista e globalista, chi non obbedisce agli ordini della ‘Grande Sorella’ Europa finto-unita viene inserito d’ufficio nelle tenebre del manicheismo dell’Unione europea. Superfluo aggiungere che questa condanna farà aumentare i consensi della destra francese che dovrà solo trovare un buon candidato per vincere le elezioni presidenziali. Ammesso che non venga arrestato pure lui…

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