Dalla Ue di Ursula von der Leyen dazi doganali ai fertilizzanti di Russia e Bielorussia per colpire la cerealicoltura del Sud Europa nel nome del Green Deal e per favorire le industrie della Polonia

L’operazione è ‘pilotata’ dalla Germania per sostituire il gas russo con l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici che nel Sud Europa debbono prendere il posto dei campi di grano

L’Ue si prepara a rinunciare all’importazione di fertilizzanti dalla Russia. La Commissione europea intende aumentare i dazi sulle importazioni di fertilizzanti dalla Russia e dalla Bielorussia a un livello proibitivo nel periodo 2025-2028. Per i produttori russi, i nuovi dazi della UE comporteranno una ridistribuzione di una parte delle forniture verso Brasile, Messico, India e Stati Uniti”. Così leggiamo in un post pubblicato da un canale Telegram. In questo articolo proveremo a illustrare che, per gli agricoltori europei, con riferimento soprattutto all’Europa mediterranea, i dazi doganali sui fertilizzanti prodotti in Russia e in Bielorussia aggraveranno ulteriormente una situazione già critica. Proprio lo scorso Gennaio i prezzi dei fertilizzanti in Europa sono aumentati. Con i dazi doganali alle importazioni di fertilizzanti da Russia e Bielorussia i prezzi andranno ancora più su. Il Paese dell’Unione europea che ci guadagnerà sarà la Polonia, secondo in Europa per la produzione di fertilizzanti. I Paesi europei che verranno maggiormente penalizzati saranno Italia, Francia e Spagna. Non sfugge agli osservatori che ‘masticano’ un po’ di agricoltura che questa decisione viene adottata con l’arrivo della Primavera, quando aumenta la domanda di fertilizzanti. Un’opzione che sembra fatta apposta per fare guadagnare una barca di soldi ai Paesi europei che producono fertilizzanti, Polonia in testa. Proviamo a illustrare per grandi linee l’ultima trovata degli ‘europeisti’ per favorire i produttori di fertilizzanti europei e per continuare ad affossare la cerealicoltura dell’Europa mediterranea dove i pannelli fotovoltaici dovranno sostituire i campi di grano per fornire energia a basso costo alla Germania. Non a caso la decisione di imporre dazi doganali ai fertilizzanti di Russia e Bielorussia arriva dalla Commissione europea, presieduta dalla tedesca Ursula von der Leyen.

Russia e Bielorussia non subiranno forti contraccolpi dai dazi doganali europei, perché hanno a disposizione altri mercati in cui piazzare i propri fertilizzanti, a cominciare dall’India

Cominciamo col dire che l’Europa dipende in buona parte dai fertilizzanti provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia. I fertilizzanti russi e bielorussi costano meno di quelli prodotti in Europa. Questo crea problemi ai produttori di fertilizzanti europei. Così, con la scusa di penalizzare Russia e Bielorussia, considerati Paesi ‘nemici’ dall’attuale Unione europea, è venuta fuori l’idea di appioppare dazi doganali ai fertilizzanti di produzione russa e bielorussa. Una volta colpiti dai dazi doganali dell’Unione europea, i fertilizzanti prodotti in Russia e in Bielorussia costeranno di più e gli agricoltori europei – in testa gli agricoltori francesi, spagnoli e italiani – acquisteranno i fertilizzanti prodotti in Europa, a cominciare dai fertilizzanti prodotti in Polonia. L’economia polacca ne trarrà giovamento, mentre verranno colpiti gli agricoltori dell’Europa mediterranea, che saranno costretti acquistare fertilizzanti a un prezzo sensibilmente maggiorato. La Commissione europea della von deer Leyen raggiungerà tre obiettivi: 1) penalizzerà Russia e Bielorussia (anche se questi Paesi è probabile che troveranno altri mercati per vendere i propri fertilizzanti: per esempio l’India); 2) assesterà un nuovo colpo alla cerealicoltura del Sud Europa, passaggio indispensabile per sostituire i campi di grano con i pannelli fotovoltaici che dovrebbero fornire energia alla Germania; 3) darà una mano alla Polonia che insieme con la Germania oggi è il Paese europeo che ospita più profughi ucraini.

Gli agricoltori europei sono scesi in piazza per protestare contro il Green Deal? Ciò non preoccupa l’Ue, che è convinta di poter piegare il mondo agricolo per tutelare gli interessi della Germania

Nei prossimi giorni illustreremo nel dettaglio gli aspetti geopolitici ed economici dei fertilizzanti in Europa e nel mondo. Quello che vogliamo segnalare in questa prima parte del nostro approfondimento sui fertilizzanti è che la Commissione europea punta a introdurre dazi doganali sui fertilizzanti di Russia e Bielorussia per tutelare i produttori europei, a cominciare dall’industria polacca di fertilizzanti e per colpire al cuore i cerealicoltori dell’Europa mediterranea. Il messaggio che i vertici dell’Ue stanno lanciando agli agricoltori europei in rivolta è chiarissimo: a noi delle vostre proteste di piazza non ce ne può fregare di meno: vi penalizzeremo sui fertilizzanti e imporremo il Mercosur, il trattato commerciale tra Unione europea e Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay (qui un articolo), per proseguire con il Green Deal: vi costringeremo a sbaraccare la cerealicoltura per fare posto ai pannelli fotovoltaici come sta avvenendo, per esempio, nel Sud Italia e in Sicilia, e vi costringeremo a ‘inghiottire’ le pale eoliche come sta avvenendo in Sardegna.

Fine prima parte (Continua)

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *