Con Robert Kenney junior è arrivata la resa dei conti su pandemia e ‘vaccini’ contro il Covid. In Europa Ursula von der Leyen andrà a casa e Socialisti e Verdi andranno all’opposizione

Negli Stati Uniti d’America con l’avvento dell’amministrazione Trump si volta pagina. Idem nella Ue dove si profila un accordo tra Popolari e ‘populisti’. In materia di Covid si aprirà la strada dei risarcimenti. Tremano le multinazionali farmaceutiche

Dopo l’elezione di Donald Trump si scopre che, in effetti, negli Stati Uniti d’America c’è un po’ di inflazione. Si scopre che nei quattro anni dell’amministrazione del Democratico Joe Biden il livello generale dei prezzi è cresciuto. Si scopre che ci sono prodotti di largo consumo che costano il doppio e anche il triplo rispetto al 2020, primo anno della pandemia di Covid. Per per i mezzi di informazione ‘progressisti’ americani (o quasi…) non sono queste le notizie che meritano di essere diffuse e commentate. L’onore della cronaca spetta alla futura amministrazione statunitense. Mancano ancora più di due mesi all’insediamento alla Casa Bianca del presidente rieletto Trump e l’informazione ‘democratica’ e ‘progressista’ occidentale non sa chi denigrare prima tra i Segretari (che corrispondono ai nostri Ministri) che Trump va scegliendo. Ogni personaggio della futura amministrazione presidenziale è negativo: quello è un violento, quell’altro non è democratico, quell’altro ancora ha l’uccello troppo lungo ed è pure cattivo e bla bla bla. Il peggiore di tutti, in assoluto, è Robert Kennedy junior, che si occuperà di sanità e di salute pubblica. I vertici delle multinazionali farmaceutiche che hanno fatto soldi a palate con i ‘celeberrimi’ vaccini a MRna contro il Covid sono terrorizzati. E ne hanno ben donde: fino ad ora Governi e informazione hanno quasi ignorato i decessi post vaccino anti-Covid e le migliaia e migliaia di persone che sono state colpite da effetti avversi: gente che, in molti casi, dovrà convivere con menomazioni per tutta la vita. Fino ad oggi, tranne casi rari, di risarcimenti nemmeno a parlarne. Va da sé che se negli USA verranno riconosciuti i risarcimenti l’Unione europea non potrà ignorare l’argomento. (Sopra foto tratta da Il Giornale)

I ‘vaccini’ contro il Covid e la ‘sconfitta semantica’

Fino ad oggi, grazie ai Democratici che hanno governato l’America da Gennaio 2021 ad oggi, le multinazionali che hanno prodotto i vaccini anti-Covid non hanno avuto camurrie, per dirla in lingua siciliana (leggere fastidi). Ma con la presidenza Trump la musica cambierà. Il primo segnale è che ormai il circo mediatico sta accettando, come dire?, la sconfitta semantica. Quando è iniziata la sceneggiata sui vaccini contro il Covid, la parola ‘vaccini’, utilizzata in modo improprio e forzato, è diventata uno strumento di controllo sociale. La riduzione della complessità del pensiero in slogan, tipico del capitalismo, è stata anticipata e descritta in modo quasi perfetto nei primi anni ’60 dal filosofo Hebert Marcuse nel saggio L’uomo a una dimensione. Ciò che hanno definito vaccino a MRna contro il Covid non è un vaccino ma una terapia genica sperimentale. Ma se non avessero presentato tale terapia genica sperimentale come ‘vaccino’ non sarebbero mai riusciti ad appiopparla a miliardi di persone. E’ interessate notare come l’applicazione di questa forzatura semantica sia andata ben al di là del pensiero di Marcuse. Il filosofo diceva che il capitalismo non ha bisogno della violenza per imporsi e per imporre le proprie leggi della vita, non a caso parla di “totalitarismo morbido”. Nel caso della ‘cura’ contro il Covid la forzatura semantica non è bastata: tanti medici e uomini di scienza e tanti cittadini hanno cercato di opporsi: alcuni ci sono riusciti e hanno rifiutato il ‘presunto vaccino’ delle multinazionali farmaceutiche; tanti altri sono stati ricattati: se non si vaccinavano venivano sospesi dal lavoro e dallo stipendio.

Il grande tema delle tante persone colpite dagli effetti avversi post vaccinazione contro il Covid. Aspetti penali e aspetti civili

Queste forzature violente sono agli atti. Fanno parte della nostra storia recente. Nessuno le ha dimenticate. Negli Stati Uniti d’America, là dove i non vaccinati contro il Covid sono stati sospesi dal lavoro e dallo stipendio, lo scenario è mutato: queste persone sono state risarcite e reintegrate nei posti di lavoro (qui un articolo). Fino ad oggi il sistema occidentale è riuscito ad imporre la tesi che i decessi dopo la vaccinazione contro il Covid rientrano numericamente nella norma. In realtà, i morti dopo la vaccinazione anti Covid sono stati tanti. E allora dove sta l’inghipppo? Il caso italiano è emblematico. In Italia, dal 27 Dicembre 2020 al 27 Luglio 2021 si contavano due decessi al giorno dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid. Ma ciò non significa – questa la spiegazione che veniva data in quei giorni – che le persone siano morte a causa del vaccino. I decessi potrebbero essere stati provocati da altre malattie o associate ad altri farmaci. L’unica cosa accertata era la correlazione temporale tra la vaccinazione e la morte (qui un articolo). Ora, a parte il fatto che la correlazione temporale non è esattamente un elemento secondario, va anche considerato, come già accennato, il grande numero di persone colpite da effetti avversi: tante persone rimaste menomate per tutta la vita che non sono state ancora risarcite. Questo perché l’uso della citata terapia genica chiamata vaccino è stata organizzata tutelando le multinazionali farmaceutiche. In Italia, ad esempio, chi non si ‘vaccinava’ contro il Covid, come già ricordato, veniva sospeso dal lavoro e dallo stipendio; chi si vaccinava firmava un consenso informato accettando le eventuali complicanze vacciniche. In pratica, è stato messo in atto un sistema tipico degli ‘Stati etici’ che, è noto, hanno come fine il ‘bene universale’ che, in questo caso, era piuttosto discutibile. Così chi ha rifiutato il presunto vaccino contro il Covid, come già ricordato, è stato sospeso dal lavoro e dallo stipendio; chi si è vaccinato e ha subito danni permanenti è rimasto senza risarcimento. Non è chiaro se questo sistema a senso unico, oltre eliminare gli aspetti penali, copra anche quelli civili (qui un articolo e qui un altro articolo).

Gli effetti nell’Unione europea: con l’elezione di Trump la Commissione di Ursula von dey Leyen è ormai al capolinea

Non sappiamo cosa succederà con Robert Kennedy junior responsabile della sanità e della salute pubblica dell’amministrazione Trump. Già Kennedy, che nella vita fa l’avvocato, ha vinto una causa presso il tribunale di New York su questioni relative all’informazione sui vaccini contro i Covid o presunti tali. Va da sé che ora si apre una partita su come è stata gestita la pandemia durante l’amministrazione Biden, sul grande affare dei vaccini o presunti tali contro il Covid, sulle libertà conculcate i cittadini con il Green pass e, soprattutto, sui risarcimenti. Ovviamente, si proverà anche a fare luce sugli aspetti economici: forniture di questi presunti vaccini con annessi e connessi. E’ un caso che dopo l’elezione di Trump alla Casa Bianca la Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen abbia iniziato a scricchiolare? E’ un caso se dopo la vittoria di Trump i Popolari europei – noto partito di trasformisti della politica- si stiano ricollocando verso il fronte ‘populista’? I finti Socialisti europei e gli ambientalisti sono stati in linea con l’amministrazione americana del Democratico Biden: e lo sono stati in tutte le scelte politiche adottate dal Governo federale dei Dem americani, soprattutto in materia di pandemia e vaccini anti-Covid o presunti tali. Non ci sarebbe da stupirsi se, una volta ‘bocciata’ la Commissione europea della von der Leyen, il Governo dell’Unione europea si allinei all’amministrazione americana ‘populista’ di Trump. La domanda è: la von der Leyen si dimetterà prima o cadrà in aula?

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