Come per il grano duro anche per l’olio d’oliva extra vergine speculazioni per fare precipitare il prezzo. Il porto di Bari invaso da olio greco (o quasi…). Franco Calderone: “In Sicilia il prezzo non può scendere sotto gli 11-12 euro al kg”

La denuncia arriva da un articolo pubblicato da TEATRO NATURALE. In Puglia, grazie all’invasione di olio d’oliva arrivato dalla Grecia, il prezzo è passato da 9,5 euro a 8,7 euro

Ricordate l’inchiesta sull’olio extra vergine di oliva che abbiamo pubblicato lo scorso 19 Ottobre? “A partire da Dicembre l’olio d’oliva extra vergine acquisastelo solo presso negozi fidati o presso i frantoi. In questo articolo illustriamo il perché adottare tali misure“. Abbiamo ipotizzato che la produzione avrebbe potuto essere gonfiata, magari facendo arrivare l’olio da chissà dove per abbassare il prezzo. Le nostre previsioni si stanno avverando, a giudicare da un articolo pubblicato da TEATRO NATURALE dal titolo molto esplicativo: “Prezzo dell’olio di oliva italiano a picco: scende sotto i 9 euro/kg. La truffa al porto di Bari“. Sommario altrettanto esplicativo: “La quotazione dell’olio extravergine di oliva italiano scende improvvisamente da 9,3-9,5 euro/kg a 8,7 euro/kg, secondo le ultime indicazioni di mercato. Tutta colpa di cisterne di olio di oliva greco arrivate e in arrivo a Bari, pronte a diventare extravergine italiano”. Il Governo regionale della Puglia non ha nulla da dire? E il Governo nazionale cosa intende fare?

Ma se la Grecia, quest’anno, è stata funestata da incendi boschivi, alte temperature e mancanza di acqua com’è possibile che la produzione di olive sia aumentata? Il dubbio di ‘triangolazioni’ con il Nord Africa

Nell’articolo si racconta che il prezzo dell’olio extra vergine di oliva italiano è precipitato da 9,5 euro a 8,7 euro. Aumentando l’offerta del prodotto il prezzo si riduce. “Proprio al porto di Bari – leggiamo nell’articolo – nell’ultima settimana, stanno arrivando carichi di olio greco destinati a qualche grande frantoio pugliese, collegato strettamente con qualche grande imbottigliatore. E proprio negli ultimi giorni si stanno registrando anomali aumenti delle rese in questi frantoi, passati da 13-14% anche al 20% e oltre” (qui per esteso l’articolo di TEATRO NATURALE). Ma come fa la Grecia a esportare olio d’oliva extra vergine se le condizioni climatiche, quest’anno, non hanno certo favorito questo Paese? Riprendiamo un passo della nostra inchiesta del 19 Ottobre: “In Grecia viene un po’ da sorridere. A fine Agosto in questo Paese non c’era acqua per lavarsi (qui un articolo). A Giugno e a Luglio sono state registrate temperature elevate come non mai. Eppure… Eppure le previsioni dicono che l’annata olivicola andrà bene. Pensate un po’: in Grecia anche quest’anno ci sono stati incendi boschivi terribili (qui un articolo e qui un altro articolo); la parola ‘anche’ ci sta tutta, perché lo scorso anno gli incendi boschivi in Grecia sono stati altrettanto terribili. Fuoco che non ha risparmiato il Peloponneso, dove l’olivo è piuttosto diffuso (qui un articolo). Insomma, siccità, caldo, incendi boschivi eppure… Eppure la produzione di olive e di olio d’oliva in Grecia è in crescita. Un miracolo…”. Da qui una domanda: siamo sicuri che l’olio d’oliva extra vergine arrivato a Bari sia stato prodotto in Grecia? Non è che sono in corso ‘triangolazioni’? Olio d’oliva ‘extra vergine’ che arriva dal Nord Africa in Grecia e poi finisce in Italia? Il dubbio c’è.

Franco Calderone: “In Sicilia l’annata olivicola è appena iniziata. Tuttavia, visto il crollo della produzione di olive a causa di avverse condizioni climatiche, il prezzo dell’olio extra vergine di oliva non può scendere sotto gli 11-12 euro al kg”. In Sicilia arriverà anche quest’anno la solita ‘pioggia’ di olio d’oliva tunisino?

E in Sicilia? Dice Franco Calderone (foto sopra), titolare di un frantoio a Marineo, provincia di Palermo: “Fino a questo momento nella nostra Isola non ci sono anomalie. Del resto, l’annata olivicola è appena iniziata. C’è un dato oggettivo, che è sotto gli occhi di tutti: la produzione di olio d’oliva extravergine, in Sicilia, è in calo. In netto calo. Leggo che la produzione di olive, nella nostra Isola, è crollata del 50 per cento a causa di avverse condizioni climatiche. In realtà, ci sono aree olivicole siciliane dove la produzione di olive, causa avverse condizioni climatiche, si è ridotta dell’80%. Di conseguenza, in questo momento, il prezzo dell’olio d’oliva extra vergine, in Sicilia, oscilla tra 10 e 11 euro al kg. Ma siccome la produzione di olive, ribadisco, nella nostra Isola è stata molto bassa, il prezzo è destinato a salire”. Chiediamo: e se il prezzo dell’olio extra vergine di oliva comincerà a scendere anche in Sicilia? “Se succederà una cosa del genere con una ridotta produzione di olive e, di conseguenza, con una ridotta produzione di olio extra vergine di oliva – precisa Calderone – beh, vorrà dire che in Sicilia sarà arrivato olio extra vergine chissà da dove. Mi auguro che non succeda. A noi, ad esempio, con riferimento al frantoio che gestiamo, è arrivata una strana proposta: avremmo dovuto molire olive algerine. Ovviamente abbiamo detto no. Intanto perché le olive non si possono importare e poi perché ci dobbiamo chiedere: come vengono prodotte queste olive nel Nord Africa? Nulla contro l’olio d’oliva algerino e tunisino. Però i consumatori italiani hanno diritto di sapere come vengono coltivate le olive nei Paesi esteri, che pesticidi si utilizzano e via continuando. Detto questo, per concludere, l’olio extra vergine di oliva italiano, quest’anno, non può scendere sotto i 10-11 euro al kg. In Sicilia non meno di 11 euro al kg, considerata la bassa produzione. Se nei Centri commerciali spunterà olio extra vergine di oliva italiano a 8 euro, ebbene, saranno i consumatori, con la loro intelligenza, a capire come stanno le cose…”. Considerato che in Sicilia, ogni anno, arriva tantissimo olio d’oliva tunisino, qualcuno sta monitorando la situazione?

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