Come nel 2016 dopo la prima vittoria di Donald Trump, la California a maggioranza Democratica torna ad agitare lo spettro della secessione

C’è da crederci? No. Più che altro sembra uno spauracchio dei Dem californiani per prendere le distanze dal nuovo presidente americano

Come avvenuto nel 2016, all’indomani della prima elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America, la California, il più popoloso tra gli Stati Usa con poco meno di 39 milioni di abitanti, terzo Stato per estensione territoriale e primo per ricchezza, rilancia l’idea della secessione. Paese da sempre a maggioranza Democratica, sembra proprio che ai californiani il neo-presidente Trump non vada proprio a genio. “Il segretario di Stato della California, Shirley Weber – leggiamo in un post pubblicato da un canale Telegram – ha approvato l’iniziativa Calexit, che chiede la secessione della California dagli Stati Uniti. Con il suo permesso gli autori dell’iniziativa hanno iniziato la raccolta firme. Se almeno il 50% degli elettori registrati in California votassero e almeno il 55% di quelli votassero sì, ciò costituirebbe un ‘voto di sfiducia negli Stati Uniti d’America’ e ‘un’espressione della volontà del popolo della California per diventare uno stato indipendente'”.

Anche nel 2016, dopo la prima elezione di Trump alla Casa Bianca, i Democratici californiani avevano annunciato la secessione poi finita a tarallucci e vino

Nel 2016 a promuovere il referendum per la secessione della California era stato Yes California Independence Campaign, un comitato fondato da Louis J. Marinelli. Tale comitato, leggiamo su Wikipedia, “promosse un’iniziativa da inserire nel ballottaggio statale della California del 2018, che, se fosse passata, avrebbe ottenuto l’autorizzazione a effettuare un plebiscito per l’indipendenza che si sarebbe tenuto nel marzo 2019. Ciò nonostante gli sforzi dell’associazione non avvenne. Nel Gennaio 2017, però, l’ufficio del segretario di Stato della California, Alex Padilla, ha consentito alla Yes California di effettuare una raccolta firme ufficiale per rimettere l’iniziativa sul ballottaggio”. Il comitato per la secessione della California, leggiamo sempre su Wikipedia, “ha adottato il suo nome e logo da Yes Scotland, il gruppo separatista del referendum sull’indipendenza del 2014 in Scozia. Altri nomignoli che vennero attribuiti alla causa californiana, tutti basati su giochi di parole, furono CaleaveforniaCalifrexit, e Calexit“(qui per esteso l’articolo di Wikipedia). Nel 2018, dopo varie polemiche, sembrava che si sarebbe arrivati a un plebiscito. Ma poi non se ne fece nulla, anche perché nel Dicembre del 2020 le elezioni presidenziali americane sono state vinte (o quasi…) dal Democratico Joe Biden. Oggi, con la rielezione di Trump, i Democratici california i stanno tornando alla carica?

Nel Dicembre 2020 i Repubblicani del Texas, dopo la discussa elezione di Joe Biden, parlavano di secessione: altre chiacchiere finite nel nulla

C’è da credere veramente che la California lascerà gli Stati Uniti d’America? Ricordiamo che le minacce di secessione di questo o quello Stato sono una costante per alcuni Stati americani, Dopo la discutibile vittoria di Biden del Dicembre 2020, che Trump e i Repubblicani non hanno mai riconosciuto, alcuni Stati a guida Repubblicana fecero balenare l’ipotesi della secessione. Tra questi il Texas. Anche in questo caso, non se ne fece nulla. Ed è anche logico, perché gli Stati americani godono di grande indipendenza a tutti i livelli. Ogni Stato americano ha un proprio Parlamento e proprie leggi che, spesso, cambiano da Stato a Stato. Solo le Agenzie federali possono mettere il naso negli affari di uno Stato americano, per esempio l’Fbi. Ma gli scontri tra polizia federale e polizia degli Stati sono all’ordine del giorno. Anche la Giustizia federale va cauta, per evitare scontri istituzionali. L’unica autorità federale che non viene messa in discussione è la Federal Reserve System, conosciuta anche come Fed, la Banca centrale americana. Insomma, la secessione, negli USA, sembra più uno spauracchio che qualcosa di serio.

Foto tratta da Telegram

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