Come ha illustrato l’Istituto Ramazzini la presenza di glifosato nel grano, anche in basse dosi, fa male alla salute (VIDEO). Ecco spiegato perché la Regione siciliana non diffonde i risultati delle analisi sul grano estero

Detto questo, noi abbiamo “le corna dure” e torniamo a chiedere al Governo regionale – e segnatamente al presidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – di rendere pubblici i risultati delle analisi sul grano arrivato nelle scorse settimane nel porto di Pozzallo

Sono passati ormai oltre venti giorni – forse anche venticinque giorni – da quando è arrivato un grande carico di grano estero in Sicilia, per la precisione nel porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa. Gli agricoltori – o meglio, un folto gruppo di agricoltori della Sicilia – si trovava a Pozzallo per protestare. Gli stessi agricoltori hanno prelevato alcuni campioni di grano per farlo analizzare. Solo dopo il ‘blitz’ degli agricoltori il Governo regionale è intervenuto e ha disposto le analisi sul grano. Delle analisi ‘governative’ si occupa l’Istitito Zooprofilattico della Sicilia. Si è trattato, da parte del Governo siciliano, della solita sceneggiata: il roboante comunicato stampa della Regione siciliana che annuncia i controlli sul grano estero arrivato in Sicilia e, contemporaneamente, i camion che caricano il grano estero arrivato con la nave per trasferirlo ai mulini della nostra Isola. A rigor di logica, il grano estero arrivato in Sicilia, prima di essere distribuito ai mulini, avrebbe dovuto essere bloccato da qualche parte in attesa, appunto, dell’esito di tali controlli. Invece è finito nei mulini come se, per magia, fosse noto in anticipo il risultato delle mirabolanti analisi…

In Italia l’uso del glifosato in pre-raccolta è vietato. Perché il Governo fa entrare in Italia grano estero trattato con il glifosato in pre-raccolta? Perché “ce lo chiede l’Europa?”

Per la cronaca, le analisi vengono disposte per verificare la presenza, nel grano, di sostanze contaminanti. A cominciare dal glifosato. I residui di questo erbicida non dovrebbero essere presenti nel grano se è stato utilizzato correttamente. Il glifosato si utilizza in pre-semina per combattere le erbe infestanti. Se utilizzato in pre-semina il grano non presenta residui di glifosato. Nei Paesi freddi e umidi – come certe zone del Canada ma non soltanto del Canada – dove non c’è il sole, indispensabile per far maturare il grano naturalmente, il glifosato si utilizza invece in fase di pre-raccolta, quando è il grano è ancora verde. Il glifosato – in Italia denominato anche ‘Secca tutto’ – fa seccare il grano verde. Si tratta, come si può notare, di una maturazione artificiale per la gioia degli agricoltori e delle industrie della pasta. Gli agricoltori di queste aree fredde e umide gioiscono perché si ritrovano il grano ‘maturo’ in tempi brevissimi; le industrie della pasta gioiscono perché il grano ancora verde continiene grandi quantitativi di proteine che la pianta di grano avrebbe in parte metabolizzato con la maturazione naturale; siccome non c’è stata alcuna mturazione naturale ma una maturazione forzata, finta, artificiale, l’alto contenuto di proteine (cioè di glutine) è rimasto e le industrie sono contente, perché risparmieranno sull’essicazione della pasta. Tant’è vero che in questo momento, in Italia, il grano duro canadese viene pagato ad un prezzo più elevato del grano duro italiano (come potete leggere qui).

Il glifosato se è presente nel grano, anche in basse dosi, fa male alla salute. Il resto sono solo minchiate

I cittadini-consumatori debbono essere contenti? Assolutamente no. Il glifosato è dannoso per la salute umana. L’Unione europea, per consentire al grano pieno di residui di glifosato di entrare in Europa, ha innalzato i limiti di glifosato presenti nel grano (e in altri prodotti agricoli: per esempio, nelle lenticchie: non a caso l’Italia è letteralmente invada da lenticchie provenienti dal Canada). Fino a qualche tempo fa si pensava che il glifosato, in basse dosi, non fosse dannoso per la salute umana. Oggi si sa che il glifosato, anche in basse dosi, danneggia l’organismo umano. Lo ha certificato l‘Istituto Ramazzini di Bologna. Dei danni prodotti nell’organismo umano ha parlato anche la trasmissione della Rai, Report (come potete seguire in questo VIDEO riportato dalla pagina Facebook Foodiverso). Questo spiega perché le analisi disposte dalla Regione siciliana sul grano arrivato a Pozzallo non vengono diffuse. Oggi affermare o scrivere che il glifosato presente nel grano è “entro i limiti di legge” non dà alcuna garanzia. Il problema è la presenza di glifosato. Punto. Se è presente nel grano anche in basse dosi, ebbene, il grano fa male alla salute. Questo – lo ribadiamo – spiega perché la Regione siciliana non diffonde i dati sulle analisi del grano che è arrivato oltre venti giorni fa nel porto di Pozzallo. Perché la notizia che nel grano è presente il glifosato, anche in basse dosi, anche “entro i limiti di legge” è già di per sé allarmante.

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