Ciro Lomonte torna a segnalare l’assenza dei fondi del Pnrr: nella ‘trappola’ dei soldi europei che non ci sono finiscono anche i lavori al Giardino Inglese di Palermo

Dal Pnrr non sono arrivati nemmeno 2 milioni di euro per sistemare il Giardino Inglese di Palermo, una somma irrisoria rispetto a 193 miliardi di euro: a tanto, sulla carta, ammontavano i fondi europei destinati all’Italia dalla Ue che, come racconta da mesi il Segretario politico di Siciliani Liberi, non ci sono mai stati

Ciro Lomonte, Segretario politico di Siciliani Liberi, che da alcuni mesi denuncia in solitudine l’inesistenza dei fondi del Pnrr (in realtà noi gli facciamo, come dire?, compagnia, visto che la pensiamo come lui su questi fantomatici fondi europei), torna sull’argomento con un post su Facebook: “Non passa giorno senza che l’analisi politica di Siciliani sul Pnrr quale gigantesca truffa politica non trovi conferma in Sicilia e nel resto d’Italia. Stavolta è il turno di Palermo dove si scopre che nemmeno un piccolo lavoro da soli 2 milioni di euro iniziato esattamente un anno fa – il rifacimento del Giardino Inglese – apparentemente finanziato dal Pnrr è stato mai in realtà finanziato. A rivelarlo è la consigliera comunale Concetta Amella. Che ad un giornale spiega come «i fondi del Pnrr stanziati per il restyling del Giardino Inglese sono a rischio. Un finanziamento di 2 milioni di euro che potrebbe polverizzarsi, dal momento che gli interventi edili e i restauri scultorei, che avrebbero dovuto essere completati entro Marzo, registrano un ritardo significativo o addirittura una totale interruzione. Il recupero del Giardino Inglese era stato avviato a Febbraio dell’anno scorso e annunciato in tre fasi, di cui una delle più delicate consiste nella rimozione della pavimentazione in asfalto dei vialetti, che per decenni ha soffocato le radici degli alberi e da sostituire con uno strato di ghiaia, con la successiva sistemazione delle alberature, essenze e aiuole. La conclusione di questo intervento era stata programmata per la fine di Marzo del 2024. Ma anche tali attività vanno avanti molto a rilento» (https://palermo.gds.it/…/palermo-i-lavori-al-giardino…/). (sopra foto del Giardino Inglese di Palermo con lavori in corso tratta da PalermoToday)

Lomonte invita le imprese a non avviare alcuna opera pubblica a valere sui fondi del Pnrr

“Incuriositi – prosegue Lomonte (foto sopra) – i colleghi di un’altra testata giornalistica inviano un giornalista a verificare lo stato dei lavori facendone un video. Le immagini parlano da sole: si vedono solo transenne e non un solo operaio al lavoro: https://www.blogsicilia.it/…/giardino-inglese…/975061/. Invitando le imprese a non avviare alcun lavoro con i presunti fondi del Pnrr, e gli amministratori pubblici siciliani a sospendere con effetto immediato qualsiasi gara e affidamento, Siciliani Liberi ha ancora una volta fatto gli interessi della Sicilia. In pratica, la consigliera Amella fa comprendere che i 2 milioni sarebbero disponibili solo alla fine dei lavori. Consigliera: se fosse così, l’azienda – tipicamente una piccola ditta edile – come potrebbe comprare i materiali, e pagare tasse ed operai? In qualsiasi lavoro pubblico l’amministrazione committente è tenuta a pagare un sostanzioso anticipo del costo dei lavori appaltati. Normalmente la percentuale è intorno al 20-30 per cento, a seconda dell’importo. Né i lavori possono essere banditi e affidati senza che se ne sia accertata la disponibilità concreta sul c/c dell’amministrazione pubblica alla relativa voce di bilancio”.

Se non fosse una situazione drammatica per le imprese coinvolte e gli enti committenti, ci sarebbe solo da farsi una grande risata, di questo Pnrr

“Nella cosiddetta Seconda Repubblica – scrive sempre il Segretario di Siciliani Liberi – evidentemente regole, norme e logica non valgono più. Si fanno le gare, i lavori iniziano, si interrompono, il cantiere si abbandona. E poi un consigliere comunale di opposizione può obiettare che la colpa sarebbe del Comune perché il finanziamento potrebbe polverizzarsi. Scusi, consigliere, ma se il finanziamento era stato allocato ed introitato, come potrebbe ‘polverizzarsi’? Ha forse ragione Siciliani Liberi quando dice e argomenta pacatamente che i soldi del Pnrr non esistono, e che si fanno le gare e si affidano i lavori in modo irresponsabile come nel caso del Giardino Inglese di Palermo? La risposta la dà direttamente l’assessore comunale: non perderemo i fondi del Pnrr. Ovvero: non li abbiamo introitati nemmeno per questo piccolo appalto da 2 milioni. Se non fosse una situazione drammatica per le imprese coinvolte e gli enti committenti, ci sarebbe solo da farsi una grande risata, di questo Pnrr. Invece è stata ed è soltanto Siciliani Liberi l’unica forza politica responsabile a richiamare tutti alle proprie responsabilità. Questa triste vicenda va chiusa. Adesso. Tutti hanno capito. Cara consigliera, caro assessore: cosa accadrà quando le imprese non pagate decideranno di rivalersi sugli enti committenti? Siete al corrente che il giudice in caso di condanna può sequestrare i c/c dell’ente pubblico committente come ha già fatto con Amap? Siciliani Liberi vi dà e vi darà ancora molti consigli. Adesso, accettate questo per evitare che le pubbliche amministrazioni appaltatrici Pnrr siano travolte: sospendere tutto subito”.

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