Ciro Lomonte: per quale motivo l’Irfis si accinge a versare in quattro rate a Maggio i 50 milioni di euro di contributi per l’abbattimento dei tassi di interesse sulla prima casa?

I 50 milioni di euro dovrebbero essere erogati a circa 30 mila famiglie che hanno contratto un mutuo per l’acquisto della prima casa

Dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani: “Era un impegno che avevamo preso nei confronti di trentamila famiglie siciliane e che stiamo rispettando. Entro Maggio l’Irfis erogherà ben 50 milioni di euro quale contributo per l’abbattimento dei tassi di interesse per l’acquisto della prima casa” (qui l’articolo di LIVE SICILIA). Le cose stanno proprio così? Scrive Ciro Lomonte, segretario politico di Siciliani Liberi (foto sopra): “Siciliani Liberi ha una sola domanda relativamente ai 50 milioni di euro che Irfis, una società finanziaria della Regione siciliana, si accingerebbe a versare ad oltre 30.000 famiglie siciliane duramente colpite dall’aumento dei tassi di interessi che ha riguardato tutti i titolari del mutuo a tasso variabile per l’acquisto della prima casa. Ricordiamo per inciso che furono costretti a scegliere il tasso variabile dal governo Draghi (Mario Draghi, ex presidente del Consiglio ndr), perché l’ex banchiere centrale pretese nella norma che la garanzia di Stato sui mutui prima casa fosse riservata ai soli mutui a tasso variabile. La domanda, che rivolgiamo anche ai tanti amici beneficiari della misura, è: per quale ragione Irfis si accinge a versare i soldi in 4 rate a Maggio? Se i soldi – fondi della Regione presso l’assessorato Economia – sono in cassa, per quale motivo il pagamento dovrebbe avvenire in 4 rate? Forse i soldi non sono ancora in cassa, ma in vista delle elezioni europee di Giugno per le quali si prevede ormai un’astensione superiore al 70%, farebbe comodo dire che esistono? Siciliani Liberi naturalmente si augura che i soldi esistano e siano pagati alle oltre 30.000 famiglie selezionate fra le 32.643 che ne hanno fatto domanda. Ma Siciliani Liberi è una forza politica che viene da lontano e ben conosce le prassi politiche delle ex seconde e terze linee di PCI, MSI e DC che costituiscono i quadri dirigenziali della seconda Repubblica”.

Sarebbe più che mai opportuna la risposta da parte dell’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, peraltro candidato alle elezioni europee

Insomma, ‘sti soldi per le trentamila famiglie colpite dall’aumento dei tassi di interesse sui mutui per l’acquisto della prima casa ci sono o non ci sono? Forse a questa domanda dovrebbe rispondere l’attuale assessore regionale all’Economia, Marco Falcone (foto sopra), peraltrro candidato alle elezioni europee nella lista di Forza Italia (ammesso che vengano celebrate: noi ne dubitiamo con l’aria che tira in un’Ucraina che i russi stanno conquistando facendosi un baffo dell’Occidente). La domanda posta da Lomonte non è oziosa, considerato che i soldi sulla carta sono ormai la regola nell’Unione europea del Pnrr-fantasma. Siamo certo che l’assessore Falcone risponderà. In attesa degli eventi ci limitiamo a sottolineare che sarebbe veramente singolare se i 50 milioni di euro non dovessero essere erogati prima del voto per le elezioni del rinnovo del Parlamento europeo.

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