Chi è che difende i cittadini dall’aumento dei prezzi? Il ‘caso’ Sicilia

Gli unici soggetti che stanno guadagnando grazie all’inflazione sono le banche, che in Italia sono tutte private (a differenza di altri Paesi europei dove operano ancora le banche pubbliche)

Il problema dell’inflazione – aumento generale del livello dei prezzi – riguarda tutto il cosiddetto Occidente industrializzato impegnato, in Ucraina, nella demenziale guerra contro la Russia. Sono noti gli aumenti dei tassi di interesse disposti della Fed (la Banca Centrale americana) e della BCE (Banca Centrale Europea). Interventi in buona parte inutili, perché l’inflazione non è di origine monetaria ma è provocata dalla guerra in Ucraina che ha fatto schizzare all’insù i costi dell’energia. Se gli aumenti dei tassi di interesse non sono certo utili per i cittadini, ebbene, sono invece molto utili per le banche – private – che, grazie all’aumento dei tassi di interessi, si stanno facendo ‘i bagni’ con i mutui a tasso variabile. Non solo. Anche se nei mercati internazionali dei beni alimentari la confusione regna sovrana – confusione legata agli effetti della guerra in Ucraina e ai capricci del clima che crea problemi alle produzioni agricole – l’aumento dei prezzi si riflette anche nei beni alimentari. Basta recarsi un un centro commerciale per verificare che i prezzi di tanti, troppi beni alimentari sono cresciuti. Così com’è cresciuto il prezzo dei carburanti in tutta l’Europa.

Il caro prezzi, in Italia, è moltiplicato dalle speculazioni

L’effetto caro prezzi, in Italia, sembra moltiplicato, alimentato anche dalle speculazioni. In Estate, si sa, gli italiani utilizzano molto le automobili per andare in vacanza. E guarda caso, in concomitanza della stagione calda – soprattutto ad Agosto – i prezzi dei carburanti sono aumentati a dismisura. Il caso più clamoroso è rappresentato dal costo della benzina registrato nell’autostrada Milano-Varese: 2,7 euro al litro! La cosa incredibile è che l’aumento del costo dei carburanti – che a parole la politica italiana disapprova, imputandone le cause non si capisce bene a chi – ha consentito allo Stato italiano di incassare 2,2 miliardi di euro grazie alle imposte sui carburanti (come potete leggere qui: https://gds.it/articoli/economia/2023/08/16/vola-il-prezzo-della-benzina-al-distributore-estate-doro-per-le-casse-dello-stato-c186b75c-e690-4f34-9e92-508ead777a43/). Di fatto, lo Stato italiano oggi è doppiamente penalizzato dai costi della guerra in Ucraina imposta dagli Stati Uniti d’America e da un’Unione europea di massoni & banditi che taglieggia l’Italia con la truffa dell’euro e del debito pubblico ultra-truffaldino. Questo anche in forza di un sistema monetario ‘a credito’, che costringe i Paesi Ue a indebitarsi con le banche private capeggiate dalla BCE per avere a disposizione la moneta. Il risultato è che l’attuale Governo di Giorgia Meloni, per non aumentare l’indebitamento italiano che già sfiora i 3 mila miliardi di euro (una cifra che è impossibile restituire ma che è fonte di un ricatto continuo), fa ‘cassa’ sui cittadini italiani, ora riducendo i servizi, ora tagliando il Reddito di cittadinanza, ora approfittando dell’aumento del prezzo dei carburanti.

In Sicilia, oltre all’inflazione, si pagano anche i costi economici e sociali degli incendi che non sono più solo boschivi ma anche cittadini. Può prendere fuoco una Riserva naturale regionale? In Sicilia succede anche questo

E in Sicilia? Lo scenario è ancora più critico, perché all’inflazione si sommano altri problemi. Nessuno sa e nessuno saprà mai quanto stanno costando alla Regione gli interventi dei Canadair, gli aerei utilizzati per spegnere gli incendi che ormai non sono più solo boschivi ma anche cittadini, se è vero che l’incuria dei soggetti pubblici e dei privati facilita la diffusione degli incendi anche a ridosso dei centri abitati. Se la Regione siciliana, dal canto suo, non si premura di ripulire il sottobosco delle aree forestali demaniali, lasciando che arbusti ed erbe secche diano una grande mano ai criminali che appiccano il fuoco nei boschi, i Comuni e i privati, dal canto loro, fanno la stessa cosa. Il fuoco arriva a ridosso delle aree abitate non per caso ma perché nessuno – Comuni e privati – si prende la briga di eliminare le erbe e gli arbusti secchi e, in generale, di realizzare le opere di prevenzione degli incendi. Non sappiamo come siano andate le cose nei particolari, ma abbiamo la sensazione che, a fine Luglio, il cimitero e l’annessa chiesa di Palermo che si trovano a ridosso di aree verdi sono andati a fuoco per mancanza di interventi di prevenzione degli incendi. La stessa cosa stava succedendo in un ospedale di Palermo, dove nessuno si era presa la briga di eliminare erbe e arbusti secchi che stanno attorno allo stesso ospedale. E la stessa cosa è avvenuta, in queste ore, sempre a Palermo, dove il fuoco ha travolto una parte della Riserva naturale di Monte Pellegrino. Come può una Riserva naturale prendere fuoco? Leggiamo qua e là che il fuoco è stato alimentato dalla presenza di erbe e arbusti secchi. Quindi siamo in presenza di una Regione siciliana che sostiene finanziariamente il gestore di una Riserva naturale nella quale, ad Agosto, nessuno si era preso la briga di eliminare erbe ed arbusti secchi? Complimenti!

In Sicilia, o meglio, a carico dei siciliani, ci sono anche i costi proibitivi dei biglietti aerei

Ma non ci sono solo gli incendi a far lievitare i costi della vita dei siciliani. Da quando il Governo regionale di Renato Schifani si è insediato è iniziata una battaglia per ridurre il costo dei biglietti aerei da e per la Sicilia che ‘strozza’ i siciliani e i turisti. La battaglia politica del Governo non ha sortito alcun effetto né lo scorso Natale, né durante le vacanze di Pasqua. Il Governo siciliano è riuscito a trovare un altro vettore che pratica prezzi più bassi. Ma rimane il problema di altre compagnie aeree che in Sicilia fanno il bello e il cattivo tempo. Governo nazionale e Governo siciliano sono riusciti a mettere un freno al caro-voli. Ma le compagnie si sono rivolte all’Unione europea ultra-liberista e globalista dicendo che il provvedimento adottato dal Governo italiano sarebbe “illegale”. Come finirà? Facciamo molta fatica a ipotizzare che l’Unione europea – dove sono state ‘insabbiate’ le inchieste sugli affari miliardari dei vaccini anti-Covid e dove anche l’inchiesta sui parlamentari europei che si portavano a casa i soldi con i sacchi frutto di attività speculative – possa dare ragione all’Italia. “Guai ai vinti”, disse Brenno dopo il sacco di Roma. E siccome l’Italia è stata saccheggiata da predoni dell’Unione europea fra truffa sul debito pubblico, privatizzazioni, truffa dell’Avanzo primario e via continuando, beh, dubitiamo che i predoni ‘europeisti’ possano dire, sul piano sostanziale, una cosa diversa dalle parole di Brenno. Morale: la Sicilia, oltre alla fregatura dell’inflazione, oltre al caro-carburanti, oltre alla barca di soldi che da un decennio a questa parte si spendono per gli aerei anfibi nel nome dell’emergenza incendi si dovrà ‘sciroppare’ anche le compagnie aree che in Estate e nelle feste comandate vorranno ‘giustamente’ speculare in danno dei siciliani…

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *