Bando sulla moratoria degli interessi passivi: le aziende agricole siciliane potranno usufruire di questi sostegni finanziari o sono state escluse con un ‘cavillo’?

Tutto ruota attorno all’interpretazione di un Bando che, in verità, presenta una formulazione un po’ ambigua

Dopo l’attacco al grano duro di Sud Italia e Sicilia, oggetto di una speculazione che ha portato al ribasso il prezzo di questo cereale (a livello nazionale il prezzo del duro è passato da 38 euro circa al quintale di Gennaio a circa 31 euro a Luglio, mentre in Sicilia il prezzo del duro è costantemente sotto i 30 euro al quintale: prezzi bassi rispetto ai costi di produzione), dopo l’inizio delle speculazioni al ribasso sull’olio d’oliva extra vergine con l’arrivo, in Puglia, di olio d’oliva greco che ha fatto precipitare il prezzo fa 9,5 euro a 8,7 euro al Kg (qui un articolo), spunta adesso una possibile penalizzazione per le imprese agricole siciliane, che potrebbero essere state escluse dal Bando sulla moratroria degli interessi passivi 2023 della Regione siciliana. Utilizziamo la parola “possibile”, perché su un argomento tecnico così delicato sono necessari approfondimenti con gli uffici della Regione siciliana che è stato impossibile effettuare ieri, Sabato e Novembre 2024. Così ci affidiamo a quello che siamo riusciti a ‘naschiare’ in queste ore.

Semplificando al massimo: fa testo l’articolo 5 del Bando che include anche le aziende agricole, o fa testo il punto 4 che esclude le aziende agricole?

Tutto ruota attorno a una formulazione un po’ ambigua di questo Bando. Com’è noto, la lingua italiana viene spesso ‘piegata’ dare vita a ‘linguaggi’ che hanno bisogno di essere ‘interpretati’: cosa che sanno fare gli addetti ai lavori, mentre per i comuni cittadini l’interpretazione è un po’ difficile, se non impossibile. Esiste un linguaggio dei medici, un linguaggio dei commercialisti, un linguaggio dei giuristi e via continuando. Ma il linguaggio criptico per antonomasia è quello dei politici e dei burocrati che operano nella politica: basta leggere quella che un tempo veniva chiamana legge Finanziaria, oggi legge di Stabilità, dove quando si vuole nascondere ai normali cittadini il significato di una norma, politici e burocrati ricorrono a una serie infinita di rimandi con le formule “di cui al comma x dell’articolo y della legge numero… del … e bla bla bla: impossibile seguire questi rimandi per un comune mortale. In questo filone di scrittura ‘creativa’ si inserisce il citato Bando sulla moratoria degli interessi passivi. Si tratta di un provvedimento importantissimo per le imprese che, al di là delle notizie ‘tranquillizzanti’ diffuse dalla televisione tipo “PIL che cresce”, “occupazione che cresce” e bugie varie, sono in grande difficoltà. Da quello che abbiamo capito e che contiamo di approfondire meglio, all’articolo 5 di questo bando c’è scritto che la moratoria riguarda tutte le imprese, comprese quelle agricole. Poi, però, arriva il punto 4, che non è altro che il Regolamento generale del cosiddetto de minimis (sostegni finanziari alle imprese tali da non distorcere il mercato, sostegni previsti dall’Unione europea), che escluderebbe le aziende agricole, che sul de minimis sono vincolate a un Regolamento a parte. Quello che non si capisce è se, in questo caso, fa testo l’articolo 5 che include le aziende agricole siciliane, che possono così usufruire degli aiuti previsti dal Bando sulla moratoria degli interessi passivi 2023, o se fa testo il punto 4, che escluderebbe le imprese agricole siciliane dalla possibilità di accedere a tali aiuti. Di più in questa fase non possiamo dire. Ma ce n’è abbastanza per suscitare un dibattito in attesa dei chiarimenti dalla politica e dalla burocrazia siciliane.

Foto tratta da Wikipedia

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