Anche se ‘si cassaria tutto’, come dicono a Catania, con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca l’attuale capo del Governo canadese, l’ultra-liberista e globalista Justin Trudeau, andrà a casa

Questo signore è uno dei tanti globalisti dell’Occidente che ha partecipato alla grande sceneggiata della pandemia

Brutte notizie anche dal Canada per il sistema ultra-libesta e globalista che da decenni infesta il cosiddetto Occidente industriaizzato. Dopo le crisi politiche di Francia e Germania anche il Governo canadese di Justin Trudeau è in grande difficoltà. In realtà, le cose, per Trudeau, sono andate bene dal 2015 al 2019, quando ha governato con una solida maggioranza in Parlamento. Alle elezioni del 2019 ha perso la maggioranza ma è rimasto capo di un Governo di minoranza. Se è rimasto al suo posto lo deve alla pandemia e, soprattutto, all’amministrazione americana del Democratico Joe Biden. Il Canada, come del resto quasi tutto l’Occidente, ha partecipato in prima fila al grande imbroglio della pandemia. In Canada i cittadini non sono in massima parte rincretiniti dalla televisione e dalla disinformazione. All’inizio la popolazione ha creduto al ‘presunto’ vaccino contro il Covid poi, però, tanti cittadini canadesi si sono chiamati fuori e ci sono state proteste popolari.

Assieme a Trudeau andranno presto a casa Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Pedro Sanchez e Ursula von der Leyen, altri grandi protagonisti della farsa ‘vaccinista’ pandemica

Anche dopo la sceneggiata del Covid Trudeau è rimasto in sella, sempre grazie all’amministrazione Biden. Va ricordato che gli USA esercitano in Canada una sorta di protettorato. Il problema, per il capo del Governo canadese – che, lo ribadiamo, dal 2019 non ha una maggioranza in Parlamento – è che tra un mese Boden andrà a casa e arriverà il Repubblicano Donald Trump, che non è certo vicino all’ultra-liberismo e al globalismo economico e nemmeno alle multinazionali farmaceutiche, che sono i riferimenti ‘politici’ del capo del Governo canadese, insieme con il citato Bide, Non solo. Trudeau, come tutti i Governi ultra-liberisti e globalisti ‘di sinistra’, ha tolto diritti sociali ai cittadini in cambio dei soliti diritti civili: fantasie sessuali, matrimoni ‘misti’ e altre ‘sessualizzazioni’ della politica. Anche su questo fronte, Trump è agli antipodi. Di più: il Partito Democratico americano, come tutte le finte ‘sinistre’ occidentali, appoggia l’immigrazione di massa che in America, secondo Trump, fa arrivare un sacco di droga, soprattutto dal versante del Messico. Ma tanti migranti arrivano anche dal Canada. Trudeau sa che il nuovo presidente degli Stati Uniti lo vuole ‘sbarellare’ dal Governo così sta cercando di rabbonirlo. Come racconta scenarieconomici.it, il capo del Governo (di minoranza) canadese si è impegnato a bloccare l’immigrazione clandestina (anche al confine tra USA e Canada e tra Texas e Messico c’è chi guadagna tanti soldi con i migranti, come avviene nel Nord Africa). Sembra che il Governo canadese abbia stanziato 90 milioni di dollari in più nel controllo delle frontiere. Una mossa un po’ disperata, perché Trump ha annunciato dazi doganali del 25% anche per il Canada. Se ciò avverrà sarebbe una rovina per il Canada e per e, soprattutto, per Trudeau. Alla fine lo stesso Trudeau andrà a casa, come andranno a casa tutti i leader politici mondiali espressione dell’ulltra-liberismo e del globalismo, da Emmanuel Macron in Francia a Olaf Scholz in Germania, da Pedro Sanchez in Spagna fino alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Come diciamo noi in Sicilia, tutti a casa…

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