Adesso ci vogliono fare credere che i responsabili della strage di Crocus City Hall, a Mosca, sarebbero i guerrieri dell’Isis, il ‘coperchio di tutte le pentole occidentali’. Sì, ci credono tutti…

La verità è che dopo i morti di Mosca nell’Occidente il ‘culo’ comincia a tremare. Solo un cieco non lega l’attentato di ieri sera con la sonora sconfitta degli occidentali in Ucraina

Adesso ci vogliono fare credere che i reponsabili della strage al Crocus City Hall, il più grande auditorium di Mosca sarebbero i guerrieri dell’Isis. Già si è materializzata l’auto-accusa: “Siamo stati noi”. Come no! I fatti sono chiarissimi: ventiquattr’ore dopo un bombardamento che ha colpito un gran numero di centrali elettriche ucraine, lasciando senza energia un numero imprecisato di cittadini di questo Paese è arrivato l’attentato nella Capitale della Russia. E chi sarebbe stato? L’Isis, il ‘coperchio di tutte le pentole occidentali’. Che fantasia! Sì, siamo tutti impegnati a crederci. Per non parlare del fatto che Putin ha stravinto le elezioni nel suo Paese mentre i Democratici americani vanno incontro a una disfatta elettorale. E che dire degli ‘europeisti’ che non sanno chi ‘acquistare’ prima per non perdere le elezioni di Giugno che, a nostro modesto avviso – come scriviamo da un anno – verranno rinviate? In queste ore, negli Stati Uniti d’America, nella ‘Grande Unione europea’ e nella stessa Ucraina si fa a gara nel dire: “Non siamo stati noi”. Gli americani avevano addirittura ‘avvertito’ i russi circa possibili attentati… Mentre nella Ue sono scioccati… Più che altro, è una reazione psicologica. Come abbiamo scritto ieri sera, a caldo, subito dopo l’attentato, l’Occidente ora ha paura: una paura matta. Da un lato bisognava dare una dimostrazione di esistenza in vita, se è vero che sul campo di battaglia, in Ucraina, i russi stanno letteralmente umiliando non l’Ucraina – che ormai sta esaurendo i soldati da mandare al fronte – ma tutto l’Occidente; adesso, però, il ‘culo’ degli occidentali trema, perché sanno benissimo che ci sarà una reazione russa. E’ solo questione di tempo.

Se i russi hanno acchiappato gli attentatori possiamo essere certi che troveranno il modo per farli ‘cantare’

Le cronache di queste ore ci raccontano di un gruppo di uomini in mimetica che sono entrati nel più grande auditorium di Mosca con fucili automatici, granate, bombe incendiarie e quant’altro. Gli attentatori – su questo non ci piove – non sono degli scappati di casa. Né è pensabile che l’attacco nella Capitale russa sia il frutto di una decisione delle ultime ore: è evidente che si è trattato di un attentato preparato con cura, ovvero pianificato in ogni dettaglio. Così come è evidente la falla nel sistema di protezione della Russia, anche se è impossibile controllare tutti i luoghi di un grande Paese. Ma questo vale anche per tutto l’Occidente, dagli Stati Uniti d’America al Canada, dall’Unione europea al Giappone e via continuando. Forse gli occidentali avebbero dovuto limitarsi al solito “sdegno”, invece di filosofeggiare su possibili attentatori. Anche perché stanno dicendo un sacco di fesserie. E sono fesserie offensive verso il mondo islamico. Tra l’altro, non ci sembra – almeno da quello che leggiamo – che i protagonisti di questo attentato si siano fatti esplodere: a quanto pare sono scappati come di solito si fa in Occidente. Non sappiamo nemmeno se gli attentatori sono riusciti a far perdere le loro tracce o se sono già stati catturati. Noi viviamo immersi nei presocratici dubbi ma in questo caso abbiamo un’olimpica certezza: se i russi hanno acchiappato questi terroristi troveranno il modo di farli ‘cantare’. Aspettiamoci di tutto, soprattutto il peggio.

Foto tratta da Italia Oggi

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