L’Unione europea ha massacrato l’economia italiana ma il Sole 24 Ore con la sua Radio 24 ci delizia con le parole del professore Romano Prodi, quello dell’euro!

Secondo Prodi, quando gli europei si pronunciano sull’Unione europea votano sempre a favore. La realtà dice l’esatto contrario. E dimostra che quanto a democrazia la Ue è uguale a Cina e Russia. Il resto sono cazzate

Stamattina, poco dopo le nove, su Radio 24 – la radio del gruppo de Il Sole 24 Ore, il giornale della Confindustria – abbiamo ascoltato divertiti alcune parole pronunciare dal ‘genio assoluto’ dell’economia italiana, il professore Romano Prodi (foto sopra tratta da Avvenire): sì, proprio lui, il politico italiano protagonista del ‘grande successo’ dell’euro in Italia. Perché ci siamo divertiti? Perché a un certo punto Prodi ha affermato che i cittadini europei, quando votano, alla fine votano sempre per l’Europa, cioè per l’Unione europea. Una dichiarazione a nostro avviso simpatica e umoristica, perché le cose stanno esattamente al contrario: infatti, quando i cittadini di un Paese europeo sono stati chiamati a pronunciarsi su uno dei tanti Trattati europei ‘intelligenti’, ebbene, hanno sempre votato contro. Tant’è vero che, a un certo punto, la ‘democratica’ Unione europea ha deciso di non far pronunciare più i cittadini europei sulle varie ‘genialate europeiste’. Come ci capita spesso di scrivere, gli ‘europeisti’ che criticano la Cina e la Russia, accusando i governanti di questi Paesi di essere autocratici, sono i primi a limitare la democrazia. La verità è che l’Unione europea è antidemocratica. E lo è con la compiacenza di un’informazione europea che, tranne poche eccezioni, è asservita alla stessa Unione europea.

E meno male che Il Sole 24 Ore si occupa di economia

E dire che Il Sole 24 Ore passa per giornale economico e non può certo ignorare il fallimento economico dell’euro. E’ sotto gli occhi di tutti che, da quando l’Italia è stata infognata nella moneta unica europea, l’economia italiana è andata indietro e la povertà è aumentata. Questa semplice verità oggettiva e, in quanto tale, sotto gli occhi di tutti, dovrebbe spingere l’informazione a chiedere al signor Prodi: lei, egregio professore, diceva che con l’euro l’economia italiana sarebbe cresciuta, invece non solo l’economia italiana non è cresciuta ma è invece cresciuto a dismisura il debito pubblico. C’è un dato semplicissimo anche in questo caso sotto gli occhi di tutti: nel 2011 il debito pubblico italiano era poco meno di mille e 900 miliardi di euro. Ebbene, tredici anni dopo – e siamo ai nostri giorni – il debito pubblico italiano sfiora di 3 mila miliardi di euro. Dal 2008 ad oggi i Governi italiani hanno dilapidato denaro facendo vivere gli italiani da nababbi? Non esattamente. Intanto va detto che, da oltre venti anni, l’Italia si trova in Avanzo primario: deve spendere meno di quanto incassa con le entrate. I Governi che si sono succeduti fino ad oggi hanno impoverito l’Italia. Il Governo Berlusconi 2008-2011 ha bloccato per dieci anni gli aumenti delle retribuzioni dei dipendenti pubblici, compresi i medici pubblici (e quando li hanno sbloccati non hanno riconosciuto agli stessi dipendenti pubblici gli arretrati e hanno erogato aumenti ridicoli); nel 2011 il Governo Monti ha introdotto l’Imu innalzando l’età pensionabile, lasciando addirittura migliaia di lavoratori senza pensione (leggere gli esodati); i Governi Letta, Renzi e Gentiloni hanno tagliato un sacco di soldi alla sanità pubblica e alla scuola pubblica; i Governi Conte hanno dovuto ridurre i tagli alla sanità perché c’era la pandemia ma hanno incasinato i conti italiani con un Superbonus 110% che sta provocando una voragine nei conti pubblici; il Governo Draghi ha aumentato il debito pubblico continuando a penalizzare sanità e scuola pubbliche; mentre l’attuale Governo Meloni ha trovato la vitata voragine finanziaria e non sa dove trovare i soldi per pagare le spese correnti.

L’imbroglio del debito pubblico italiano organizzato dall’Unione europea dell’euro con la ‘benedizione’ dei politici italiani ‘europeisti’

Dopo aver subito tutte queste penalizzazioni il debito pubblico italiano è passato da mille e 800 miliardi di euro ai quasi 3 mila miliardi di euro dio oggi. E’ evidente che l’attuale debito pubblico italiano è un Debito odioso o detestabile. Coloro i quali sostengono che il debito pubblico italiano ha raggiunto l’attuale livello per il costo delle pensioni e perché la produttività italiana è bassa non fanno altro che ripetere il ritornello della Troika, ovvero Fondo Monetario Internazionale, Unione europea e e Banca Centrale Europea, che sono le tre istituzioni che hanno distrutto l’Italia. Proprio in queste ore i vertici del Fondo Monetario Internazionale hanno fatto sapere che sì, l’economia italiana è migliorata (grandissima minchiata, perché i ‘nuovi’ posti i lavoro vengono calcolati sommando anche chi lavora un paio di ore a settimana da precario), me per migliorarla ancora bisogna ulteriormente allungare l’età pensionabile: già in Italia si va in pensione a 67 anni: forse si dovrebbe andare in pensione a 70 anni? Non a ceso che mezzi di informazione comincini a blaterare che bisogna “valorizzare i settantenni”, magari facendogli “buttare il sangue” pur di non mandarli in pensione! Lo schifo prodotto in Italia dall’Unione europea è palese, palpabile: ne sanno qualcosa gli agricoltori dell’Europa mediterranea che la ue sta provando a disintegrare. Eppure gli ‘economisti’ de Il Sole 24 Ore – che in questi giorni a Trento celebrano il ‘Festival dell’Economia’ (ma cosa ci sarà mai da festeggiare nell’ecnomia italiana?) – intervistano Prodi. Eh sì, Prodi e gli ‘europesisti’ come lui meritano veramente di essere celebrati.

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