L’elicottero sul quale era a bordo il presidente iraniano Raisi che improvvisamente viene avvolto da un banco di nebbia imprevisto e va giù. Ma guarda un po’ che cose strane…

Adesso abbiamo anche la nebbia che arriva all’improvviso. Veramente dobbiamo credere a questa ‘fatalità’?

“Sin dai primi momenti non è sembrato molto chiaro quanto stava accadendo. Se c’erano dei banchi di nebbia attorno al luogo della catastrofe ce n’erano anche attorno alle cause degli eventi. Nei momenti prima della caduta dell’elicottero, tutto sembrava in ordine. Fuori dai vetri del velivolo si poteva intravedere il sole. Non c’era maltempo o scarsa visibilità e questo è alquanto importante perché qualora la visibilità fosse stata estremamente ridotta, sarebbe stato semplicemente impossibile volare e appare difficile pensare che la sicurezza del presidente iraniano e il suo pilota non sapessero di una eventuale possibilità del formarsi di fitti banchi di nebbia. Sulla carta infatti non c’era. I testimoni che vivono in quella zona riferiscono che la nebbia è calata massicciamente all’improvviso e l’elicottero ne è rimasto avvolto”. Così leggiamo in un articolo de La Cruna dell’Ago scritto da Cesare Sacchetti. Dove si illustra l’incidente, in verità piuttosto strano, nel quale hanno perso la vita il presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi (foto in alto tratta da Il Fatto Quotidiano) il Ministro degli Esteri, sempre dell’Iran, Amir-Abdollahian, il governatore dell’Azerbaiagian, Malek Rahmatix, e un uomo della scorta di quest’ultimo, Mahdi Mousavi (qui l’articolo per esteso che vi consigliamo di leggere).

Quante stranezze nelle ultime settimane

L’articolo di Sacchetti, a nostro modesto avviso, colpisce nel segno per una serie di motivi che proveremo a illustrare. La dinamica dell’incidente – questo è il primo motivo – dà adito a tanti dubbi. Eppure, stranamente, la ‘Grande’ informazione occidentale, all’unisono, dà per scontato che si sia trattato di un incidente. Fa riflettere, invece – e molto – la nebbia che cala all’improvviso. Fatalità… O meglio, capricci del clima. Come le due alluvioni che hanno colpito, nel giro di pochi giorni, Dubai e altri luoghi degli Emirati Arabi Uniti. Come la terribile alluvione che ha massacrato il Rio Grande do Sul in Brasile. Un’altra fatalità è il tentativo – non riuscito – di uccidere il premier della Slovacchia, Robert Fico. Ieri il ‘fato’ ha fatto precipitare l’elicottero con a bordo il presidente iraniano insieme con altri esponenti politici di primo piano. La cosa strana è che questo benedetto ‘fato’ colpisce solo in una direzione. Stiamo illustrando il secondo motivo del perché l’articolo de La Cruna dell’Ago tocca alcuni elementi importanti. Tutti i soggetti colpiti – a Dubai e in Brasile con le inondazioni, in Slovacchia con l’attentato al premier Fico (foto sotto) e in Iran con l’elicottero che si imbatte in un ‘improvviso’ banco di nebbia – guarda caso, sono schierati contro l’Occidente a guida statunitense.

Casuale anche l’alluvione che ha colpito, guarda caso, lo Stato del Brasile dove si produce il 60% del riso di questo Paese?

Il terzo motivo del perché l’articolo di Sacchetti ci ha colpiti riguarda, in particolare, l’Iran e, in generale Cina e Russia oggi alleati dello stesso Iran. E’ sotto gli occhi di tutti che i ribelli Houthi sono legati all’Iran. Ed è sempre sotto gli occhi di tutti che i ribelli Houthi hanno umiliato l’Occidente bloccando la navigazione nel Mar Rosso e, quindi, bloccando il passaggio delle navi occidentali dal Canale di Suez, con danno enormi per l’Occidente e, in particolare, per l’Unione europea. Il quarto motivo riguarda il Brasile, dove l’alluvione ha colpito – sempre ‘casualmente’ – lo Stato di questo Paese dove si produce il 60% del riso di tale nazionale. Non fatevi infinocchiare da chi dice che le piogge artificiali sono una balla. Nikola Tesla, geniele fisico e ingegnere elettronico serbo, naturalizzato statunitense, lavorava, tra le altre cose, alle piogge artificiali. Dopo la sua morte, avvenuta a New York nel Gennaio del 1943, i suoi scritti vennero clssificati come top secretPochi anni dopo in Israele iniziavano le sperimentazioni sulle piogge artificiali. Anche questa una casualità? Oltre settant’anni dopo è da ‘complottisti’ pensare che le guerre si fanno anche a colpi di piogge, grandine e nebbia? Sempre ‘casualmente’ il Brasile non ha fatto marcia indietro sul progetto BRICS, che punta a sostituire il dollaro statunitense negli scambi internazionali, per ora con le divise di vari Paesi, in prospettiva con una moneta unica agganciata all’oro. Non c’è bisogno nemmeno di ricordare – e siamo al quarto motivo – che Fico è un avversario dell’Unione europea ultra-liberista comunque legata agli USA (anche se, Germania in testa, c’è chi vorrebbe sganciarsi dall’alleanza con gli Stati Uniti d’America). Il quinto motivo è legato al fratto che gli Emirati Arabi Uniti e altri paesi del Golfo che producono petrolio oggi sono schierati con Cina e Russia.

La nostra impressione è che adesso, ‘casualmente’, potrebbe succedere di tutto. Ovunque

Questi sono i fatti. Fino a qualche giorno fa lo scontro tra Occidente da una parte e Cina, Russia e paesi del BRICS dall’altra parte c’è stato ma sempre tutto sommato controllato. L’attentato al premier della Slovacchia e, adesso, le tante, troppe ombre sull’incidente in cui hanno perso la vita i vertici dell’Iran lascerebbero pensare a un cambio di marcia. Un contro sono le alluvioni o le navi che finiscono contro i ponti, altra e ben diversa cosa sono gli attentati, diretti e avvolti nella ‘nebbia’. Fino ad oggi – per citare un esempio – le navi petroliere colpite dagli Houthy non hanno subito grandi danni: solo ‘botti’ in stile avvertimenti. Sarà ancora così? E’ chiaro che i dubbi che abbiamo illustrato non sono solo nostri. La sensazione è che il gioco si stia facendo duro. E quando il gioco si fa duro può succedere di tutto. Ma proprio di tutto e ovunque…

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