Crisi nera per il pomodorino di Pachino con il prezzo precipitato a 20 centesimi di euro/Kg. Va ringraziata la politica che fa arrivare dall’Albania un fiume di pomodorini a prezzi stracciati

Dopo il prezzo del grano è crollato anche il prezzo del pomodorino

Pomodoro ciliegino venduto anche a 20 centesimi di euro al kg. Pomodoro piccadilly da 30 a 60 centesimi di euro al kg. Se l’annata per il grano duro si annuncia disastrosa, tra produzione in parte distrutta dalla siccità e in parte colpita dalla speculazione al ribasso sui prezzi, non va meglio per il pomodoro in serra. Si parla molto, riunioni fiume presso l’assessorato regionale all’Agricoltura con promesse di qua e promesse di là. Da dove arriva questa volta il pomodorino che sta mettendo in ginocchio la produzione siciliana? Dall’Africa e, segnatamente, dal Camerun? No, questa volta il fiume di pomodorini che sta invadendo Sicilia e Italia arriva dall’Albania. La notizia l’abbiamo letta su ITALIA FRUIT NEWS, che ha intervistato Eugenio Celeste, co-titolare dell’azienda Verde Sud, che opera all’interno del mercato ortofrutticolo di Vittoria, il più importante mercato agricolo della nostra Isola: “Purtroppo – dice Celeste – per la merce rossa è una fase molto complessa e i prezzi sono molto bassi. Le cause sono da ricondurre alle temperature già alte e ai volumi di merce estera (soprattutto Albania) che stanno entrando in questi giorni nel nostro Paese”.

La verità è che alla politica italiana dell’agricoltura e degli agricoltori non gliene può fregare di meno

Nulla contro l’Albania, Paese con il quale l’Italia ha siglato un accordo per la gestione dei migranti. Però è un fatto oggettivo che il pomodorino che arriva dall’Albania ha fatto crillare i prezzi del pomodorino di Pachino la cui zona d’elezione per la coltivazione e in Sicilia, nel ‘triangolo’ compreso tra Pachino, Noto e Ispica (grosso modo nel Siracusano e in parte anche nel Ragusano). Il pomodoro piccadilly, invece, si coltiva in tutto il Sud Italia. Anche il prezzo del piccadilly è andato giù a causa della gran massa di piccadilly arrivato dall’estero. Ci chiediamo e chiediamo: che senso ha fare arrivare in Sicilia il pomodorino dall’Albania, ben sapendo che la gran massa di questo prodotto farà precipitare i prezzi di questo ortaggio, penalizzando i redditi degli agricoltori siciliani? Lo stesso discorso vale per il piccadilly che si coltiva in tutto il Mezzogiorno d’Italia. La verità è che alla politica dell’agricoltura e degli agricoltori non gliene può fregare di meno. Il Governo nazionale tratta con l’Albania la questione migranti, non certo la tutela degli agricoltori. Il Governo siciliano potrebbe bloccare le produzioni agricole estere applicando lo Statuto che ieri ‘ stato ‘festeggiato’. L’unica cosa che sa fare la politica è elargire ‘mance’ agli agricoltori per farli stare zitti. Soldi che, peraltro, arrivano sempre in ritardo. Lo abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo: se gli agricoltori siciliani non si organizzeranno in un sindacato autonomo, per condizionare la politica e, se le condizioni lo richiederanno, per diventare protagonisti della politica soccomberanno.

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