Il Comune di Palerno tiene una parte dei propri soldi in una banca diversa dalla banca cassiera. Perché? La denuncia del Segretario politico di Siciliani liberi Ciro Lomonte

La storia – veramente incredibile – è venuta fuori con il pronunciamento del Tribunale di Palermo. Bravi i giornalisti di PalermoToday che hanno fatto venire a galla questa vicenda. E bravo anche Ciro Lomonte

La storia che racconta il Segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, è un po’ inquietante. Lomonte, da oltre un anno, si occupa di conti pubblici. Descrive in solitudine quello che sta succedendo nei Bilanci dello Stato, della Regione e dei Comuni. Da tempo, in solitudine, sostiene che i soldi del Pnrr non ci sono più. E lo fa citando casi che non possono essere smentiti: Comuni ed enti pubblici che hanno bandito le gare di appalto a valere sui fondi del Pnrr e sono rimasti bloccati perché i soldi non arriveranno mai. A nostro modesto avviso Lomonte ha ragione, perché buona parte dei fondi del Pnrr potrebbero essere stati dirottati in Ucraina. Oggi Lomonte turna sui conti pubblici del Comune di Palermo: “La quinta sezione civile del Tribunale di Palermo – scrive – ha condannato Poste Italiane «a restituire al Comune oltre 2,2 milioni di euro che erano stati ‘congelati’ nell’ambito di diverse procedure esecutive intraprese dai creditori dell’ente», scrive Daniele Ditta, cronista di PalermoToday. Che aggiunge: «Per il giudice Emanuela Piazza, Poste Italiane avrebbe illegittimamente vincolato le somme depositate sui conti correnti di Palazzo delle Aquile a favore di terzi creditori pignoranti». Letto così, è il linguaggio giuridico della sentenza. Lo spiega Siciliani Liberi, cosa significa: in pratica, Poste ha bloccato oltre 2 milioni di euro su c/c postali del Comune in risposta alla richiesta di pignoramento di molti creditori. Furibondo, il Comune nel 2019 (quindi con Leoluca Orlando Sindaco) ha fatto causa alle Poste chiedendo l’immediato ristoro delle somme. ‘Poste Italiane non è la banca cassiera. E non può bloccare nulla’, dichiarava nel 2019 l’Ufficio legale del Comune. Poste allora, scrive ancora il cronista, «ha invece eccepito che – di fronte alle azioni dei creditori – non avrebbe potuto opporsi né tanto meno disporre lo svincolo delle somme, come preteso dal Comune, che avrebbe dovuto far valere le sue ragioni opponendosi all’esecuzione davanti ai giudici competenti». Ora la sentenza che obbliga Poste a ridare i 2,2 milioni al Comune.

“Chi ha autorizzato i dirigenti del Comune ad aprire tali conti correnti? Quanti sono, dunque, e presso quali banche, i c/c del Comune? Quanti sono i creditori che hanno fatto richiesta di pignoramento contro il Comune?”

La storia continua. Lomonte cita ancora PalermoToday: «Il giudice ha invece rigettato la richiesta di risarcimento del Comune, perché non ha dedotto né dimostrato il pregiudizio economico che avrebbe subito». “I cittadini e le forze politiche – scrive sempre Lomonte – vengono così a sapere che il Comune di Palermo non tiene i suoi soldi solo presso la banca cassiera. Ma persino alle Poste. Chi ha autorizzato i dirigenti del Comune ad aprire tali conti correnti? Quanti sono, dunque, e presso quali banche, i c/c del Comune? Quanti sono i creditori che hanno fatto richiesta di pignoramento contro il Comune? A quanto ammontano i crediti che il Comune non ha ancora pagato? Oppure al Comune i signori dirigenti – gli stessi nominati da Leoluca Orlando e Gianfranco Miccichè, quest’ultimo tramite l’ex Sindaco Diego Cammarata – pensano che i dirigenti della banca cassiera non leggano le notizie? Cosa potrebbe fare il direttore della banca cassiera di Amat, che ha chiuso il bilancio 2022 con oltre 21 milioni di perdite, leggendo simili notizie? Oppure al Comune pensano che le banche si fideranno degli annunci delle inesistenti ‘risorse’ del Pnrr? Siciliani Liberi è l’unica forza politica a sollevare la centralità della questione finanziaria perché è una forza politica concreta, pacata e interessata solo alla soluzione dei problemi”.

Una domanda la poniamo noi: ci sono altri Comuni siciliani che hanno aperto conti correnti presso banche diverse dalle rispettive banche cassiere?

Foto tratta da Comune di Palermo

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