Donald Trump ha chiesto a Robert Kennedy junior di diventare il suo vice alla Casa Bianca. Il motivo c’è: entrambi vogliono la verità su pandemia, vaccini anti-Covid e Green pass

Il motivo conduttore della campagna elettorale americana per l’elezione del nuovo presidente sta nella possibile montagna di risarcimenti miliardari, là dove dovessero emergere relazioni dirette tra vaccinazioni anti-Covid e decessi e tra le stesse vaccinazioni anti-Covid e danni pemanenti alle persone vaccinate. Questo unisce il Repubblicano Trump e il Democratico Kennedy junior

Che succede negli Stati Uniti d’America dove è in corso la campagna elettorale per le elezioni presidenziali? la notizia di queste ore è la proposta che Donald Trump ha rivolto a Robert Kennedy junior: ovvero diventare vice presidente degli Stati Uniti d’America nel caso in cui lo stesso Trump venisse eletto (cosa probabile, visto che i suoi avversari non sono riusciti a farlo arrestare). La notizia la leggiamo su scenarieconomici.it (qui l’articolo). Sembra che Kennedy junior abbia risposto di no. Ed è anche comprensibile: Trump è Repubblicano, mentre Kennedy è un Democratico. Tuttavia tra i due un legame forte c’è: entrambi vogliono la verità sull’operazione vaccini anti-Covid, ovvero il più grande affare economico degli ultimi cento anni e forse più. Ma andiamo con ordine. Cominciamo a illustrare che succede tra i Democratici americani. (Sopra foto tratta da TAG 24)

Per ora il candidato dei Democratici resta il presidente uscente Joe Biden. Ma non è da esclude che tra qualche mese possa spuntare la candidatura della moglie di Obama, Michelle LaVaughn Robinson

Pensavamo che il presidente uscente, Joe Biden, non sarebbe stato ricandidato, dopo quasi tre anni e mezzo di fallimenti. Al suo posto ipotizzavamo la candidatura di Michelle LaVaughn Robinson, moglie dell’ex presidente Barack Obama (qui un nostro articolo del Dicembre dello scorso anno). Fino ad oggi le nostre previsioni si sono dimostrate sbagliate. Ma ricordiamoci che siamo nella seconda decade di Aprile e che si voterà a Dicembre. Da qui ad otto mesi può succedere di tutto. Detto questo, ci sembra interessante capire qual è il motivo conduttore della campagna elettorale americana. Un segnale, a nostro giudizio molto importante, arriva dall’Europa, dove è tornata in auge una storia vecchia che i mezzi d’informazione hanno trattato con una certa rilevanza. Si tratta dell’inchiesta della Procura europea (European Public Prosecutor’s Office, o Eppo) sulla fornitura di vaccini anti-Covid all’Unione europea. Non è una storia nuova. L’indagine è stata avviata in Belgio nei primi mesi del 2023 in seguito a una denuncia di un lobbista, Frédéric Baldan. Anche i governi ungherese e polacco hanno chiesto chiarezza (l’attuale Governo ‘europeista’ della Polonia, in verità, sembra si sia molto ammordibito…). Gli inquirenti indagano su presunti scambi di messaggi tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il numero uno della Pfizer, Albert Bourla. Al centro di questa vicenda, rivelata dal New York Times, c’è una fornitura di vaccini anti-Covid da 20 miliardi di euro. Va da sé che se gli sms o altri elementi sono stati fatti sparire qualcosa sotto ci sarà. Quando ci sono di mezzo montagne di denaro nulla è casuale.

Gli attuali governanti dell’Unione europea sanno che in America quando vengono scoperte truffe a danno della salute pubblica i risarcimenti sono ‘salatissimi’. E siccome nella Ue con i vaccini anti-Covid hanno combinato un casino temono un possibile effetto-domino in Europa

La prima notizia è che non indaga più la Magistratura belga ma, come già accennato, quella europea. La seconda notizia è il clamore che tale vicenda sta suscitando. Un po’ strano, no? Nessuno, nell’Unione europea, ha interesse a ‘pompare’ l’inchiesta sui vaccini anti-Covid. In questo grande affare sono coinvolti gli attuali governanti dell’Ue. Ci sembra difficile, se non impossibile, che Popolari europei, Socialisti Europei e Verdi europei siano interessati a riesumare una storia dalle tante ombre e dalle pochissime luci. Né è pensabile che i partiti politici europei di opposizione, i cosiddetti ‘Populisti’, abbiano la forza di trovare spazio nell’informazione di regime europea. Perché allora questa storia di vaccini anti-Covid e di miliardi di euro è venuta fuori? E, soprattutto, chi l’ha imposta al mondo dell’informazione occidentale? Con molta probabilità, parte tutto dagli Stati Uniti d’America, dove è in corso uno scontro tra chi vuole fare luce sulla gestione della pandemia di Covid e, soprattutto, sui discussi vaccini anti-Covid e chi vuole nascondere tutti i retroscena che fino ad oggi sono rimasti un mezzo mistero. Non c’è nemmeno bisogno di ricordare che la copertura politica all’operazione vaccini anti-Covid – che, come già accennati, è stato il più grande affare mondiale degli ultimi cento anni – è stata fornita dal Partito Democratico americano. O meglio, da quella parte del Partito Democratico americano che fa capo all’attuale presidente Biden, all’ex presidente Obama e alla famiglia Clinton. Mentre la parte del Partito Democratico americano rappresentata da Robert Kennedy junior (foto sopra tratta da Wikipedia) è sempre stata molto critica sulla gestione della pandemia: basti pensare che Robert Kennedy junior ha definito il Green pass “un colpo di Stato globale” (qui un articolo). Tra l’altro, lo scorso anno, sempre su tali argomenti, Kennedy è stato censurato da ABC News, nota emittente televisiva americana (come potete leggere qui). E’ evidente che in America c’è chi vive con terrore la possibile scoperta di retroscena sulla gestione Covid-vaccini anti-Covid.

La posta in palio, nelle elezioni americane, è elevatissima, perché nel mondo ci sono stati migliaia di decessi in seguito alla somministrazione di un vaccino sperimentale e un numero di gran lunga maggiore di persone colpite da effetti avversi

Da notare che Robert Kennedy e l’attuale candidato del Partito Repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump (che, in realtà, è ricandidato, visto che ha ricoperrto la carica di presidente USA dal 2016 al 2020), hanno fatto una sorta di gioco di squadra: Trump da candidato e Kennedy junior da spina nel fianco di Biden dentro il Partito Democratico, entrambi legati da un obiettivo comune: fare luce sulla gestione della pandemia e, soprattutto, sui vaccini anti-Covid. La posta in palio è elevatissima, perché nel mondo ci sono stati migliaia di decessi in seguito alla somministrazione di un vaccino sperimentale e un numero di gran lunga maggiore di persone colpite da effetti avversi dopo la stessa vaccinazione. Anche in Italia ci cittadini colpiti da effetti avversi dopo la vaccinazione anti-Covid sono tantissimi e lo Stato italiano si guarda bene dal riconoscere loro i risarcimenti. La politica statunitense e la politica dell’Unione europea (sopra foto dell’Unione europea tratta da Wikipedia) sono riuscite non soltanto a nascondere i tanti retroscena ma anche a condizionare l’informazione. Ma un’eventuale vittoria di Trump alle elezioni presidenziali potrebbe rivelarsi disastrosa per il Partito Democratico, sia perché perderebbe il potere, sia perché le ‘carte’ su pandemia e vaccini finirebbero nelle mani di coloro i quali hanno sempre manifestato dubbi sulla gestione della pandemia, con riferimento ai vaccini anti-Covid prodotti non dagli Stati ma dalle multinazionali farmaceutiche.

Dietro i vaccini anti-Covid prodotti non dagli Stati ma dalle multinazionali farmaceutiche – quindi da soggetti privati senza scrupoli – si misura il fallimento delle ‘sinistre’ di tutto l’Occidente che hanno tradito i cittadini, soprattutto i più deboli, per questioni di business

Dietro il potere delle multinazionali farmaceutiche si misura il fallimento – culturale prima che politico – delle ‘presunte sinistre’ mondiali che invece di difendere la centralità degli Stati nella produzione dei vaccini hanno difeso le ragioni delle multinazionali. Da qui la paura delle ‘sinistre mondiali’ di finire sputtanate. E da qui certi articoli nei mezzi di informazione occidentali di questi giorni che tornano a magnificare i vaccini anti-Covid. Questo spiega perché i Democratici americani – che sono i veri ‘consulenti’ delle finte sinistre europee – guardano con terrore alla possibile rielezione di Trump alla Casa Bianca. Hanno provato in tutti i modi a bloccare l’ex presidente con accuse di tutti i tipi. I Democratici americani hanno ancora ‘sponde’ nella Magistratura ma non hanno più il potere di condizionamento di poco meno di quattro anni fa, quando ogni ricorso di Donald Trump che denunciava brogli elettorali veniva regolarmente respinto. La vicenda si potrebbe mettere male, perché se Trump rieletto presidente dovesse acciuffare le ‘carte giuste’ su pandemia e vaccini anti-Covid, ebbene, potrebbero fioccare richieste di risarcimento miliardarie, ovviamente là dove dovesse emergere una correlazione provata tra somministrazione di vaccini anti-Covid e decessi e tra somministrazione di vaccini anti-Covid e effetti avversi. E’ un’ipotesi ma le ipotesi si potrebbero rivelare esatte.

La rielezione di Trump alla Casa Bianca potrebbe assestare un colpo durissimo alle multinazionali farmaceutiche che rischierebbero danni economici enormi. Il ‘caso’ Italia dove i vaccini anti-Covid sono stati imposti: se non ti vaccinavi contro il Covid ti sospendevano dal posto di lavoro (e dallo stipendio)

Ricordiamo che negli Stati Uniti d’America i giudici, nelle richieste di risarcimento, hanno la mano pesante, soprattutto se di mezzo c’è la salute umana. Ne sanno qualcosa i produttori di glifosato che sono letteralmente scappati dagli USA e oggi albergano in Europa dove, all’ombra dell’Unione europea, fanno quello che vogliono. I risarcimenti stabiliti dai giudici per i cittadini americani danneggiati dal glifosato sono stati a nove zeri ma tutto sommato sono stati numericamente contenuti. Gli eventuali risarcimenti ai cittadini per gli effeti negativi provocati dal vaccino anti-Covid sarebbero tantissimi: dovrebbero essere risarciti i parenti dei deceduti e chi ha subito danni permanenti. Si parla, solo in Europa, di decine di migliaia di persone. Per non parlare dell’Italia dove i vaccini anti-Covid sono stati imposti: se non ti vaccinavi contro il Covid ti sospendevano dal posto di lavoro. Sempre in Italia non sono certo mancati i decessi dopo la somministrazione dei vaccini (fa rabbrividire ancora oggi la lettura di questo articolo) e sono tante le persone colpite da effetti avversi fino ad oggi private dei risarcimenti. Questo spiega perché gli ‘europeisti’ si sono precipitati a ricandidare la citata signora Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Gli ‘europeisti’ non sono stupidi. Sanno che la rielezione di Trump potrebbe provocare una sorta di cataclisma sulla gestione dei vaccini anti-Covid. Una vicenda che, inevitabilmente, avrebbe effetti devastanti anche nell’Unione europea. Sanno che Trump, al netto di elezioni ‘taroccate’, verrà rieletto e vogliono gestire loro gli effetti economici e penali devastanti che potrebbero materializzarsi in Europa. La notizia dell’inchiesta della Procura europea non è preoccupante come fatto in sé ma per quello che potrebbe succedere se, da oltreoceano, dovessero arrivare, per l’appunto, ‘deflagrazioni’. Non sarebbe facile dimostrare che in Europa, con i vaccini anti-Covid, tutto è andato bene se in America, con la rielezione di Trump, a’ scuagghiata ‘ra nivi spuntassiru ‘i pirtusa, per dirla alla siciliana…

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