Una micidiale sciroccata con venti che potrebbero superare i 130 Km l’ora sta per abbattersi sulla Sicilia. Si sta facendo qualcosa per prevenire i danni e soprattutto i possibili incendi nelle aree boschive?

La notizia la leggiamo su MeteoWeb, mezzo d’informazione di massima attendibilità in materia di previsioni climatiche

Una sciroccata micidiale sta per abbattersi sulla Sicilia. I prodromi si avvertono già oggi, Venerdì Santo 29 Marzo, con una temperatura che in Sicilia sfiora i 30 gradi centigradi, forse la temperatura tra le più elevate registrate in Italia. Leggiamo su MeteoWeb: “Nelle prossime ore le temperature aumenteranno ulteriormente in tutto il Paese, anche al Nord. Domani, Sabato 30 Marzo, il maltempo diventerà impetuoso in tutto il Paese: il vento di scirocco soffierà con raffiche furiose al Sud, in Sicilia, sin dalle prime ore del mattino. E’ allarme per Trapani e Palermo, dove il vento potrebbe superare i 130km/h provocando gravi danni come già accaduto con la sciroccata dei giorni scorsi” (qui per esteso l’articolo di MeteoWeb). Abbiamo già scritto più volte che quest’anno le sciroccate potrebbero materializzarsi già nei primi giorni della Primavera: ed è quello che sta succedendo. Lo scorso 18 Marzo abbiamo sottolineato l’incredibile ritardo nell’avvio della campagna di prevenzione degli incendi boschivi, che inizierà il prossimo 15 Maggio (qui il nostro articolo del 18 Marzo). Ci auguriamo che, domani e fino a quando durerà la sciroccata in arrivo, non si materializzino incendi nelle aree verdi della nostra Isola, con riferimento ai boschi, alle zone verdi comunali abbandonate e alle aree verdi private abbandonate. Confessiamo che siamo molto pessimisti, perché quello che sappiamo e ciò che leggiamo qua e là è preoccupante. (Sopra foto tratta da Brindisi Report)

Il post su Facebook di un grande esperto in materia di gestione delle aree verdi, Michele Salvatore Lonzi

Ci ha colpiti, in particolare, un post su Facebook di Michele Salvatore Lonzi, grande esperto in Scienze forestali e già comandante del Corpo Forestale della Regione siciliana. Commentando un articolo sulla campagna antincendio della Sicilia che si arricchisce di volontari Lonzi scrive: “Ai componenti del prezioso comparto del volontariato dico: carissimi leggete bene prima di commentare negativamente, il volontariato è sempre ben accetto e necessario. Qui si fa presente che il comparto degli operai stagionali forestali è ancora fermo, mentre le operazioni silvocolturali giacciono ineseguite ed ancora il Corpo Forestale della Regione siciliana, insostituibile cardine di tutta la campagna antincendio boschivo è ridotto ai minimi termini. Dopo lo scandalo del concorso inquinato, ancora oggi la pianta organica segna una carenza del 90%… Quindi il sistema senza i due pilastri Corpo Forestale e operai forestali – non può funzionare!”. Ribadiamo: ci auguriamo di non assistere agli ennesimi incendi boschivi, ma apprendere che “il comparto degli operai stagionali forestali è ancora fermo, mentre le operazioni silvocolturali giacciono ineseguite” dopo i terribili incendi boschivi che hanno colpito la Sicilia nelle Estati del 2021, del 2022 e lo scorso anno è incredibile. Così com’è incredibile che dopo tre anni di incendi boschivi gravi il Corpo Forestale della Regione siciliana sia ridotto ai minimi termini. Continua, da parte della politica siciliana, la sottovalutazione dei cambiamenti climatici in corso e, soprattutto, la sottovalutazione del problema, gravissimo, degli incendi boschivi che sono quasi tutti dolosi. Speriamo bene.

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