Perché nonostante l’Ue il ruolo degli agricoltori è destinato a diventare centrale. Messaggio agli agricoltori siciliani: organizzatevi, perché tra un po’ di voi non si potrà fare a meno

Una brutta notizia per i cialtroni che stanno provando a sfasciare il Movimento di protesta degli agricoltori

Oggi dobbiamo dare una brutta notizia a coloro i quali da oltre due mesi lavorano per dividere e sfasciare il Movimento di protesta degli agricotori. A quelli che si sono ‘infilati’ nelle chat degli agricoltori che protestano per seminare zizzania. A quelli che pensano di aver vinto perché sono riusciti, per conto di partiti politici, organizzazioni agricole tradizionali e via continuando, a spaccare il Movimento degli agricoltori a Roma e, per quanto ci riguarda direttamente, anche in Sicilia. Sì, vi dobbiamo dare una brutta, bruttissima notizia: sappiate che la crisi economica nell’Unione europea che viene tenuta nascosta dai pagliacci di Bruxelles e di Strasburgo si dovrebbe aggravare sempre di più. Ciò potrebbe avvenire non nel giro di un paio di anni ma nel giro dei prossimi quattro-cinque mesi. Si potrebbero profilare problemi enormi legati ai cambiamenti climatici e alla guerra. Non escludendo problemi di reperimento del cibo. Proviamo a illustrare quello che potrebbe succedere.

La strage di Mosca e i bombardamenti in Ucraina

Cominciamo con la guerra in Ucraina. Come abbiamo raccontato ieri, la strage di Mosca, con molta probabilità, avrebbe dovuto fermare la lenta e inesorabile avanzata dei russi in Ucraina e, soprattutto, i bombardamenti dei russi in Ucraina. E’ importante seguire la cronologia degli eventi e le balordaggini diffusa da certi media occidentali. La strage di Mosca si è materializzata dopo quattro-cinque giorni dalla crescita esponenziale dei bombardamenti russi in Ucraina. L’Occidente – che di fatto è in prima fila nella guerra contro l’Ucraina – non reggeva e non regge la ‘botta’ di questo aumento dei bombardamenti russi. Chi segue la guerra in Ucraina saprà che l’Occidente non si aspettava che i russi avessero a disposizione tutte queste bombe. Invece si è scoperto che la Russia ha a disposizione tante di quelle bombe che potrebbero polverizzare interi Paesi. E’ in questo scenario che è venuta fuori la strage di Mosca. Si pensava che, con la strage nella Capitale russa, Putin avrebbe ridotto il quantitativo di bombe che ogni giorno piombano sulle teste degli ucraini. Ma le cose non stanno andando così, perché i bombardamenti russi in Ucraina vanno avanti con intensità crescente, con le bombe che continuano a demolire abitazioni e, soprattutto, centrali elettriche. E’ pensabile che i cittadini ucraini rimangano a vivere nel loro Paese senza energia elettrica mentre infuriano i bombardamenti?

I cinque motivi per i quali il ruolo degli agricoltori in Europa diventerà centrale

Stiamo arrivando a uno dei punti centrali di questa storia. In Ucraina si contano poco più di 43 milioni di abitanti; di questi in tanti, tantissimi – l’80% circa – sono ucraini. E’ chiaro che, andando avanti con i bombardamenti dell’Ucraina a questi ritmi, tra pochi mesi l’Unione europea si ritroverà con 30-35 milioni di profughi ucraini da assistere. E’ questo è un problema serio. Perché la guerra in Ucraina ha già provocato una crisi economica pesante nell’Unione europea che viene nascosta. Da quello che sappiamo, gli ucraini non mangiano né insetti, né carne sintetica. Questo è un primo segnale che dovrebbe fare riflettere gli agricoltori europei sul fatto che il loro ruolo, al di là delle scempiaggi di Parlamento europeo e Commissione europea, deve per forza di cose diventare centrale. Ma questo è il primo segnale, perché ce ne sono altri. Sta arrivando la stagione calda e gli invasati che danno fuoco alle aree verdi cominceranno a rompere i cabbasisi. Da qualche anno cerchiamo di illustrare che gli incendi boschivi sono un fenomeno mondiale (qui un nostro articolo). E, soprattutto, che gli incendi delle aree verdi sono provocati da invasati che vogliono eliminare l’uomo dal Pianeta Terra. Ogni volta che affrontiamo tale argomento ci etichettano come ‘complottisti’. Ma vi possiamo assicurare che, nel mondo, ormai da un po’ di anni operano bande di invasati che pensano che l’unico modo per salvare il Pianeta Terra sia quello di eliminare la razza umana. Abbiamo raccontato come opera una di queste associazioni (come potete leggere qui). Fino ad oggi questi invasati hanno dato alle fiamme i boschi ma in alcune aree del mondo si cominciano a registrare incendi anche nelle aree coltivate. Del resto, proprio in Sicilia gli agricoltori hanno avuto modo di vivere sulla propria pelle i danni provocati dagli incendi estivi alle proprie aziende agricole e zootecniche nel 2021, nel 2022 e, anche se un po’ meno, nel 2023. Con aiuti che hanno ripagato una minima parte dei danni. (sotto foto tratta da Il Primato Nazionale)

Per chi non l’avesse ancora capito, nel mondo ci sono Paesi in grado di provocare alluvioni con l’inseminazione delle nuvole. L’Europa verso un’economia di sussistenza?

Abbiamo già identificato tre fattori di crisi che, piaccia o no, rilanceranno il ruolo degli agricoltori: la crisi economica provocata dalla guerra in Ucraina, la presenza crescente di ucraini in Europa e gli incendi boschivi. C’è un quarto fattore: il bocco del Canale di Suez che ha mandato in tilt le navi commerciali che fanno la spola tra Asia e Unione europea. Le navi commerciali che trasportano prodotti asiatici in Europa e ne navi che trasportano prodotti europei in Asia sono costrette a passare da Capo di Buona Speranza e da Gibilterra con sette-otto giorni di navigazione in più e costi alle stelle. Questa si chiama inflazione sicura. C’è un quinto fattore: i cambiamenti climatici. Ormai, nel mondo, la riduzione delle produzioni agricole a causa della siccità e delle inondazioni sono fatti quasi normali. Ci sono Paesi più colpiti e Paesi meno colpiti. A fine Febbraio Dubai è stata sommersa da un’alluvione  (QUI UN VIDEO). Siccome il fenomeno è stato eclatante, la cosiddetta informazione ufficiale è stata costretta a sdoganare l’inseminazione artificiale delle nuvole, che con l’immancabile termine inglese viene definita cloud seeding (qui un nostro articolo). Detto in parole semplici, Dubai è stata sommersa da una pioggia torrenziale perché hanno esagerato a inseminale le nuvole. Ora vi poniamo una domanda: secondo voi, in una guerra in corso, chi possiede questi strumenti si creerà problemi a inseminare le nuvole che sovrastano i Paesi nemici per provocare disastrose inondazioni? Morale: l’Europa viaggia a grandi passi verso un’economia che, sul piano alimentare, somiglierà tanto a un’economia di sussistenza. Per ora gli agricoltori sono in crisi a causa dei provvedimenti adottati dagli ottusi governanti europei. Tra meno di un anno tra guerre, vie di trasporto delle merci bloccate, crisi economica, spostamento di milioni di persone verso l’Europa, incendi boschivi dileganti e crisi climatica saranno i cittadini ad andare a cercare gli agricoltori. Quando invitiamo gli agricoltori siciliani che protestano ad organizzarsi, a dare vita ad un nuovo sindacato lo facciamo perché le forza delle cose farà tornare centrale l’agricoltura e gli stessi agricoltori, se è vero che in tempo di guerra l’unica certezza è la terra. Questo potrebbe verificarsi non fra tre o quattro anni ma già alla fine dell’anno.  

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