Lettera aperta all’allenatore del Palermo Eugenio Corini: “Stando a distanza per il tuo bene allevierai le nostre pene”

Quando ci vuole, ci vuole

di Frate Domenico Spatola

Caro Corini,
tra i Cappuccini
son detto “il tifoso”,
ma io sono ansioso
di questa tua squadra,
onesta e mai ladra
a rubar qualche punto,
che aggiunto
alla serie di quelli che abbiamo,
farebbero al mondo vedere chi siamo.
Chiunque ci irride!
Loro corride
fan sempre da
noi,
cornuti qual buoi,
ci rubano punti
e noi come “unti
di sola vergogna”
chiniamo la brogna.
Come t’allieti a fine partita,
quando in peggio è finita?
Sei sempre ottimista,
o perché correntista
e il salario ti suona
e a noi rabbia ci tuona?
Il lamento corale:
“fu funerale!”
Palermo? Ei fu!
Ti consiglio Corfù
per una bella vacanza!
Stando a distanza
per il tuo bene,
allevierai nostre pene!

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