I Paesi legati al BRICS debbono dare vita a una propria Corte Penale Internazionale alternativa alla CPI occidentale che fa politica piuttosto che che Giustizia

Lo scrive il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev. Purtroppo ha ragione: lo dimostra l’uso ripetuto di due pesi e due misure

“La Corte Penale Internazionale (CPI) ha commesso gravi violazioni dei principi del diritto internazionale e ha dimostrato parzialità politica”: lo scrive ha il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev, in un articolo per la rivista Giurisprudenza dell’Università statale di San Pietroburgo. “La CPI – scrive Medvedev – si è trasformata in una struttura assolutamente inutile in un lasso di tempo breve. È diventata un’entità giuridicamente irrilevante ed è caduta vittima della dipendenza dall’Occidente. […] La prassi della CPI solleva interrogativi non solo tra gli studiosi del diritto; è evidente a tutti che essa è incline ad agire nell’interesse dell’Occidente. […] Il meccanismo della CPI distorce il diritto internazionale, il che è inaccettabile per la Russia in quanto Stato sovrano. […] La CPI si è compromessa, come molte altre strutture legali. […] Avrebbe dovuto decidere di sciogliersi dopo il caso Netanyahu. Dmitry Medvedev ha poi proposto di creare un’alternativa alla CPI, ad esempio, nel quadro dei BRICS…”.

Una Magistratura Internazionale deve agire solo nei Paesi che la riconoscono

In realtà, più che difendere gli interessi dell’Occidente, la CPI è sembrata piuttosto vicina al Partito Democratico americano. Basti pensare all’ex presidente USA, Barack Obama, che ne ha combinate di tutti i colori, seminando guerre e disperazione in mezzo mondo. Non solo non è stato sfiorato dalla CPI, ma ha avuto incredibilmente assegnato il Premio Nobel per la Pace! Il che è veramente in credibile. E che dire del suo predecessore George W. Bush che, insieme con altri leader occidentali, ha inventato accuse fantasiose contro l’Iraq di Saddam Hussein per tutelare squallidi intressi economici? Tutto regolare? Ma per favore! Ben venga, allora una Magistratura internazionale espressione dei BRICS con la libera adesione dei Paesi. Una Magistratura internazionale che eserciti la propria azione solo nei Paesi che aderiscono a tale iniziativa, senza andare a rompere i cabbasisi ai cittadini di altri Paesi del mondo che non aderiscono a tale Magistratura.

Trump e Putin debbono anche liberare il mondo dall’ONU, dall’OMS, dall’FMI e dall’Unione europea

Noi andiamo al di là delle sacrosante parole di Medvedev: oltre alla CPI va sbaraccato il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che è un covo di ultra-liberisti e globalisti; va sbaraccato l’ONU e vanno sbaraccate le articolazioni della stessa Organizzazione delle Nazioni Unite, a cominciare dalla fallimentare Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), protagonista della fallimentare gestione di una discutibile pandemia e di altrettanto discutibili ‘vaccini’ contro il Covid, ovvero terapie geniche sperimentali contrabbandate, per l’appunto, come ‘vaccini’. E va sbaraccata la dannosissima e fallimentare Unione europea controllata da tedeschi e francesi, che si stanno già accaparrando il grande affare del riarmo.

Va chiuso anche il capitolo delle ‘Agenzie di rating’, che sono piena espressione di globalisti e multinazionali

Ci auguriamo che il presidente USA, Donald Trump, e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ci liberino non soltanto dalla CPI ormai poco credibile, ma anche da tutto il fallimentare armamentario occidentale che è stato usato dal Partito Democratico americano per perseguire interessi contrari alla Democrazia nel mondo. Oltre all’FMI Trump e Putin dovrebbero liberare il mondo dalle sceneggiate delle ‘Agenzia di rating’, che sono tutt’altro che ‘indipendenti’ ma espressione del sistema economico globalista e, segnatamente, delle multinazionali. No se ne può più di queste ‘Agenzie’ che ‘premiano’ i Paesi che vessano i propri cittadini con tagli e penalizzazioni di tutti i tipi per avere i “conti in ordine”, tra l’ebete euforia della politica fallimentare. Basta! Serve un pieno ritorno all’economia keynesiana, non la riproposizione di una globalizzazione dell’economia che è già fallita! Globalisti, ‘a casa!

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