Gli ‘europeisti’ che manifestano di qua e di là tra guerra & pace l’hanno capito che Trump e Putin vogliono evitare una carneficina nella Regione russa di Kursk? Sono coscienti che stanno mettendo a rischio l’Europa?

Vorremmo tanto sbagliarci ma abbiamo la sensazione che il tempo per evitare una strage sta finendo

Mentre in Italia le manifestazioni si sprecano – in favore dell’Unione europea, contro l’Unione europea, per il riarmo dell’Europa, contro il riarmo dell’Europa e via continuando – a Kursk, la Regione russa che l’Estate dello scorso anno è stata oggetto di una grottesca ‘invasione’ di militari, mercenari pagati dall’Occidente, con la probabile regia della NATO, gli assediati sembra che non abbiamo intenzione di arrendersi. Per choiarezza va detto che oggi gli assediati sono i militari ucraini e i mercenari occidentali che, da ‘invasori’, sono stati intrappolati in una zona dalla quale non possono muoversi. Il presidente americano, Donald Trump, ha chiesto al presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, di evitare una carneficina. La richiesta statunitense, probabilmente concordata con i russi, nasce dal fatto che i vertici militari di Mosca considerano gli ‘invasori’ terroristi. Questo rende problematica qualunque trattativa. E allora? Rispondendo a Trump, il presidente russo ha detto che se gli ‘invasori’ di Kursk si arrenderanno non ci sarà una strage.

Va da sé che i russi non possono continuare a tollerare gli attacchi con i droni da parte di Ucraini, mercenari e di chi gli fornisce armi e soldi

Su un canale Telegram leggiamo la replica del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelen’skyj, secondo il quale a Kursk i militari ucraini non sono accerchiati e continuano a combattere. “In un post su X – leggiamo nel canale Telegram – Zelensky ha riferito un aggiornamento del comandante delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, confermando che le operazioni nelle aree designate proseguono secondo i piani. Le nostre truppe continuano a contenere le forze russe e nordcoreane nella regione di Kursk. Non c’è alcun accerchiamento”. Insomma, come stanno le cose? In questi casi bisogna partore dai dati di fatto. La scorsa notte la difesa aerea russa ha abbattuto poco meno di 250 droni ucraini. O meglio, droni ucraini per modo di dire: un drone kamikaze costa in media circa 20 mila euro. Sparare contro la Russia, in una notte, poco meno di 250 droni ha un costo notevole. E’ evidente che qualcuno sta aiutando l’Ucraina. Poiché soldi e droni per attaccare i russi non arrivano in Ucraina dall’America di Trump, né dai Paesi del BRICS, è evidente che a sostenere Zelens’kyj e i suoi militari sono i Paesi occidentali schierati contro Trump e Putin: Unione europea, Regno Unito, Canada e qualche altro Paese. Non crediamo che sia coinvolta direttamente la NATO, che forse si limiterà ad aiuti sottobanco per non irritare Trump.

Contrariamente a quello che pensano alcuni osservatori europei, Sergei Lavrov e Maria Zakharova stanno cercando di evitare il peggio ma abbiamo la sensazione che non siano capiti

E’ chiaro che, in questo scenario, Putin non potrà fare molto. Teniamo conto che il presidente della Federazione Russa è un moderato rispetto ai suoi stretti collaboratori che hanno il dente avvelenato con Ue, Canada, Regno Unito e via discorrendo. Il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, fa la faccia truce, la portavoce dello stesso Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, alza un po’ la voce per replicare a chi pasticcia con la storia. Contrariamente a quello che si pensa, Lavrov e la Zakharova, che sono molto ‘navigati’ in diplomazia, cercano di barcamenarsi tra chi, ai vertici militari russi, spinge per ‘chiudere’ subito l’operazione riconquista di Kursk e chi sta invece provando a evitare una strage. Già ci sono stati un paio di bombardamenti con droni in territorio russo: e questo ha dato forza a chi vorrebbe il pugno duro. Ricordiamoci che la Russia ha a disposizione missili superveloci che non possono essere bloccati. Una volta completata la riconquista di Kursk, se arriveranno altri droni in Russia non sarà difficile capire da dove partono. Se sarà così assisteremo a un imprevedibile e fino ad oggi impensabile allargamento della guerra. Sotto questo profilo, la riunioni convocate qua e là da alcuni governanti europei guerrafondai sono un po’ azzardate, se non balorde. Questi non hanno minimanente idea della forza militare della Russia e si sono addirittura schierati anche contro l’America di Trump. Follia allo stato puro.

La Russia ha vinto la guerra in Ucraina contro tutto l’Occidente. Gli ‘europeisti’ se ne facciano una ragione. Bisogna anche sapere perdere

L’avranno capito gli ‘europeisti’ che Trump e Putin stanno provando a evitare la carneficina a Kursk? Noi ci auguriamo che si trovi il modo di non proseguire con le armi e che prevalga la ragionevolezza. Detto questo, se dovesse succedere qualcosa di brutto gli ‘europeisti’ che stanno contuniando a soffoare sul fuoco non avranno alibi. In guerra c’è chi vince e c’è chi perde. La Russia ha vinto. Ha sconfitto l’Ucraina e tutto l’Occidente. Ignorare questo dato di fatto potrebbe avere conseguenze disastrose. Il presidente americano, leggiamo in un post di un canale Telegram, “ha affermato di aver ricevuto buone notizie dopo la visita di Steve Witkoff a Mosca. Tuttavia, Trump ha sottolineato che c’è ancora molto lavoro da fare e descrive la situazione dei combattimenti come incredibile“. Trump ha anche lanciato un avvertimento, che potrebbe essere l’ultimo, a Kiev: “Non puoi prendertela con uno che è molto più grande di te”. Raggelante il commento che abbiamo letto in un post di un canale Telegram: “D’altronde per Kiev e l’Occidente su questa invasione nel Kursk è meglio che non ci siano troppi testimoni in giro”…

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