Stanotte ucraini e occidentali hanno sferrato un attacco nei territori russi con una pioggia di droni. Ci sono circa una decina di feriti ma non ci sono vittime. Altro che pace!

E’ chiaro che chi sta dietro questi attacchi non vuole che il presidente ucraino Zelens’kyj firmi l’accordo con gli Stati Uniti d’America.

Sulla carta si parla di pace, di fatto la guerra in Ucraina continua. I russi avanzano in tutto il Paese e hanno quasi riconquistato la Regione di Kurks oggetto lo scorso anno di una grotteca invasione. Ma gli occidentali non si arrendono e stanotte hanno sferrato attacchi a Mosca e in altre zone della Russia provocando una decina di feriti. Le notizie sono frammentarie e non possono essere esclusi sia un numero maggiore di feriti, sia possibili morti. Le zone russe prese di mira sono Mosca, Kursk, Ryazan e Orel. Un canale Telegram racconta di una ventina di esplosioni a Kolomna e Domodedovo. “Più di 10 esplosioni a Ryazan, l’attacco è in corso da quasi un’ora, dalle 4 di stanotte – leggiamo su un canale Telegram -. Si tratta di attacchi con droni. Sotto attacco anche un deposito di petrolio a Orel. Per garantire la sicurezza dei voli sono state introdotte restrizioni temporane all’aeroporto di Zhukovsky alle 04:24 (ora di Mosca) e all’aeroporto di Domodedovo alle 04:40 (ora di Mosca), ha riferito Rosaviatsia”. I droni occidentali hanno colpito anche un grattacielo. Le difese russe hanno abbattuto una sessantina di droni occidentali. Sotto attacco anche la Regione di Tula. Ci sarebbe stato anche un tentativo di colpire una centrale nucleare russa. “I mezzi di guerra elettronica – leggiamo sempre nel post del canale Telegram – hanno neutralizzato un UAV nel distretto di Suvorovsky; non ci sono state vittime, ha riferito il governatore Milyaev”. I droni hanno colpito le case nei quartieri Vidnoye e Leninsky della regione di Mosca.

E’ chiaro che chi sta dietro questi attacchi non vuole che il presidente ucraino Zelens’kyj firmi l’accordo con gli Stati Uniti d’America.

. Foto tratta da Avvenire

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