Il capolavoro della democrazia finita sotto i piedi: Calin Georgescu escluso dalla ripetizione delle elezioni in Romania perché vincerebbe e l’Unione europea non lo può consentire

Dopo che si è diffusa la notizia il popolo rumeno è sceso in piazza e la polizia è intervenuta bloccando la manifestazione con i lacrimogeni

Unione europea dell’euro senza vergogna. Calin Georgescu, vincitore delle elezioni primarie in Romania po annullate, è stato escluso dalla ripetizion e delle elezioni in Romania. Così ha deciso l’Ufficio centrale elettorale, organo ‘tecnico’ sulla carta, di fatto una struttura politica al servizio del potere che è rappresentato dalla citata Unione europea dell’euro. L’organo istituzionale della Romania preposto, ha respinto la richiesta di candidatura per Calin Georgescu, nonostante quasi il doppio delle firme presentate (390.000 firme contro le 200.000 necessarie). Gorgescu è il leader dell’Alleanza per l’Unione dei Rumeni AUR) ed è seguito da milioni di suoi concittdini, che appena appresa la notizia sono scesi in piazza per manifestare contro la decisione, ribadiamo, politica a tutti gli effetti. Ci sono stati scontri e la Polizia rumena ha represso con la violenza la protesta popolare. L’Unione europea e i suoi accoliti in Romania hanno mostrato il volto miltare e poliziesco utilizzando i gas lacrimogeni.

I mediocri detestano chi gli dimostra, con i fatti, che loro sono, per l’appunto, mediocri

Ormai l’Unione europea, istituzione di personaggi tragici e politicamente falliti, ha perso qualunque forma di ritegno. Georgescu non gli va a genio perché è filorusso. La democrazia per gli ‘europeisti’ non vale nulla. Nell’Unione europea si è liberi di pensarla come la pensano gli inadeguati e falliti che la governano. Da quello che si sa, 10 giudici su 14 si sarebbero rifiutati di convalidare la candidatura. Georgescu è stato anche arrestato perché sarebbe legato alla Russia di Putin. Ormai, in certi Paesi Ue, chi manifesta apprezzamento per Putin rischia l’arresto. A poco vale il fatto – che è oggettivo e sotto gli occhi di tutti – che Putin sia di gran lunga più intelligente di tutti gli governanti dell’Unione europea passati e presenti messi insieme. E forse il problema è proprio questo: i mediocri detestano chi gli dimostra, con i fatti, che loro sono, per l’appunto, mediocri. Non c’è niente di peggio per i politici incapaci e inadeguati di chi li mette davanti alle loro miserie. Da qui un atteggiamento antidemocratico e, perché no?, anche fascista. Infatti, fare arrestare chi non la pensa come chi comanda è un atteggiameni tipico dei fascisti.

Parlamento europeo umiliato. Ritorna lo spettro “dell’aula sorda e grigia”. Germania e Italia: corsi e ricorsi storici…

Il commento del leader del partito AUR, George Simion, è secco: “E il proseguimento del colpo di Stato del 6 Dicembre”. E’ il giorno in cui la Corte Costituzionale rumena ha annullato la vittoria di Georgescu al primo turno. Per la cronaca, Georgescu è un politico sovransta e nazionalista. E’ un esperto di sviluppo sostenibile, ha lavorato presso l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) e si occupa di sostenibilità globale. La sensazione è che questo possa essere solo l’inizio. In Italia e in Germania i despoti hanno cominciato a costruire i rispettivi sistemi di potere eliminando piano piano la democrazia. Ed è quello che sta succedendo nell’Unione europea, guarda caso con una tedesca sulla plancia di comando. Non sfugge agli osservatori che Ursula von der Leyen sta aggirando il Parlamento europeo, perché sa che il suo progetto di armamento dell’Europa verrebbe bocciato in Aula. Non siamo ancora all’Aula del Parlamento “sorda e grigia” ma siamo già a una presidente della Commissione europea che impone al Parlamento il proprio disegno, senza passare dal voto. Questo avviene mentre in Italia censurare anche le manifestazioni culturali legate alla Russia è ormai una normalità. Prepotenza, prevaricazione, imposizione, Parlamento aggirato e umiliato, mezzi d’informazione pagati dal potere, diffusione di ricostruzioni storiche balorde, intere categorie economiche penalizzate come avviene per gli agricoltori dell’Europa mediterranea e leccaculo in abbondanza. E’ in quest’atmosfera che è maturata l’esclusione di Georgescu che, da candidato alle elezioni nel suo Paese, vincerebbe ‘a redini basse’. Ormai nell’Unione europea calpestare la democrazia è normale. Germania e Italia: corsi e ricorsi storici…

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