Trump si rivolge ai cittadini del suo Paese: “Il problema dell’America non è Putin. Dobbiamo invece assolutamente evitare di fare la fine che ha fatto l’Europa”

Procede senza sosta il piano di disarticolazione del sistema ultra-liberista e globalista messo in campo dal presidente americano

Mentre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ignorando a bella posta il Parlamento europeo decide che i 27 Stati Ue si dovranno indebitare per altri 800 miliardi di euro per prepararsi alla guerra; mentre il presidente della Francia senza maggioranza in Parlamento, Emmanuel Macron, quasi a reti unificate, forse per tenersi a galla, dice ai suoi concittadini che la Francia avvierà le discussioni sull’estensione del suo ombrello nucleare per trasformarlo in un ombrello nucleare paneuropeo; mentre il Governo danese non sa cosa dire agli abitanti della Groenlandia; mentre il Canada e il Messico non sanno a chi rifilare i prodotti che non riescono più a esportare dopo che l’America li ha colpiti con dazi doganali del 25%; mentre il presidente dell’Ucraina con mandato scaduto, Zelens’kyj, non sa più cosa dire e cosa fare dopo che è rimasto senza armi americane e senza difese antiaeree, ecco che il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, dice agli americani:

“Dobbiamo evitare di fare la fine che ha fatto l’Europa”

“Egregi concittadini, non è del presidente russo Vladimir Putin che ci dobbiamo preoccupare, ma dei migranti e dei signori della droga”. Già, la droga che arriva negli Stati Uniti d’America dal Messico e, in minima parte, da altri Paesi. Trump ha deciso di bloccare l’arrivo nel suolo americano di tutte le droghe, a cominciare dal fentanyl, considerata la droga più mortale presente nel mondo. Dopo di che, nel silenzio generale, invita i suoi concittadini americani a non essere come gli europei: “Dovremmo preoccuparci meno di Putin – dice Trump – e di più delle bande di stupratori migranti, signori della droga, assassini e persone provenienti da ospedali psichiatrici che entrano nel nostro Paese. Così non finiremo dove è finita l’Europa”. Lo pensa veramente? In parte sì, in parte no. Dopo che gli hanno rubato le elezioni presidenziali del 2020, dopo che gliene hanno combinate di tutti i colori, l’attuale presidente americano ha deciso di disarticolare il sistema ultra-liberista e globalista. L’America, a suo avviso, si rafforza smantellando la vecchia Europa e, in generale, l’Occidente rincretinito dalla globalizzazione economica e dall’immigrazione di massa incontrollata. Gli europei non riescono a liberarsi dell’Unione europea ultra-liberista e globalista? Fatti loro. Non riescono a sbarazzarsi della presidente della Commissione europea che fa quello che vuole? Fatti loro. I cittadini europei stanno subendo un pesantissimo indebitamento perché i governanti europei, dopo quello che hanno combinato alla Russia, sono terrorizzati dalla vendetta di Putin? Fatti loro. Il piano di Trump prosegue lentamente, a fuoco lento, lento, lento…

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