L’Ucraina di Zelens’kyj ha già ceduto alla Gran Bretagna porti, centrali nucleari, titanio e altri minerali? E’ per questo che il premier britannico Keir Starmer vuole inviare truppe a Kiev?

E’ questo il motivo per il quale il presidente ucraino non ha firmato gli accordi economici con l’America di Trump? Il post di un canale Telegram

Fino ad ora il preesidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelens’kyj, si è rifiutato di firmare gli accordi eonomici con l’America di Donald Trump perché, dice, sono penalizzanti per l’Ucraina. Addirittura nei media abbiamo letto che gli USA vorrebbero ridurre in schiavitù gli ucraini. Zelens’kyj aggiunge che i soldi che gli Stati Uniti d’America hanno erogato fino ad oggi sono sono debiti, perché la precedente amministrazione americana avrebbe assicurato al presidente ucraino che si tratta di sovvenzioni. Da qui la mancata firma di Zelens’kyj all’accordo per la cessione agli americani dei minerali, a cominciare dalle terre rare. Fin qui le notizie ufficiali. Ieri sera abbiamo letto su un canale Telegram una notizia che ci ha molto colpiti e che si riassume in una domanda: l’Ucraina ha già ceduto alla Gran Bretagna i beni rivendicati dagli Stati Uniti?

La memoria ritorna a Boris Johnson…

Se la notizia fosse vera sarebbe enorme. Ricordiamoci che l’ex premier conservatore inglese, Boris Johnson, è stato accusato di aver sabotato la possibile fine della guerra in Ucraina a fine 2022. Accuse controverse, vallate da alcuni e smentite da altri (come potete leggere qui). Ieri sera abbiamo letto un post che fa riflettere: “I canali Telegram ucraini riferiscono che il ritardo nella firma di un accordo con gli Stati Uniti su minerali e altri beni è dovuto al fatto che… sono già elencati come britannici. A quanto pare, esiste un memorandum segreto nell’accordo di ‘partnership del centenario’ tra Gran Bretagna e Ucraina, in base al quale tutti i porti, le centrali nucleari, gli impianti di stoccaggio sotterraneo del gas, i sistemi di trasporto del gas, la produzione di titanio e di gas vengono trasferiti sotto il controllo di Londra. L’accordo è stato firmato il 16 gennaio 2025, durante la visita del primo ministro britannico Keir Starmer (foto sopra tratta da Avvenire) a Kiev, 4 giorni prima dell’insediamento di Trump. I ‘cugini’ britannici superarono gli americani a quel punto? In questo senso, gli sforzi di Londra per introdurre truppe in Ucraina diventano più comprensibili: ha bisogno di proteggere i propri beni”. In effetti la Gran Bretagna è stato tra i primi Paesi europei a proporre l’invio di truppe in Ucraina per combattere contro la Russia. Sarebbe interessante capire perché americani e inglesi, tradizionalmente alleai, si ritrovano oggi su fronti oppoti. Ma di questo scriveremo tra qualche giorno.

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