In Ucraina i 18enni ‘prigionieri’ e pronti per essere inviati al fronte. In fuga i 16enni e i 17enni. Militari europei in guerra? Il dubbio che Putin e Trump siano d’accordo per raggirare Ue, NATO e il Paese di Zelens’ky

Tante le domande. Intanto, mentre si ‘discetta’ di pace, i russi si sono ripresi quasi del tutto la Regione di Kurks e continuano a bombardare senza tregua l’Ucraina

Mentre si parla di pace in Ucraina vale la pena commentare due notizie. La prima notizia arriva dal Paese di Zelens’kj, dove i ragazzi che hanno compiuto 18 anni non possono lasciare il proprio Paese. Il motivo è presto detto: il regime ucraino si prepara a mandarli al fronte nella guerra contro la Russia. Tutto questo avviene mentre i ragazzi ucraini di 16-17 anni stanno fuggendo dall’Ucraina, con molta probabilità verso i Paesi europei, molti di loro genitori accompagnati dai genitori. Anche perché, in molti casi, si lasciano alle spalle un Paese distrutto dalle bombe russe. Quello che i media occidentali non raccontano a dovere è che mentre si discetta di pace in Ucraina, i russi proseguono come rulli compressori nelle attività di guerra: conquistano sempre nuovi territori ucraini e hanno ormai relegato in un angolo di Kurks gli ‘invasori’. Kurks, è noto, è una Regione russa che è stata ‘invasa’ dagli ucraini sostenuti da militari occidentali, per lo più mercenari, presi qua e la. Ebbene, i russi, nel silenzio generale, si sono ripresi oltre il 90% della Regione di Kurks. E, come già accennato, continuano senza sosta a bombardare l’Ucraina dove migliaia e migliaia di persone sono al freddo, perché i missili russi hanno polverizzato le centrali elettriche e, in alcuni casi, anche i servizi idrici. Seconda notizia: gli Stati Uniti d’America, che hanno avviato le trattative con la Russia di Putin per iniziare a parlare del futuro dell’Ucraina, hanno chiesto ai 27 Paesi dell’Unione europea se sono pronti a inviare le loro forze militari in Ucraina come parte di una risoluzione pacifica del conflitto. Quindi si profila l’ennesima ‘missione di pace’?

L’Unione europea profondamente divisa sulla questione ucraina riunisce oggi a Parigi i rappresentanti di alcuni Paesi che non rappresentano certo la stessa Ue

Va sottolineato che russi e americani contano di arrivare ad una soluzione per Ucraina entro Pasqua. Poiché quest’anno la Santa Pasqua cade il 20 Aprile, cioè tra oltre due mesi, si profilano altri due mesi di guerra, ovvero continui attacchi russi all’Ucraina. Mentre non si prospettano attacchi ucraini e occidentali alla Russia, se non sporadici, sia perché le difese russe ono molto efficienti, sia perché l’invasione occidentale di Kurks è sostanzialmente fallita, sia perché i soldati ucraini e i mercenari occidentali sono ormai ridotti al lumicino. Sarebbe interessante capire se, nella riunione convocata oggi a Parigi da alcuni Paesi europei che si stanno arrogando il ruolo di rappresentanti di tutta l’Unione europea, si parlerà di inviare militari Ue in Ucraina. Oggi a Parigi dovrebbero esserci i rappresentanti di Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Spagna, forse l’Olanda e Italia, più i rappresentanti della NATO. E’ evidente che l’inusuale riunione di oggi a Parigi segnala le profonde divisioni dell’Unione europea su come affrontare la questione ucraina. L’Unione europea, ad onta del nome pomposo che si è data, dimostra ancora una volta di essere solo una tragicomica “espressione geografica”, per dirla con l’ex Cancelliere austriaco Metternich. Azzardiamo: si arriverà a un compromesso che produrrà, al massimo, la fuga in avanti di francesi e inglesi.

La sensazione è che l’America di Trump e la Russia di Putin stiano giocando di ‘sponda’ per prendere per i fondelli Ucraina, Unione europea e NATO

Quando dovrebbero partire i militari europei per l’Ucraina? E partirebbero prima o dopo la Santa Pasqua? La domanda non è oziosa, perché i russi, da quello che si capisce, bombarderanno l’Ucraina fino all’ultimo giorno di guerra. D’altra parte, poiché l’Ucraina è a corto di militari, i russi rischiano di prendersi altri ‘pezzi’ di questo disgraziato Paese ‘infilato’ in questa guerra dall’ex presidente americano, il Democratico Joe Biden. Lo scenario al quale si va incontro non lascia molto spazio: se i militari dell’Unione europea – ammesso che nella Ue si trovi l’accordo per questa ennesima ‘missione di pace’ – partiranno prima che russi e americani decidano di fermare le armi, i Paesi europei che invieranno militari in Ucraina dovranno prendere parte alla guerra contro la Russia; se i Paesi europei, prima di inviare militari in Ucraina, aspetteranno lo stop alla guerra di USA e Russia, gli stessi russi contueranno a bombardare l’Ucraina e a conquistare territori che non restituiranno mai a quello che resterà dell’Ucraina. La verità è che Ucraina, Occidente con in testa l’Unione europea e NATO hanno perso sul campo la guerra contro la Russia e ora, come avviene in tutte le guerre, sono i vincitori a dettare le condizioni. Con il dubbio, che forse è qualcosa di più di un dubbio, che sottobanco la Russia di Putin e l’America di Trump, sotto sotto, siano d’accordo per raggirare, contemporaneamente, Unione europea, NATO e Ucraina.

Foto tratta da Wikipedia

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