Adesso nelle scuole elementari è arrivato anche ‘Marlon Bundo’, storia arcobalenica a ‘lieto fine’ di due coniglietti maschi che si sposano…

di Diego Fusaro

Bisogna illustrare alle nuove generazioni la sostituzione della famiglia tradizionale con la ridefinizione degli esseri umani come semplici consumatori sessuali secondo il proprio capriccio

A Pavia infuria la polemica per via delll’introduzione nelle scuole elementari del libro illustrato “Marlon Bundo”. Si tratta di una storia che affronta il tema dell’amore tra due coniglietti maschi al fine di sensibilizzare i bambini contro l’omofobia e sull’arcobaleno. Marlon Bundo – il protagonista della storia – è il coniglietto domestico di Mike Pence, vicepresidente Usa. Il coniglietto è innamorato di un altro coniglio maschio, Wesley, con il quale convolerà a nozze. Come dicevo, sta infuriando una forte polemica, che da Pavia si sta rapidamente espandendo all’Italia tutta. Si potrà dire, con ottime ragioni, che non sono queste le priorità del Paese e che la critica dovrebbe concentrarsi sui temi economici e sulle malefatte belliche. Lo facciamo ogni giorno, ma riteniamo utile richiamare l’attenzione anche su questo tema, che peraltro non è poi così marginale come a tutta prima può apparire.

Spazio al capitalismo di libero costume e di libero consumo

Si tratta infatti dell’ennesimo tentativo di ortopedizzare le nuove generazioni, naturalmente in senso liberalprogressista, di modo che introiettino fin dalla giovane età il paradigma dell’arcobaleno, ossia il necessario completamento ideologico della società del capitale sul piano dei costumi. Il capitalismo di libero costume e di libero consumo prevede infatti la neoliberalizzazione integrale del mondo della vita, dunque l’abbattimento di ogni limite in ogni sfera, del tutto in coerenza con la logica illogica della illimitata valorizzazione del capitale. Se, per dirla con Hegel, il sistema capitalistico produce la riduzione dell’intero mondo sociale a sistema dei bisogni planetario per atomi consumatori senza legami solidi e solidali, ne segue more geometrico che esso deve annientare ogni potenza etica, dalla famiglia allo Stato, passando per la sfera pubblica, i sindacati, la sanità e la scuola. Per quel che riguarda la famiglia, che – Hegel docet – è la maturazione della naturale e immediata attrazione tra i sessi diversi in una forma etica e progettuale, la sua distruzione passa per la ridefinizione degli esseri umani come semplici consumatori sessuali secondo il proprio capriccio. Libri come quello del coniglietto in questione servono ideologicamente a questo processo di neutralizzazione della famiglia e di liberalizzazione arcobaleno dell’immaginario delle nuove generazioni. La nostra è anche la prima epoca storica in cui nell’immaginario collettivo la sessualità sia del tutto disgiunta dalla sua funzione procreativa e ridotta a semplice strumento di piacere secondo il capriccio individuale del consumatore pansessualista.

Foto sopra tratta da Avvenire: la foto illustra la crisi dell’Occidente che non vediamo ma che c’è

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