Il nuovo Segretario di Stato americano Marco Rubio la prossima settimana sarà a Panama per definire la questione del Canale che collega oceano Atlantico e oceano Pacifico. Come reagirà la Cina?

Fino ad ora il nuovo presidente americano Donald Trump sta mantenendo gli impegni che ha assunto in campagna elettorale

“Il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio (sopra insieme con Trump: foto tratta da Avvenire), farà la sua prima visita all’estero a Panama”. Lo racconta Fox News, citando Politico, quotidiano statunitense che ha sede ad Arlington CountyVirginia, giornale che si occupa principalmente di politica. L’arrivo di Rubio a Panama è previsto per la prossima settimana. La notizia viene ripresa da un canale Telegram che per noi è una fonte preziosa di informazioni. La visita a Panama di Rubio non è casuale. In campagna elettorale Donald Trump ha detto che, una volta eletto presidente, gli Stati Uniti d’America avrebbero preso il controllo del Canale di Panama. Per la cronaca, si tratta di “un’opera idraulica artificiale che attraversa l’istmo di Panama in America centrale, collegando l’oceano Atlantico con l’oceano Pacifico. Lungo 81,1 km compresi i prolungamenti in mare, profondo al massimo 12 m, e largo tra i 240-300 m nel lago Gatún e i 90-150 m nel tratto del taglio della Culebra, permette di evitare la circumnavigazione dell’America meridionale senza dover arrivare allo stretto di Magellano o ancora più a sud a Capo Horn, evitando il passaggio nel burrascoso canale di Drake” (tratto da Wikipedia: qui per esteso l’articolo). Sarà interessante capire come reagirà la Cina, che, secondo alcuni osservatori, avrebbe messo le mani sul Canale di Panama: cosa che il Governo cinese nega. Vedremo come finirà. Trump farà la stessa cosa con la Groenlandia, con il Canada e con il Regno Unito? Si tratta di Stati che potrebbero entrare a far parte degli Stati Uniti d’America o legarsi in modo stretto agli USA. Di fatto, Trump, fino ad ora, sta mantenendo gli impegni che ha assunto in campagna elettorale con gli elettori.

La nuova amministrazione americana, bloccando il confine con il Messico, sta infliggendo un colpo durissimo ai ‘cartelli’ della droga che ora avranno difficoltà a entrare negli Stati Uniti

A pochi giorni dal sui insediamento alla Casa Bianca il nuovo presidente ha firmato oltre 40 ordini esecutivi. Tra le decisioni già assunte dal nuovo presidente americano c’è il ‘congelamento’ dello stop a TikTok; l’attenzione verso il  Global tax deal dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) con l’obiettivo di rallentare, se non di fermare, la corsa al ribasso nella concorrenza fiscale globale; lo stop alla ius soli ovvero il riconoscimento della cittadinanza americana automatica per i figli i immigrati illegali; sempre in materia di immigrazione, la nuova Amministrazione Trump ha già inviato 10 mila militari al confine con il Messico per bloccare gli immigrati; questa mossa rappresenta un colpo durissimo per le organizzazioni che esportano droga negli Stati Uniti d’America: il giro di affari è di decine e decine di miliardi di dollari annui, con danni enormi non soltanto per i ‘cartelli’ sudamericani ma anche per le organizzazioni criminali che operano in America, spesso protette dalla politica e non soltanto dalla politica.

Il nuovo Segretario per la Salute, Robert Kennedy junior, vuole fare luce sui soggetti che si sono arricchiti durante la pandemia andando a scovare i soldi nelle banche dove sono stati depositati

Come abbiamo già scritto nei giorni scorsi, il presidente Trump ha deciso di far uscire gli USA dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), braccio operativo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Il ‘divorzio’ dall’OMS è una sorta di anticipo della linea di chiarezza che la nuova amministrazione americana terrà verso le multinazionali farmaceutiche che da anni controllano la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità. Con molta probabilità, assisteremo a uno scontro durissimo tra il Segretario alla Salute della nuova amministrazione americana (l’equivalente del Ministro della Salute-Sanità), Robert Kennedy junior, e il mondo dei grandi affari legati alle medicine e ai vaccini. Kennedy, che nella vita fa l’avvocato, ha già vinto alcune cause proprio sui vaccini. Nei giorni scorsi è venuta fuori la notizia che circa 17 mila medici americani hanno raccolto le firme contro la nomina di Kennedy junior al vertice della sanità americana. Un autogol, perché lo stesso nei Segretario alla sanità ha risposto di avere già avviato un’indagine sui soldi e sui conti correnti dei soggetti che hanno operato e operano nella sanità americana, con riferimento, anche, ai conti correnti off-shore. Da qui il panico…

Con Trump finisce in America la ‘bordelliata’ gender

Tra gli altri provvedimenti assunti dal presidente Trump, la revoca del target del 2030 per le automobili elettriche; il Golfo del Messico che è stato chiamato Golfo di America (per inciso, il nuovo presidente statunitense vuole ‘ridisegnare’ i rapporti con il Messico, soprattutto per bloccare definitivamente il passaggio di migranti e droga da questo Paese e, in generale, per fermare tutti gli ingressi illegali di migranti dal confine Sud utilizzando anche i rimpatri; una manovra sui dipendenti federali che sono considerati da Trump politicizzati; il ritiro dell’America dall’accordo sul clima siglato a Parigi; il ritorno ai due sessi, maschio e femmina, con l’eliminazione della cosiddetta “ideologia di genere”, ovvero i maschi che dicono di essere donne e viceversa; e il blocco di 78 ordini esecutivi firmati dalla precedente Amministrazione del Democrartico Joe Biden. Insomma, ciò che Trump ha promesso in campagna elettorale si sta materializzando a ritmi sostenuti. E siamo solo all’inizio.

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