Il Presepio compie ottocento anni. Ideato a Greccio da San Francesco d’Assisi è la dolcezza del piccolino che ci fa rivivere magicamente le nostalgie dell’infanzia

di Frate Domenico Spatola

Sempre con noi. Buon Natale a tutti

Questa notte. Fu ideato a Greccio nel Natale del 1224, da Francesco d’Assisi, reduce da un viaggio in Terra Santa. Volle visibilizzare, perpetuandolo in Italia e nel mondo, stesso racconto che fu a Betlemme. Aveva constatato insidioso il viaggio per i pellegrini. Ne volle facilitare emozione. Un tale Giovanni mise a disposizione stalla e animali. Tutto doveva essere conforme all’originale. Fedeli del circondario, felici accorsero, con fiaccole e candele accese. Cantarono nenie, e Francesco a mezzanotte, in abito diaconale, alzò a beneficio dei presenti il Bambino che aveva tra le braccia. Qualcuno giurò di averlo sentito vagire, dunque vero e in carne ed ossa. Altri però dubitarono e lo fanno ancora. Personalmentr credo che l’amore fa miracoli e quello di Francesco andava in quella direzione. L’amore per Gesù gli faceva personalizzare gli aspetti della sua umanità. Ritorna Gesù in ogni culla, e la più povera gli è congeniale. Del nome del bambino, da Francesco pronunciato, scrisse il cronista: “Dava dolcezza”. Quel ricordo oggi risveglia il piccolino in noi. Sopito e mai cresciuto, ma che magicamente rivive sognante nostalgie di infanzia.

Foto tratta da La Luce di Maria

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