Attentato terroristico in Germania, altre bombe a Gaza e missili a Kiev. Nessuna tregua anzi gli hacker russi hanno attaccato e distrutto il Sistema Informativo Nazionale dell’Ucraina

Come interpretare l’attentato terroristico a Magdeburgo? Il terrorismo sta arrivando anche in Europa?

Tre le notizie rilevanti nelle ultime ore. Prima notizia: a Gaza gli israeliani continuano a bombardare. Dicono di aver colpito luoghi dove si nascondevano esponenti di Hamas. Ma, a quanto pare, ci sono morti tra i civili. Nulla di nuovo sotto il sole. Seconda notizia: attentato terroristico in Germania, per la precisione a Magdeburgo, in Sassonia (foto sopra tratta da Il Fatto Quotidiano). Un’automobile si è catapultata tra la gente che affollava un mercatino di Natale. Non si sa quante sono state le vittime. C’è chi dice che ci sarebbero due morti e una sessantina di feriti, di cui una quindicina gravi. E’ probabile che il numero delle vittime sia maggiore. Terza notizia: i russi hanno bombardato in modo pesante Kiev, la capitale dell’Ucraina. Da quello che si legge qua e là, non si sarebbe trattato di una risposta all’assassinio del generale russo Igor Kirillov ma una replica a bombardamenti che hanno colpito la Russia.

Se la nostra previsione risulterà esatta, ci sarà un altro mese pieno di guerra, in Medio Oriente e in Ucraina. L’assassinio del generale russo Kirillov preclude le trattative per il cessate il fuoco

Cosa dedurre da queste tre notizie? In primo luogo che, con molta probabilità, non ci sarà alcuna tregua in Medio Oriente e nella guerra in Ucraina fino al giorno in cui, alla Casa Bianca, si insedierà il nuovo presidente americano, Donald Trump. Insomma, di tregua, e non di pace, si comincerà a parlare dopo il 20 Gennaio 2025. Se la nostra previsione risulterà esatta, ci sarà un altro mese pieno di guerra, in Medio Oriente e in Ucraina. Dal 20 Gennaio in poi inizieranno le trattative che non saranno facili. Se a Gaza, bene o male, le trattative dovranno essere intavolate, non è detto che ciò accada in Ucraina, dove i russi stanno avanzando su tutta la linea. L’assassinio del citato generale russo Kirillov ha precluso qualunque trattativa per un’eventuale tregua. Non solo i russi continueranno ad avanzare in Ucraina, ma dobbiamo anche aspettarci una risposta della stessa Russia all’assassinio di Kirillov. Di che tipo? Potrebbero manifestarsi attentati terroristici a ripetizione nelle città occidentali o un atto eclatante. La prima opzione sembra la più probabile.

Gli hacker russi hanno attaccato e distrutto il Sistema Informativo Nazionale dell’Ucraina

Intanto registriamo una notizia di queste ore: stando a quanto leggiamo su un canale Telegram, gli hacker russi XakNet hanno attaccato il Sistema Informativo Nazionale dell’Ucraina. Sarebbe stato colpito “il Registro statale unificato di tutte le organizzazioni e individui, tutti i tipi di proprietà, tribunali, debitori, condannati, procure, eredità, documenti notarili, documenti del Ministero della Giustizia, atti di stato civile dei cittadini, ipoteche, transazioni media, banche dati personali, e altro. Tutti i database sono stati scaricati attentamente. Inoltre, a seguito dell’attacco al NAIS, gli hacker sono entrati nell’infrastruttura del Ministero della Giustizia ucraino scaricando un’enorme quantità di dati. Il volume totale di dati è di oltre 1.000.000.000 di righe. Poi, si è deciso di cancellare tutte le informazioni disponibili”. Come si può notare, non c’è alcuna voglia, da èarte dei russi, di trattare per una tregua.

L’eventuale “forza di interposizione” di NATO e Unione europea in Ucraina è una balordaggine allo stato puro

Va fatta anche chiarezza sull’ultima balordaggine ‘europeista’ di queste ore. Mentre la guerra in Ucraina è in corso, mentre i russi avanzano inesorabilmente, i ‘geni’ dell’Unione europea pensano di inviare truppe in Ucraina, “dopo la fine della guerra”, aggiungono. Discorsi inutili, perché la Russia ha già vinto sul campo e l’unica “pace” che arriverà in Ucraina si materializzerà quando i russi avranno completato l’occupazione di questo Paese. Ovviamente, se i russi si prenderanno una parte consistente o tutta l’Ucraina, la prima condizione per evitare una nuova guerra sarà la demilitarizzazione dei confini dell’Ucraina, non certo la militarizzazione di tale area! Pensare di far stazionare truppe NATO e truppe dell’Unione europea come “forze di interposizione” significherebbe proseguire la guerra tra Occidente e Russia. Non possiamo che condividere la posizione russa espressa in un canale Telegram: “C’è qualcuno in Russia che potrebbe mai accettare di porre fine alla guerra a condizione di avere poi decine di migliaia di soldati di Paesi NATO in Ucraina? Se è un modo per non far finire mai la guerra credo sia studiato molto bene“. Ineccepibile.

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