Mentre a Milano, a Roma e in altre città italiane si censurano le manifestazioni culturali russe nella Città dello Stretto oggi si presenta un volume sulla “Cosmonautica sovietica a Messina”

Come sempre dalla Sicilia arriva una bella lezione di tolleranza e di amore per la cultura alla faccia del censori italici del nostro tempo. Un’iniziativa voluta dalla Città Metropolitana di Messina

A Milano, a Roma e in altre città italiane sembra facciano a gara nel censurare le manifestazioni culturali che coinvolgono la letteratura e, in generale, l’arte russa. Oltre a bloccare i convegni su Fëdor Dostoevskij – uno degli scrittori più noti al mondo – adesso si bloccano pure gli incontri sulle traduzioni delle opere letterarie russe. Se l’Italia ha scelto la via della censura, non altrettanto possiamo dire della Sicilia, dove l’ostracismo verso la Russia, per fortuna, non domina il panorama culturale. Un comuncato annuncia che nel pomeriggio di oggi (inizio ore 16 e 30) , a Messina, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, verrà presentato il libro di Marco Donato dal titolo “La cosmonautica sovietica a Messina”, edito da Giambra. E’ importante sottolineare che la manifestazione culturale è voluta dalle istituzioni amministrative e culturali messinesi. “Ad introdurre i lavori – leggiamo in un comunicato – sarà la dirigente della VII Direzione ‘Servizio Cultura’ della Città Metropolitana di Messina, Anna Maria Tripodo, mentre a dialogare con l’autore saranno le responsabili della Biblioteca ‘Giovanni Pascoli’, Rosaria Landro, e dell’Archivio Storico, Tiziana Ruggeri“.

La genesi del volume

Nel comunicato si racconta anche la genesi del volume che verrà presentato oggi. “Nell’Aprile del 1988, la Fiera Campionaria Internazionale di Messina firmò un contratto di collaborazione con l’Accademia di Scienze dell’URSS, ottenendo così la possibilità di poter esporre, nell’Agosto dello stesso anno, la stazione lunare sovietica Luna-24. Questo evento aprì la strada ad un’importante collaborazione di carattere scientifico tra la Fiera di Messina e le istituzioni sovietiche; al punto che, la Città dello Stretto divenne una meta privilegiata per i cosmonauti. Quest’importante collaborazione scientifica continuò anche nel 1989, con l’apertura di una mostra antologica sulle ricerche spaziali in Unione Sovietica. Il rapporto di collaborazione raggiunse il suo apice nell’Agosto del 1995; quando, all’interno della Fiera Campionaria Internazionale di Messina venne esposto il Landing Model: navicella spaziale con cui i cosmonauti russi facevano ritorno sulla Terra. Pertanto, lo scopo di questo libro è quello di raccontare un pezzo importante della nostra storia cittadina attraverso fotografie e documenti inediti. Oltre ad affrontare i temi trattati nella sua ultima opera, Marco Donato proporrà una riflessione sul testo 1908 Marinai russi a Messina, edito nel 1988 a cura di Vittorio Di Paola”.

I russi sono stati i primi a prestare soccorso ai cittadini messinesi nelle ore successive al terribile terremoto del 1908

Per la cronaca, va ricordato che quando Messina, nel 1908, venne colpita dal terribile terremoto (e dal maremoto) i primi a prestare soccorso alla popolazione furono i russi. Allora al Governo dell’Italia c’era lo ‘statista’ Giovanni Giolitti, al quale del Sud e della Sicilia non gliene poteva fregare di meno. Per il Governo Giolitti il Sud e la Sicilia non erano altro che colonie da sfruttare e, magari, da utilizzare, al tempo delle elezioni, per portare in Parlamento i sodali dello stesso Giolitti con artifizi e raggiri. Non stiamo raccontando nulla di nuovo: trovate tutto nel celebre volume Il ministro della malavita scritto dal grande meridionalista Gaetano Salvemini. Tornando all’argomento di questo articolo, i messinesi, nei primi due giorni dopo il sisma, si ritrovarono i russi ad aiutarli, non certo l’Italia. Logico che a Messina sia rimasto il ricordo positivo della Russia.

La cultura vince sempre contro la stupidità

“L’autore – leggiamo sempre nel comunicato – è uno studioso di storia della presenza russa in Italia. Nel Novembre del 2018, con il sostegno dell’Università di Messina e dell’Università dell’Amicizia dei popoli di Mosca (RUDN), pubblica il suo primo articolo sull’icona della Madre di Dio di Kazan. Successivamente, nel Maggio del 2021 e nel Settembre del 2022, partecipa, presso il Centro russo di scienza e cultura di Roma, alle finali del progetto internazionale Italia ‘Strade russe’. Durante la prima edizione, ottiene il primo premio per aver realizzato la miglior ricerca di carattere storico-scientifico, presentando, in collaborazione con degli studenti dell’Università di Ryazan, uno studio sull’immunologo russo Ilya Mecnikov. Mentre, per l’edizione del 2022, presenta uno studio sulla presenza dell’ammiraglio Fyodor Ushakov in Sicilia. Infine, nel febbraio 2024, inaugura a Messina la sua prima mostra fotografica dal titolo ‘Le chiese russe in Italia’”.

Foto Wikipedia

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