La nuova strada Palermo-Agrigento verrà completata entro il 31 Dicembre o ‘Agrigento Capitale della Cultura 2025’ verrà celebrata con la strada dove a causa di continui incidenti si contano i morti?

Appena tre mesi fa le ‘autorità’ si sono impegnate pubblicamente ad aprire al traffico il nuovo collegamento stradale tra il capoluogo siciliano e la Città dei Templi. Speriamo che sia così, perché nell’Agrigentino non c’è un aeroporto e i collegamenti ferroviari sono carenti

Nella seconda metà degli anni ’80 del secolo passato la strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento venne ribattezzata “La strada della morte”. Percorrerla era una mezza odissea. Gli incidenti e i morti erano una costante. A distanza di oltre quarant’anni non è cambiato niente, se è vero che in queste ore si piangono due ragazzi deceduti a causa di un incidente proprio su questa strada. Hanno perso la vita due ventenni, Ruben Saccio e Samuele Cusimano. Prima ci sono stati altri incidenti con altri morti (qui un articolo). Appena tre mesi fa le ‘autorità’ avevano affermato che entro la fine di quest’anno la nuova strada a scoorrimento veloce Palermo-Agrigento sarebbe stata completata. Anche perché il prossimo anno Agrigento è la Capitale della Cultura 2025 e sembra quasi logico completare un’arteria stradale per collegare la Città dei Templi con il capoluogo della Sicilia. Riprendiamo una dichiarazione rilasciata a PALERMOTODAY dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, nel giorno in cui si inaugurava l’apertura di 8 km di questa strada. Era il Settembre scorso.

Gli impegni di tre mesi fa

“Con l’apertura, oggi, di questo tratto – diceva tre mesi fa l’assessore regionale Aricò – ci si avvia verso la totale fruibilità della Palermo-Agrigento che sarà totalmente accessibile entro il 2024: si concretizza così un impegno preso dal governo Schifani (Renato Schifani, presidente della Regione siciliana ndr) e dall’Anas al momento dell’insediamento. L’intervento compiuto è un’opera strategica che rientra nell’ambito dei lavori per l’ammodernamento di questa strada e, in particolare, del tratto Palermo-Lercara Friddi, a doppia carreggiata. Rendere fruibile l’accesso e i collegamenti nel cuore della Sicilia verso Agrigento entro la fine di quest’anno rappresenta un obiettivo chiave per il Governo regionale.  Dal 2021 è iniziata una ripresa delle attività di cantiere che ha consentito il completamento e l’apertura al transito di nuove parti di tracciato stradale ammodernato e l’alleviamento del traffico. È una risposta ai siciliani che attendono questa strada di collegamento da oltre un decennio, ma anche un obiettivo fondamentale in prossimità dell’avvio dell’anno 2025 di ‘Agrigento Capitale italiana della Cultura’ e degli appuntamenti a seguire, come il Giubileo 2025 che porteranno nel territorio agrigentino migliaia di turisti e pellegrini (qui per esteso l’articolo).

Sei anni fa lo spettacolo, sulla Palermo-Agrigento, era indecente

Siamo arrivati a metà Dicembre 2024 ma ancora non abbiamo sentito parlare del completamento dei lavori su questa strada. Registriamo, invece, quanto va in scena dagli anni ’80 ad oggi: incidenti e morti. Non abbiamo motivo per non credere che entro il 31 Dicembre di quest’anno la nuova strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento verrà completata. A questo punto, ci sembra quanto mai opportuno raccontare la storia di questa strada. Sei anni fa, davanti ai ritardi nella realizzazione di questa arteria stradale, abbiamo chiesto a un professionista che conosce molto bene la storia delle autostrade e delle strade della Sicilia di fare il punto della situazione sulle grandi opere stradali della nopstra Isola allora come oggi con i lavori ancpra in corso. Ribadiamo: l’approfondimento risale a sei anni fa, quando Alfio Di Costa, ingegnere, ha descritto così i lavori della nuova autostrada Palermo-Agrigento in un’inchiesta pubblicata da I Nuovi Vespri:

Un miliardo di euro è volato via solo per il tratto di strada che va da Bolognetta a Lercara Friddi

Palermo-Agrigento. Probabilmente qualcuno voleva progettare, nei primi anni ’50 del secolo passato, l’autostrada Agrigento-Palermo che, riprendendo il percorso delle Strade Statali 121 ‘Catanese’ da Villabate al Bivio Manganaro e S.S. 189 ‘Valle dei Platani’ da bivio Manganaro fino ad Agrigento, collegava i due capoluoghi. Spesso, ahimè, in Sicilia si inizia con il progettare una chiesa e si finisce per realizzare una sagrestia: credo proprio che, con la Palermo-Agrigento, sia accaduto questo. Il percorso lungo circa 120 km è fra i più trafficati di Sicilia e spesso definita ‘la scorrimento veloce della morte’. Risente, a mio modo di vedere, oltre che di una progettazione vecchia e non adeguata nemmeno al tempo della stessa progettazione, di grandi problemi di sicurezza e di svincoli progettati e realizzati in modo assurdo; di ‘trazzere’ e di strade provinciali che si immettono direttamente nel percorso. Quest’opera ha visto impegni di spesa spropositati con risultati scadenti. Basti pensare che solo per il rifacimento del tratto che va da Lercara Friddi a Bolognetta – è storia di questi anni – è stato speso oltre un miliardo di euro! Templi biblici, sprechi e anche errori. Un esempio fra tutti: la realizzazione del viadotto Scorciavacche, inaugurato prima del Natale del 2013 e crollato parzialmente dopo sette giorni per problemi strutturali. Tutt’ora in questa strada ci sono lavori in corso. La nuova strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento doveva essere completata entro il 2016. Non credo che ad oggi qualcuno ne possa prevedere la data del suo completamento e se sarà veramente una superstrada o uno scorrimento veloce sicuro e moderno; se pensiamo che chi la percorre deve preventivare oltre due ore per arrivare da Agrigento a Palermo e viceversa, ebbene, abbiamo detto tutto!”.

Possibile che i ritardi incredibili nella realizzazione di questa strada e il fiume di denaro pubblico speso non susciti l’interesse di alcuna ‘autorità’? E’ lecito pensare che i protagonisti di questa storia siano intoccabili?

Sono passati sei anni e al miliardo di euro volato via solo per realizzare il tratto che va da Bolognetta a Lercara Friddi si sono aggiunti altri 375 milioni di euro. L’1 Gennaio 2025 vedremo la nuova strada Palermo-Agrigento completata? Ci auguriamo di sì, nella speranza di non dovere più contare i morti di questa strada. Ci chiediamo e chiediamo: qualcuno ha fatto i conti di quanto sia costata fino ad oggi la nuova strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento? Possibile che nessuna ‘autorità’ sia interessata a questa vicenda in tutti i suoi particolari, a comincoare dagli aspetti economici e finanziari? E’ normale che la realizzazione di una sttrada di 120 km debba durare decenni? E’ normale spendere tutto questo denaro pubblico senza che nessuno chieda conto e ragione di come sono stati spesi questi soldi pubblici? Il centrodestra, che è al Governo dell’Italia, porta avanti la riforma della Giustizia. Non sarebbe il caso che lo stesso Governo di Giorgia Meloni faccia luce sulle grandi e ultra-decennali ingiustizie che stanno dietro i ritardi nella realizzazione di questa strada costata fino ad oggi una barca di soldi pubblici? Chi c’è dietro questa storia? Chi sono questi potenti intoccabili?

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