La Trasfigurazione: “Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro”

di Frate Domenico Spatola

14 Dicembre 2024, sabato della Seconda settimana di Avvento: Matteo 17, 10-13

I discepoli, sul monte, avevano assistito alla Trasfigurazione. Era la condizione che, in modo definitivo, Gesù avrebbe raggiunto dopo la morte in croce. Essi avevano visto il profeta Elia accanto a Gesù. Incuriositi vollero sapere se gli Scribi, i maestri di Israele, avevano ragione. Essi, rifacendosi alla profezia di Malachia, sostenevano che, prima del Messia sarebbe venuto Elia, per ristabilire ogni cosa. Gesù confermò spiegando però che Elia era già venuto, ma non in forma trionfale come lo attendevano, perciò non lo hanno riconosciuto per convertirsi, e ne hanno fatto quel che ne hanno voluto. Lo hanno infatti imprigionato e fatto decapitare. Compresero che aveva parlato di Giovanni Battista. Egli con il suo martirio completava la serie di tutti i profeti che lo avevano preceduto, e annunciava la stessa fine del “Figlio dell’uomo, che dovrà soffrire per opera loro”.

Tratto da di briciole di Vangelo

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