L’attacco alla Siria serve anche per distogliere l’attenzione internazionale dalla sconfitta dell’Occidente in Ucraina dove 5 milioni di cittadini stanno lasciando il proprio Paese dirigendosi verso l’Europa

In realtà i profughi ucraini che si stanno spostando in Europa – Polonia e Germania in testa – potrebbero essere molti di più di 5 milioni. Scappano perché i russi hanno distrutto con le bombe le centrali elettriche e il freddo rischia di ucciderli

Stamattina abbiamo pubblicato la prima puntata di approfondimento sull’invasione della Siria da parte di gruppi ribelli appoggiati dall’Occidente (che potete leggere qui). L’attacco alla Siria è stato deciso nella speranza che la Russia allenti la pressione sull’Ucraina: cosa che non sta avvenendo. Gli occidentali stanno utilizzando anche armi non convenzionali. Questo potrebbe aprire la strada all’uso di armi nucleari. In questo momento l’apertura di un nuovo fronte di guerra in Siria provocherà disperazione e drammi in questo Paese, ma non avrà alcun effetto sulla guerra in Ucraina dove i militari ucraini e i mercenari pagati dall’Occidente sono in buona parte in fuga. L’Ucraina ha chiesto militari all’Unione europea, ma se la presidente della Commissione europea appena rieletta, Ursula von der Leyen, dovesse dire sì a tale proposta succederebbe un gran casino e la Ue andrebbe in frantumi. Francia, Polonia e altri Paesi dell’Est e del Nord Europa sarebbero propensi a dichiarare la guerra alla Russia e, magari, a utilizzare armi atomiche. La Francia non vuole perdere il controllo delle colonie in Africa, dove Cina e Russia sono ormai preponderanti. I governanti dei Paesi dell’Est e del Nord Europa dicono di temere l’invasione della Russia: in realtà temono una guerra economica che li vedrebbe perdenti. La paura e l’odio, certe volte, obnubilano il cervello. Tutti gli altri Paesi Ue sono contrari alla guerra contro la Russia. Forniscono soldi e armi a Kiev e si fermano lì. (Sopra, un’immagine della Siria: i punti contrassegnati sono sotto il controllo dall’Esercito Nazionale Siriano – Foto tratta da Telegram)

L’Ucraina è a corto di soldati in buona parte uccisi dai russi. La Ue non vuole fornire militari. Così il Governo ucraino ha abbassato la leva militare da 25 anni a 18 anni

In questo scenario il Governo ucraino, a corto di soldati, ha deciso di abbassare la leva militare da 25 anni a 18 anni. Vi lasciamo immaginare cosa sta succedendo nelle famiglie ucraina con figli di età compresa da 18 e 25 anni: in pratica, stanno scappando dal loro Paese, complice il fatto che è arrivato l’Inverno, c’è freddo e i russi hanno distrutto la stragrande maggioranza delle centrali elettriche ucraine. Sulla rete si legge che 5 milioni circa di ucraini in queste ore stanno invadendo l’Europa, a cominciare da Polonia e Germania. In realtà, gli ucraini in fuga dal proprio Paese, ormai ridotto in buona parte in cenere, sono molti di più di 5 milioni. Sta succedendo quello che il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha cercato di evitare in tutti i modi: il massiccio arrivo di profughi ucraini in Germania dove si voterà il prossimo Febbraio. Già i ‘populisti’ tedeschi sono in ascesa, con l’invasione di profughi ucraini le ‘destre’, come vengono chiamati con disprezzo dagli ‘europeisti’, si prenderanno la maggioranza assoluta del Parlamento tedesco. Un casino politico totale.

Si parla di un possibile colpo di Stato in Siria da parte degli invasori. Un colpo di Stato sotto le bombe russe?

Mentre l’Unione europea sta affrontando nel silenzio dei media l’invasione di ucraini per non allarmare la popolazione, mentre i gruppi foraggiati dall’Occidente invadono la Siria, la Russia ha aperto, senza scomporsi, un secondo fronte di guerra nella stessa Siria. Con molta probabilità, il presidente della Russia, Vladìmir Putin, ha messo nel conto questa mossa: non a caso, nelle scorse settimane, a dare manforte ai russi sono arrivati i militari della Corea del Nord. Va sottolineato che in Siria la guerra iniziata dagli americani nel 2011 con il citato presidente USA Obama non è mai finita. Sono sempre attivi vari gruppi che cercano di colpire l’attuale presidente della Siria, Bashar al-Assad. Uno di questi gruppi è l’Organizzazione per la liberazione del Levante” o “Comitato di liberazione del Levante conosciuta come Hay’at Tahrir al-Sham (HTS). Da quello che si capisce, dovrebbe essere questa organizzazione a provare a mettere in atto un colpo di Stato in Siria. Anche questa eventuale mossa sembra sia stata messa nel conto da Putin: non a caso il presidente della Siria, Bashar al-Assad, si trova già in Russia. Non sappiamo quali saranno le mosse della Russia, della Cina e dei Paesi del BRICS. Insomma, la Russia non è sola in questa nuova guerra, come non lo è stata nella guerra in Ucraina. In un canale Telegram leggiamo che “Grandi colonne di equipaggiamento militare con combattenti sciiti si stanno muovendo verso il confine siriano dall’Iraq. Si tratta delle Forze di mobilitazione popolare filo-iraniane (incluso Kataib Hezbollah), forze paramilitari sciite create in Iraq per combattere l’ISIS. In precedenza hanno già preso parte alla guerra contro le bande in Siria al fianco di Assad” (foto sopra tratta da Telegram).

L’attacco alla Siria sta unificando le forze anti-occidentali

Da quello che si intuisce, in questo momento la priorità dei russi è la conquista di tutta l’Ucraina, mettendo in fuga la popolazione verso l’Europa dove nei prossimi mesi si attende il caos. Ciò non significa che i russi e i suoi alleati abbandoneranno la Siria: al contrario, sono già iniziati i bombardamenti. Leggiamo su un canale Telegram: “Russi in Siria hanno deciso di fare tabula rasa e non si fermano neanche di notte. Le forze aerospaziali russe stanno riducendo in carne macinata colonne e cluster di jihadisti in Siria L’aviazione bombarda obiettivi nelle province di Aleppo, Idlib e Hama. I terroristi stanno già urlando che presenteranno denuncia all’ONU”. Non sappiamo se le cose stiano in questi termini: se così forsse significherebbe che gli invasori della Siria non hanno previsto una contraerea per difendersi dai russi: beh, invadere la Siria per effettuare un colpo di Stato senza potersi difendere dagli attacchi che arrivano dal cielo sarebbe una follia! Tra l’altro, l’attacco alla Siria sta unificando le forze anti-occidentali: gli SDF Curdi (Afrin/Rojava) e Hezbollah si sono uniti ad all’esercito di Assad e ai militari russi e hanno lanciato una controffensiva. In Siria stanno arrivando anche militari iraniani e iracheni. Come per la balora invasione nella regione russa di Kurks, che si sta concludendo in un fallimento, anche l’invasione della Siria sembra un illogico azzardo degli occidentali.

Seconda puntata/ Continua

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