Ai Sadducei che non credevano nella risurrezione Gesù risponde che Dio è “il Dio dei vivi e non dei morti” ricordando che così si era rivelato a Mosè

di Frate Domenico Spatola

23 Novembre 2024, Sabato della XXXIII settimana del tempo ordinario: Luca 20, 27-40

Dell’aldilà non avevano nostalgia i Sadducei. Troppo ricchi per pensare a una vita, migliore e più agiata di quella che facevano. Per loro, dopo la morte, c’era soltanto lo Sheòl, ossia il niente. A Gesù posero la domanda, per ridicolizzare i conflittuali farisei, che sostenevano che solo i giusti, alla fine della Storia, sarebbero risuscitati per rifare la vita di prima. Perciò, con ironia i Sadducei posero a Gesù il quesito sulla donna rimasta vedova del primo marito e senza figli. Per Legge (“levirato”) scritta da Mosè, doveva sposare i fratelli di lui, per dare una discendenza al marito morto. Per mala sorte, nessuno dei sei cognati la rese madre. “Alla risurrezione, di tutti e sette i fratelli, di chi sarà moglie?”. Si risuscitava infatti per rifare la stessa vita di prima. Nel rispondere ai Sadducei, Gesù smantellò anche la teoria dei farisei. Chi muore ed è degno della vita futura, non sposerà perché non morrà più, come gli angeli. Aggiunse, per i Sadducei che non credevano nella risurrezione, che Dio è “il Dio dei vivi e non dei morti”, tale infatti si rivelò a Mosè dal roveto ardente.

Foto tratta da Unità Pastorale San Salvaro

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