Corte Penale Internazionale, Tribunale Internazionale dell’Aja come l’ONU, il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione europea non hanno più senso in un mondo multipolare

Piaccia o no, ma le due giurisdizioni internazionali che hanno messo sotto accusa Putin e Netanyhau sono espressione del cosiddetto Occidente industrializzato che oggi, alla fine, conta solo un miliardo di persone su 8 miliardi di abitanti della Terra

Che effetti hanno sortito i provvedimenti adottati della Corte Penale Internazionale contro il presidente della Russia Vladìmir Putin e dal Tribunale Internazionale dell’Aja contro il capo del Governo israeliano Benjamin Netanyahu? Nel primo caso, i russi stanno letteralmente umiliando non l’Ucraina ma tutto il cosiddetto Occidente industrializzato al gran completo vincendo la guerra in Ucraina su tutta la linea; nel secondo caso Israele ha intensificato i bombardamenti in Libano e a Gaza e potrebbe iniziare a fare chiarezza con la missione UNIFIL dell’ONU, organizzzazione ormai sputtanata a tutti i livelli. I vertici di queste due Magistrature internazionali non riconosciute da tutti i Paesi del mondo si premurano un giorno sì e l’altro pure di precisare che le loro decisioni non sono politiche. Ma è così? Nel caso di Netanyahu si fa fatica, molta fatica a non pensare a un’iniziativa politica. Infatti, se all’indomani della strage del 7 Ottobre 2013 il Tribunale Internazionale dell’Aja avesse adottato provvedimenti contro Hamas, oggi sarebbe un’istituzione giudiziaria più credibile. Ma così non è stato. I signori dell’Aja solo dopo che si è consumata la reazione furibonda di Israele si sono decisi a intervenire. Gli oltre mille e 200 cittadini israeliani inermi ammazzati da Hamas il 7 Ottobre dello scorso anno non bastavano per giustificare un intervento del Tribunale Internazionale dell’Aja? C’era bisogno di arrivare a oltre 40 mila palestinesi morti frutto della reazione degli israeliani per fare intervenire la giurisdizione dell’Aja?

Ormai viviamo in un mondo multipolare in evoluzione e le ingerenze nel presente di soggetti espressione del passato spesso accentuano i problemi piuttosto che risolverli

Già è piuttosto singolare che giurisdizioni internazionali non riconosciute da tanti Paesi del mondo si pronuncino con mandati di arresto nei rigardi di esponenti politici di Paesi che non riconoscono le stesse giurisdizioni. Forse la Corte Penale Internazionale e il Tribunale Internazionale dell’Aja sono al di sopra di tutti gli Stati del mondo? E chi l’ha stabilito? Nel ‘500 Nicolò Machiavelli è diventato scienziato delle azioni umane “insegnando quel che gli uomini fanno e non quel che dovrebbero fare”. Le guerre purtroppo ci sono e impongono iniziative conseguenti. Che non possono essere atti che finiscono con l’esacerbare gli animi. L’iniziativa contro Putin della Corte Penale Internazionale ha reso il presidente della Russia più determinato; lo stesso discorso vale per Netanyahu con riferimento al Tribunale Internazionale dell’Aja. Quando sono in corso guerre vanno cercati e adottati provvedimenti per calmare i soggetti belligeranti, non per esacerbare gli animi. Oggi le giurisdizioni internazionali hanno senso solo se vengono accettate da tutti i Paesi del mondo, altrimenti non dovrebbero esistere. Tra l’altro, queste due giurisdizioni sono, come l’ONU, il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione europea, espressioni di un Occidente che oggi nel mondo conta sempre meno. Oggi nell’Occidente inustrializzato, vivono, sì e no, un miliardo di persone su 8 miliardi di abitanti della Terra. Il mondo non è più quello immaginato da Rudyard Kipling ne Il fardello dell’uomo bianco. Oggi il mondo è multipolare, come ricordano giustamente Xi Jinping, Putin e tanti altri leader mondiali non occidentali. Viviamo in una realtà in evoluzione e le ingerenze nel presente di soggetti espressione del passato spesso accentuano i problemi piuttosto che risolverli.

Foto tratta da Shalom.it

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