Gesù ridà la vista a un cieco? Non solo. Libera l’uomo dall’ideologia del potere consentendogli di accogliere il Vangelo (che è l’esatto contrario del concetto umano di potere)

di Frate Domenico Spatola

18 Novembre 2024, Lunedì della XXXIII settimana del tempo ordinario: Luca 18, 35-43

Il cieco seduto lunga la strada di Gerico è il discepolo che vuole il potere e lo ha chiesto a Gesù, ritenendolo il futuro re d’Israele. Sentito che passava “Gesù il Nazareno”, gli volle ricordare il ruolo di “Figlio di Davide”, invitandolo ad agire in favore di Israele. Invece coloro che avevano accettato di Gesù “il messianismo sofferente”, rimproveravano il cieco perché tacesse. Ma per l’insistenza di quello che gridava più forte, Gesù gli volle parlare e lo chiamò. Quando fu vicino gli chiese cosa volesse da lui. “Signore”, e stavolta il titolo era corretto, “che io veda di nuovo!”. Qualcuno gli aveva oscurato la vista con l’ideologia del potere, ma la vicinanza con Gesù favorí in lui nuove aspettative. Riebbe la vista e potè seguirlo, da vedente avendone accolto il Vangelo.

Foto tratta da La Luce di Maria

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