“Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione”

di Frate Domenico Spatola

Commento al celebre passo del Vangelo di Luca (15, 1-10)

“Capitolo della misericordia” è riconosciuto il quindicesimo di Luca. Tre le parabole, culminanti in quella del “Figlio prodigo”. L’occasione la diedero i farisei e gli scribi, imbronciati perché Gesù accoglieva pubblicani e peccatori. Si avvicinavano per ascoltarlo, mentre i mormoratori stavano a distanza. La prima parabola è del pastore che aveva smarrito la pecora. Gesù sfidò, con sua logica, gli avversari se essi non lascerebbero le novantanove nel deserto per cercare, fino a trovarla, la pecora smarrita. Il rischio, in verità, sarebbe più grave del danno, essendo il deserto abituale per iene e ladri. Ma Gesù aveva dichiarato di non volere perdere nessuno di coloro che il Padre gli aveva dato. Trovata la pecora, inizia la festa con amici e vicini. In parallelo, al femminile, è la parabola della donna che aveva smarrito una moneta delle dieci che possedeva. Mise a soqquadro la casa finché non la ritrovò e fece festa. Così fa il Padre, quando ritrova i figli smarriti, e la sua gioia non ha eguali.

Foto tratta da La Luce di Maria

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