“Le armi dove sono?”, sbraita Zelensky che – come illustra Diego Fusaro – sta sacrificando l’Ucraina sull’altare dell’imperialismo di Washington

di Diego Fusaro

Con la sua consueta chiarezza espositiva il filosofo racconta che non siamo davanti alla guerra della Russia contro l’Ucraina. In realtà, è la guerra che NATO e Occidente stanno combattendo contro la Russia di Putin che non si è piegata all’ordine mondiale di un Occidente peraltro in crisi, insidiato dal multipolarismo dei BRICS

Il guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington, se non di Hollywood (l’attore più pagato di tutti i tempi), torna a lagnarsi più furente che mai: “Le armi dove sono?”. In buona sostanza, il guitto di Kiev si lamenta del fatto che le armi fornite dall’occidente, anzi dall’uccidente liberal-atlantista, non sono sufficienti. Ne vorrebbe decisamente di più per poter condurre la sua sporca guerra contro la Russia di Putin. Guerra che, lo ricordiamo, non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, come da ormai più di due anni ripete urbi et orbi l’ordine discorsivo dominante della propaganda americano-centrica. Quella in corso, infatti, è la guerra che la NATO, la civiltà dell’hamburger e l’uccidente stanno conducendo contro la Russia di Putin utilizzando l’Ucraina del guitto come semplice instrumentum belli. La Russia di Putin è letteralmente odiata dall’occidente americanocentrico poiché non si piega al nuovo ordine mondiale e anzi resiste e propizia l’avvento di un mondo multipolare, come peraltro già sta avvenendo grazie ai BRICS. Il guitto, per parte sua, figura oggi sotto ogni riguardo come il principale nemico dell’Ucraina e della sua libertà, dato che sta sacrificando entrambe sull’altare dell’imperialismo della NATO e di Washington. Contro la narrativa egemonica, il guitto non sta lottando per difendere la libertà e l’indipendenza dell’Ucraina, ma le sta appunto sacrificando sull’altare dell’imperialismo di Washington. E adesso l’attore Nato si lagna del fatto che le armi fornite dall’occidente non sono abbastanza. Non saranno abbastanza, come dice lui, ma intanto apprendiamo che la spesa militare italiana è destinata a subire una vera e propria impennata nel 2025, superando i 30 miliardi, secondo quanto riportato dal “Fatto quotidiano“. Soldi letteralmente sprecati, naturalmente, che meglio si sarebbero dovuti utilizzare per la sanità e per l’istruzione.

Sopra, foto di Zelensky tratta da Wikipedia

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