Un errore di certo non voluto ha lasciato senza assistenza una persona fragile. Siamo certi che si troverà in tempi stretti una soluzione. Giusto accendere i riflettori sulla vicenda per evitare che si ripetano altri casi

Lettera aperta al nostro blog scritta per sensibilizzare il pubblico e le istituzioni su una vicenda che evidenzia l’importanza di tutelare i diritti delle categorie più fragili

Mi rivolgo al blog The Horur Sicilia per portare all’attenzione dei lettori una storia di afflizione che coinvolge direttamente uno dei membri più fragili della nostra comunità, un cittadino che si è visto privato di un diritto fondamentale a causa di una disattenzione da parte dell’ente incaricato di supportarlo. Questa vicenda, che ha colpito profondamente una persona in stato di svantaggio certificato, rappresenta un chiaro esempio della negligenza a cui sono spesso esposti i soggetti più vulnerabili e del rischio di vedere i loro diritti fondamentali svanire per mera disattenzione o trascuratezza. I fatti.

Purtroppo l’errore non voluto ha penalizzato una persona bisognosa di aiuto

In data 14 Febbraio 2024 abbiamo presentato presso la sede dell’INAS CISL di Siracusa, per conto di un soggetto svantaggiato, già segnato da difficoltà socio-economiche e psicologiche documentate, sia la dichiarazione ISEE del nucleo familiare, sia una certificazione del Dipartimento di Salute Mentale (DSM), documentazione completa e necessaria per accedere all’assegno di inclusione e alla serie di benefici specificamente previsti per le categorie più deboli. Tuttavia, a causa di un errore, il Patronato INAS di Siracusa ha trasmesso all’INPS solo il documento ISEE, senza allegare la certificazione del DSM. Questa mancata trasmissione della completa documentazione ha portato a un’errata interpretazione della situazione e alla revoca dei diritti che il nostro assistito avrebbe legittimamente avuto. L’indifferenza istituzionale e la carenza di controlli adeguati hanno trasformato una richiesta di aiuto in una fonte di ulteriore stress, penalizzando chi dovrebbe, invece, essere protetto.

I diritti delle persone svantaggiate vanno difesi

Sono molte le persone, spesso invisibili, che si trovano in situazioni simili e che rischiano di vedere compromesso il proprio diritto all’assistenza, non per mancanza di requisiti, ma per errori e disservizi di chi dovrebbe difendere i loro diritti. Riteniamo che casi come questi non debbano rimanere nell’ombra. La società, le istituzioni e i patronati devono agire con responsabilità, consapevoli del ruolo che ricoprono, garantendo la tutela delle categorie più fragili e svantaggiate attraverso un’attenzione e una diligenza che in questa vicenda sono mancate. Chiediamo quindi a gran voce che questo caso non solo venga risolto, ma serva da monito per garantire a chi si trova in stato di bisogno un trattamento rispettoso e corretto. Vi invitiamo, dunque, a condividere questa storia con i vostri lettori affinché si apra un dialogo pubblico sull’importanza di proteggere i diritti delle persone svantaggiate, e perché si richieda alle istituzioni di rafforzare i propri controlli, evitando che in futuro si verifichino ulteriori ingiustizie a danno delle categorie deboli. Con fiducia nella vostra sensibilità su questo tema, resto a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o approfondimento.

Cordialmente, Tiziana Iocolano
iocolanotiziana@gmail.com

Non pensiamo che si tratti di negligenza ma di un errore non voluto al quale verrà posto rimedio. Accogliamo l’appello per evitare che si ripetano casi simili, nell’interesse di chi va tutelato.
g.a
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Foto tratta da Il Vomere

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