Ministro Giorgetti ma che manovra economica 2025 all’insegna dell’austerità: l’Italia deve uscire subito dall’Unione europea dell’euro per aderire all’area del dollaro americano

E’ l’unico modo per porre fine all’abbraccio mortale con la Ue a ‘trazione’ tedesca. E’ assurdo pensare in questo momento di gravissima crisi economica di fare pagare ai cittadini italiani 100 miliardi di euro in sette anni per la bella faccia degli ‘europeisti falliti e della Germania

Oggi proveremo a raccontare, per grandi linee, cosa sta succedendo all’economia italiana. E illustreremo perché sarebbe opportuno per l’Italia uscire subito dall’Unione europea dell’euro e aderire all’area del dollaro americano. Siamo spesso, se non quasi sempre critici verso gli Stati Uniti d’America. Ma oggi le alternative non sono tante. Ed è necessario fare di necessità virtù. Oggi il pericolo, per il nostro Paese, arriva dalla Ue che è ormai alla frutta e avrà, sì e no, non più di due anni di vita. Gli ‘europeisti’ hanno commesso due grandi errori che gli americani non perdoneranno, sia con l’eventuale elezione del Repubblicano Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca (cosa molto probabile), sia nel caso dell’improbabile vittoria della Democratica Kamala Harris. In realtà, il primo errore dell’Unione europea era stato, per così dire, ‘perdonato’ dagli americani: il riferimento è al varo della moneta unica europea che, nella testa degli stolti ‘europeisti’, avrebbe dovuto sostituire il dollaro americano negli scambi commerciali internazionali. Operazione miseramente fallita, soprattutto sotto i colpi dei ‘subprime’. Il secondo errore, però, non sarà perdonato. A metà 2021 la Ue – con in testa Germania, Francia, Olanda e Italia – ha provato per la seconda volta a fregare gli Stati Uniti d’America. Gli ‘europeisti’ hanno siglato un accordo con Cina e Russia in base al quale avrebbero rafforzato l’euro a spese del dollaro americano (qui un articolo). In base a tale accordo, la Cina avrebbe pagato in euro una megafornitura trentennale di gas da parte della Russia a partire dal 2022. Contemporaneamente, sempre nel 2022, grosso modo in Autunno, i Paesi del BRICS (allora rappresentati da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, con altri Paesi pronti ad aderire al progetto) avrebbero dovuto varare la moneta unica dello stesso BRICS agganciata all’oro, per indebolire il dollaro americano negli scambi commerciali internazionali. Gli americani, che sembravano messi alla porta, hanno risposto facendo scoppiare la guerra in Ucraina che ha sortito due effetti: ha costretto i Paesi del BRICS a rinviare il varo della moneta unica e ha mandato all’aria l’accordo tra Cina, Russia e Unione europea sul pagamento in euro della megafornutira di gas russo ai cinesi. Di più: gli USA hanno costretto la Ue a fornire armi e soldi all’Ucraina nella guerra contro la Russia. Nel giro di un paio di mesi la Ue, da alleata della Russia, è diventata nemica del Paese di Putin. Questa è forse l’unica ‘operazione’ buona – ovviamente per gli americani – fatta dall’Amministrazione di BidenObama.

Anche se non lo ammetteranno mai, i tedeschi stanno preparando l’uscita dall’euro perché sanno benissimo che gli Stati Uniti d’America debbono far collassare l’Unione europea per evitare che diventi una base operativa della Cina nella guerra all’area del dollaro

La descrizione di questo scenario ci serve per prendere atto che gli Stati Uniti d’America, che oggi difendono l’area del dollaro dagli attacchi della Cina in particolare e dei Paesi del BRICS in generale, non possono permettersi di lasciare in vita un’Unione europea che la Cina vorrebbe utilizzare come ‘piattaforma neutra’ nello scontro epocale contro l’area del dollaro americano. Per far crollare la Ue gli americani non stanno usando le bombe ma l’economia. Anche se i tedeschi esagerano nel rappresentare la crisi economica del loro Paese, va detto che la crisi economica in Europa – e quindi anche in Germania – c’è davvero. I tedeschi stanno preparando l’uscita dall’euro. Già le clausole che prevedono la fine dell’euro favoriscono la Germania, Paese che sta cercando di capitalizzare al massimo la fine della moneta unica europea. Per esempio, facendo pagare ad altri i ‘buchi’ di alcune banche tedesche. Provando anche a fare entrare nel circuito finanziario e bancario europeo, che gli stessi tedeschi controllano, il risparmio privato di altri Paesi europei per impossessarsene. Il nuovo Patto di stabilità Ue all’insegna dell’austerità appare una follia in un momento di crisi. Non sarà una follia, però, se alcuni Paesi dell’Unione europea – Italia in testa ma non solo l’Italia – ‘sfileranno’ dalle tasche dei propri cittadini una parte del risparmio di questi ultimi. Soldi che dovrebbero finire nel ‘sistema’ finanziario controllato dai tedeschi.

Bettino Craxi, poco prima di lasciare questa Terra, aveva capito tutto del progetto ‘europeista’ che avrebbe affossato l’Italia

Siamo arrivati al punto centrale dell’argomento che stiamo trattando. Leggendo i giornali apprendiamo che il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – politico strettamente organico all’Ue dell’euro – annuncia una manovra economica e finanziaria 2025 all’insegna dell’austerità. Gli sciacqualattughe dell’informazione europeista-liberista-globalista presentano la notizia come se l’Italia fosse un Paese di scialacquatori e non un Paese che, dal 1992, anno del Trattato di Maastricht, viene sistematicamente derubato (ricordiamoci cosa disse il segretario del PSI Bettino Craxi (foto sopra tratta da Wikipedia) sull’Unione europea e sul Trattato di Maastricht poco prima di morire: qui un video). Tra l’altro, dopo il ‘golpe’ europeista del 2011, l’Italia, da allora ad oggi, non ha fatto altro che tagliare fondi alla sanità pubblica: quasi 40 miliardi di euro in meno dal 2010 ad oggi, con un taglio di 25 mila tra medici e infermieri (qui un articolo), mentre sono aumentati i dipendenti amministrativi delle strutture sanitarie all’insegna del clientelismo politico e sindacale. Il risultato è il caos negli ospedali pubblici italiani, a cominciare dai Pronto Soccorso. Tagli anche per la scuola (qui un articolo). Il tutto mentre in queste ore si parla di spostare da 67 anni a 68 anni e mezzo l’età pensionabile. Ci raccontano che l’economia italiana va bene perché aumenta l’export, in realtà sta franando tutto, dall’industria all’agricoltura al terziario. Senza la pioggia di bonus pagati dall’INPS l’economia italiana non esisterebbe più e si conterebbero milioni di disoccupati in più rispetto agli attuali, che sono già tanti. Il resto sono chiacchiere. Ed ecco che in piena crisi, invece di una manovra economica ‘espansiva’, l’Unione europea a ‘trazione’ tedesca impone all’Italia un Patto di stabilità che ci costringe a pagare 100 miliardi di euro in sette anni! Da dove arriveranno questi soldi?

Il ‘castello’ europeista’ del Ministro Giorgetti si fonda sui 180 miliardi di euro da ‘sfilare’ agli ingenui risparmiatori italiani con i soliti Btp. Se non ci riuscirà sarà un gran casino

Per rispondere a questa domanda dovete cercare sulla rete la notizia che l’attuale Governo, nel 2025, conta di prendere dai risparmiatori italiani almeno 180 miliardi di euro. Il risparmio privato italiano ‘viaggia’ tra 5 mila e 5 mila 5 miliardi di euro. Con la solita storiella dei Btp ‘convenienti’, gli ingenui risparmiatori italiani dovrebbero sottoscrivere il prossimo anno 180 miliardi di euro. Sarà così? A nostro modesto avviso, il Ministro Giorgetti è un illuso, perché i risparmiatori italiani, nonostante la martellante opera di distrazione di massa della televisione, non dovrebbero cadere in questo tranello, anche perché i rendimenti sono bassi. Basta informarsi per capire che è in corso una mega presa per i fondelli in danno dei cittadini, soprattutto dei risparmiatori. Una manovra economia e finanziaria 2025 pari a 25 miliardi di euro per un Paese come l’Italia è ridicola. Soprattutto a fronte del pagamento di 50 miliardi di euro all’anno di interessi sul debito (il dato è della Banca d’Italia ma potrebbero essere più di 50 miliardi di euro annui: il Segretario politico di Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, di solito molto ben informato, in un articolo che abbiamo pubblicato ieri, scrive che l’Italia il prossimo anno pagherà 120 miliardi di euro di interessi sul debito: qui l’articolo). In pratica, se l’Italia non riuscirà a ‘convincere’ i risparmiatori italiani ad acquistare Btp saranno guai seri.

L’Unione europea è una barca che sta affondando a va abbandonata

Ecco perché – e qui torniamo all’inizio di questo articolo – l’Italia, a nostro modesto avviso, piuttosto che sottostare ancora all’Ue a ‘trazione’ tedesca, deve uscire subito dall’euro e aderire al dollaro americano, non prima di aver contestato come ‘Debito odioso o detestabile’ i circa 3 mila miliardi di debito pubblico. Non sono particolarente innamorato degli USA ma ricordiamoci che l’Italia è vincolata agli Stati Uniti d’America fino al 2046. Peraltro, in questo momento euro e dollaro hanno quasi lo stesso valore al cambio e questo facilita tutto. Gli americani, che come già accennato lavorano per smantellare l’Unione europea, non solo non dovrebbero opporsi all’ingresso del nostro Paese nell’area del dollaro, ma sono perfettamente in grado di ‘convincere’ l’Unione europea a non rompere le scatole all’Italia sul debito pubblico, peraltro in buona parte truffaldino. Passando nell’area del dollaro, l’Italia abbandonerebbe un sistema monetario folle, dove si va avanti indebitandosi, per passare a un sistema dove ci si indebita senza le ‘forche caudine’ tedesche. Non sarebbe una cosa da poco. Negli anni successivi si potrà pensare al ritorno a una moneta italiana. Direte: ma così facendo l’Italia verrà coinvolta nello scontro epocale tra USA e Cina-BRICS. Ma questo avverrà comunque: meglio affrontare uno scontro economico e politico epocale sotto un ‘ombrello’ – in questo caso americano – piuttosto che affrontarlo nel caos di un’Unione europea destinata a collassare tra liti furibonde (figuratevi se la Francia, che ha un debito pubblico superiore a quello dell’Italia, pagherà tale somma per la bella faccia dei tedeschi: col cavolo!).

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